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Il 30 novembre il ministro Valditara ha discusso in Senato le linee programmatiche riguardo il suo Dicastero. I punti principali, tra inclusione e merito. it-IT Editoriale 2022-12-01T13:17:06+01:00
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Riunione Senato Valditara: le linee programmatiche per scuola e istruzione

Il 30 novembre il ministro Valditara ha discusso in Senato le linee programmatiche riguardo il suo Dicastero. I punti principali, tra inclusione e merito.

Redazione Universo Scuola
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Durante la riunione al Senato di mercoledì 30 novembre, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha esposto quelle che rappresentano le linee programmatiche del suo ministero. Quale futuro aspetta la scuola italiana nei prossimi anni? Tutto ruota intorno alla possibilità di modificare il Testo Unico della scuola italiana, datato 1994 e che ne regola tutto il funzionamento.

Un discorso ampio quello del ministro, che ha toccato tanti punti, dalla valorizzazione delle eccellenze al rapporto tra scuola e mondo del lavoro, passando per l'importanza dell'inclusione. Di seguito una panoramica riassuntiva dell'intervento di Valditara.

Valditara sull'inclusione: più docenti di sostegno e maggiore attenzione ai risultati degli alunni

Riguardo gli alunni con disabilità, Valditara ha espresso l'urgenza di rafforzare il principio di inclusione scolastica. Al grido di "La scuola deve essere di tutti", l'intenzione del ministro è quella di aumentare il numero di docenti di sostegno specializzati e favorirne la stabilizzazione.

I provvedimenti devono essere accompagnati da una riflessione comune su modalità educative e metodi di insegnamento, così da mettere in primo piano apprendimento e comportamento degli studenti con disabilità.

L'idea di Valditara è quella di una scuola capace di fornire risposte adeguate a ogni studente e alle loro famiglie. Rimane però qualche perplessità sulla tendenza del ministro di accostare il concetto di inclusione ai risultati ottenuti dagli studenti con disabilità.

Una riflessione completa sull'inclusione non può infatti che passare attraverso un ripensamento dei sistemi di valutazione, che non possono non tener conto delle profonde differenze che intercorrono non solo tra studenti normotipici e studenti con disabilità, ma anche tra studenti con disabilità diverse.

Infine bisogna anche considerare che l'inclusione non riguarda solo la disabilità, ma anche una maggiore attenzione al contesto socioculturale e alle singole vocazioni degli studenti, troppo spesso ignorate per colpa di un sistema basato sulla valutazione delle prestazioni.

Tra azione e valorizzazione: le linee guida della scuola di Valditara

Più in generale, Valditara vuole un governo che metta la scuola al centro dell'azione, con provvedimenti concreti e scelte innovative che abbiano per obiettivo la valorizzazione di docenti, personale e studenti.

Ritornano le considerazioni sul merito inteso in senso positivo, per tirare fuori l'eccellenza di ogni studente, tra competenze trasversali e accrescimento delle responsabilità individuali e sociali.
Fondamentale a questo proposito la contestuale valorizzazione del corpo docente, sia da un punto di vista retributivo che delle competenze, con insegnanti sempre più preparati e attenti alle sfide della modernità. Serve quindi anche attenzione alla didattica innovativa, che possa tirare fuori il meglio dai ragazzi.

A proposito di valorizzazione dei docenti urge quindi una revisione delle procedure di formazione e reclutamento. Quest'aspetto è stato sottolineato anche da Anief, che tramite le parole di Marcello Pacifico ha sottolineato l'urgenza di facilitare l'ingresso di nuovi docenti e tutelare maggiormente i lavoratori della scuola.

Docenti tutor e riforma degli Its: ispirarsi al modello tedesco

Una parentesi è stata riservata alla figura dei docenti tutor, che saranno individuati con un prossimo decreto. Il docente tutor sarà una figura fondamentale per quanto riguarda l'orientamento.

L'orientamento occupa un ruolo centrale nel discorso di Valditara, perché permette una migliore continuità tra mondo della scuola e mondo del lavoro, aiutando gli studenti a prendere scelte più responsabili e pensate. Questo si accompagnerà alla riforma degli Its, già prevista dal Pnrr e in fase di attuazione.

L'idea è quella di prendere spunto dal modello tedesco e di portare a compimento le idee di riforma presentate dal precedente governo, ma non portate a termine. Si ricorda inoltre che il Pnrr prevede un investimento da un miliardo e mezzo di euro.

Dimensionamento del personale e concorsi per DSGA

A proposito di Pnrr, Valditara ha evidenziato come le misure dei precedenti ministri dell'Istruzione (Azzolina e Bianchi) abbiano "Illuso il mondo della scuola, facendo credere che si potessero istituire nuove istituzioni scolastiche, ma facendosene carico per soli tre anni."

I provvedimenti del nuovo governo invece sono a lunga durata, in armonia con quanto espresso nel PNRR e hanno portato alla conservazione di 90 posizioni da dirigente scolastico e direttore amministrativo. Obiettivo del ministero dell'Istruzione è quello di ridistribuire la presenza della dirigenza sul territorio in maniera più efficiente.

L'inquadramento generale della rete scolastica mira infatti ad armonizzare la distribuzione del personale all'andamento anagrafico della popolazione studentesca, dato il fenomeno della denatalità in Italia. Il modello previsto copre un periodo di dieci anni.La riforma ha quindi il pregio di ridurre le reggenze attribuite ai DS e eliminare la condivisione dei DSGA tra più scuole, con un conseguente un risparmio annuale consistente.

Valditara ha comunque citato i concorsi dedicati ai DSGA. Due quelli in attesa di bando: l'ordinario e quello riservato ai facenti funzione in possesso di titolo di studio compatibile per l'accesso al profilo.

Il primo ha già il regolamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 3 ottobre. Per il secondo invece previsto dall'articolo 2, comma 6 del dl 126 29 ottobre 2019, bisogna aver svolto tre anni di servizio come DSGA a partire dal 2011/12 e avere appunto un titolo di studio valido per l'accesso.

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