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Sulla rotazione dei Dirigenti Scolastici intervengono anche l'ANAC, l'autorità anticorruzione, e il Ministro Valditara: ok alla rotazione, ma preservare l'efficienza amministrativa. it-IT Editoriale 2023-01-10T11:48:59+01:00
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Rotazione dei Dirigenti Scolastici: Corte dei Conti e ANAC sono d'accordo, ma il Ministro Valditara frena

Sulla rotazione dei Dirigenti Scolastici intervengono anche l'ANAC, l'autorità anticorruzione, e il Ministro Valditara: ok alla rotazione, ma preservare l'efficienza amministrativa.

Redazione Universo Scuola
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Continua il dibattito sulla rotazione dei Dirigenti Scolastici, dopo il caso sollevato dall'USR Lazio sul trasferimento dei presidi che hanno già svolto due mandati nella medesima istituzione scolastica. Dopo la Corte dei Conti, interviene sul tema anche l'Autorità Nazionale Anti Corruzione mentre, nel frattempo, il Ministero dell'Istruzione e del Merito prepara un provvedimento ad hoc.

Facciamo il punto della situazione.

Rotazione dei Dirigenti Scolastici: la posizione della Corte dei Conti

La questione della rotazione dei Dirigenti Scolastici si lega a un'indicazione presente nel Codice Anticorruzione, che individua i presidi quali categorie soggette al trasferimento.

Si legge nelle linee guida ANAC:
"Il dirigente Scolastico, infatti, è l'unica figura dirigenziale presente nelle istituzioni scolastiche e, in quanto tale, è responsabile di attività che potrebbero essere a rischio di fenomeni corruttivi."
Si tratta di una norma che la Corte dei Conti intende applicare. Per questo, ha dato mandato agli uffici scolastici territorialmente competenti di:

  • comunicare i tempi della rotazione dei Dirigenti Scolastici;
  • applicare il turn over dei presidi.

Qui però si incontra un primo problema. Dal momento che sono i singoli provveditorati a decidere dopo quanti mandati scatta la rotazione, gli anni variano di regione in regione. Per esempio, nel Lazio sono 6, in Emilia Romagna e nelle Marche sono 9, in Puglia sono 12.

Rotazione dei dirigenti entro 50 km dalla sede di partenza: le parole dell'ANAC

Sebbene in una nota anche l'ANAC si sia detta d'accordo alla rotazione dei Dirigenti Scolastici, l'ente ha comunque rilevato che le scuole hanno un ridotto rischio corruttivo. Secondo l'Autorità Nazionale Anti Corruzione, dal momento che le scuole sono autonome stazioni appaltanti e gestiscono risorse economiche anche ingenti,
"è pertanto raccomandabile la periodica rotazione, che diventa necessaria ogni qualvolta si ravvisino rischi specifici di corruzione, anche minimale"
Il meccanismo di rotazione diventa ancor più necessario se si considerano le risorse e i finanziamenti del PNRR, ma non va inteso come una forma di sfiducia verso i Dirigenti Scolastici. Al contrario, va visto come strumento di prevenzione costitutivo della figura dirigenziale della pubblica amministrazione. Il turn over dovrà comunque avvenire a seguito di un'adeguata programmazione da parte degli uffici scolastici, con una procedura periodica e col coinvolgimento preventivo dei sindacati.

Inoltre, l'ANAC indica un raggio di 50 chilometri rispetto alla sede di provenienza come ambito territoriale del trasferimento. Se possibile, va mantenuto l'incarico all'interno dello stesso comune e vanno assecondate eventuali preferenze del dirigente.

Fondamentale la continuità amministrativa dei presidi: la posizione del Ministro Valditara

Il punto di vista del Ministero dell'Istruzione e del Merito è tuttavia diverso rispetto alle posizioni della Corte dei Conti e dell'ANAC che abbiamo appena trattato. Secondo il MIM, infatti, da un lato la rotazione appare necessaria proprio in virtù delle norme anticorruzione in vigore. Dall'altro lato, invece, bisogna tarare i limiti di natura burocratica in modo da ottenere continuità ed efficienza amministrativa nelle istituzioni scolastiche.

Nell'intervista rilasciata a Il Messaggero in cui ha parlato di dispersione scolastica, Giuseppe Valditara ha anche affrontato la rotazione dei Dirigenti Scolastici:

Non ci può essere disparità tra la durata massima degli incarichi. E credo che sei anni siano pochi per avere una continuità gestionale

Dove va trovato quindi l'equilibrio?

Il Ministro sarebbe già al lavoro su un provvedimento che superi il tetto dei 6 anni e inquadri la rotazione dei Dirigenti Scolastici in una politica amministrativa di più ampio respiro. Le tempistiche non sono larghissime. Certo, i contratti dei presidi (con la conseguente rotazione) scadono nel mese di agosto, ma sarà necessario avere le nuove indicazioni già prima, in modo da organizzare al meglio i trasferimenti.

Avremo maggiori aggiornamenti nel corso delle prossime settimane.

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