Qualsiasi scuola produce rifiuti: imballaggi alimentari, rifiuti della mensa, carta utilizzata in classe, e così via. È stimato che il solo settore dell'istruzione in Italia produca più di 200 mila tonnellate di rifiuti ogni anno.
Per questa ragione, diventa di grande importanza ridurre ove possibile e riciclare i rifiuti. Vediamo quali sono le buone pratiche per la loro gestione a scuola e le modalità di coinvolgimento degli studenti.
Gestione a scuola dei rifiuti, fra rispetto dell'ambiente e formazione degli studenti
In quanto luogo di istruzione, la scuola ha una fondamentale responsabilità nel formare gli studenti come cittadini consapevoli dal punto di vista ecologico e ambientale. Ciò vuol dire partire anche dalla riduzione e dal riciclo dei rifiuti prodotti proprio negli istituti scolastici.
Da questo punto di vista, è buona norma che le scuole abbiano un piano di gestione dei rifiuti che permetta di:
- ridurre gli sprechi e quindi la produzione di rifiuti;
- separare i rifiuti prodotti;
- riciclare i rifiuti;
- attuare pratiche di compostaggio dei rifiuti organici.
L'obiettivo, come si può vedere, non è soltanto quello di limitare ridurre l'impatto sull'ambiente dovuto alla produzione dei rifiuti.
Raccolta differenziata a scuola: si parte dalla riduzione dei rifiuti
Ridurre gli sprechi e differenziare i rifiuti sono due pratiche che vanno di pari passo. Nel primo caso, infatti, si agisce a monte della produzione dei rifiuti e si rende più semplice:
- la gestione dei rifiuti prodotti;
- le pratiche di riciclo;
- il riutilizzo e l'eventuale compostaggio.
Inoltre, riducendo la quantità di rifiuti inviati in discarica si limita il rischio di causare problemi ambientali, come odori sgradevoli o tossine che possono inquinare acqua e aria.
Da questo punto di vista, la raccolta differenziata diventa il necessario complemento nella gestione dei rifiuti scolastici. Diventa importante quindi predisporre contenitori appositi per le diverse tipologie di rifiuti e, allo stesso tempo, etichette chiare per vetro, carta, plastica, lattine, rifiuti organici e indifferenziato.
Riciclo e riutilizzo dei rifiuti prodotti a scuola
Il passo successivo riguarda le pratiche di riciclo e riutilizzo dei rifiuti prodotti a scuola. Al fine di predisporre i contenitori adatti alla raccolta differenziata, è sempre bene contattare il comune in cui si trova l'istituto scolastico e capire cosa può essere riciclato.
Altro discorso poi riguarda il riutilizzo dei rifiuti differenziati, per esempio la carta, in applicazioni sia all'interno della scuola sia all'esterno. In questa fase è bene, al fine di educare personale e studenti, creare programmi di riciclo dettagliati.
Nel caso l'istituzione scolastica lo consenta, è possibile anche avviare progetti di compostaggio dell'organico prodotto. Il compost risultante potrà poi essere riutilizzato negli orti della scuola o nei giardini scolastici, se presenti.
In generale, sono diverse le alternative per un riciclo costante che diventi circolo di ricchezza e formazione per gli studenti. Per esempio, sensibilizzare le aziende agricole locali sul ritiro dei rifiuti organici per creare il compost o utilizzare la discarica locale.
Coinvolgimento degli studenti e utilità della raccolta differenziata a scuola
L'ultimo punto del paragrafo precedente tocca una questione fondamentale. Piuttosto che limitarsi a inserire la progettualità nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa o PTOF, il Dirigente Scolastico può giocare un ruolo attivo tanto nella sensibilizzazione quanto nell'attuazione delle politiche di gestione dei rifiuti.
Può accordarsi con la società che tratta i rifiuti locali e quindi predisporre disposizioni che coinvolgano le classi della scuola e il personale scolastico. Inoltre, può impegnare l'istituto nella riduzione dei rifiuti, nella raccolta differenziata e nel riciclo. E così via.
Una politica oggetto di disposizione del Dirigente Scolastico può per esempio contenere raccomandazioni sull'uso dei contenitori dei rifiuti. In questo modo, si può rendere più semplice e intuitiva la raccolta differenziata e, allo stesso tempo, ridurre il ricorso ai rifiuti indifferenziati.
Si tratta, come si vede, di pratiche che possono apparire molto ridotte, riduttive o semplicistiche. Nel ricordare il dato presente in introduzione, sottolineiamo come le 200 mila tonnellate di rifiuti vengano prodotte poco a poco da ciascuna istituzione scolastica nel suo piccolo.
Ridurre, differenziare e riciclare i rifiuti contribuisce non solo a rendere più vivibile l'ambiente, ma anche a formare cittadini eco-consapevoli e ribadire il ruolo fondamentale della scuola.