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A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico in quarantena almeno un centinaio di classi in tutta Italia, Anief ribadisce che era prevedibile, ma per Bianchi sono casi sporadici e non torneremo in DAD. it-IT Editoriale 2021-09-17T10:21:34+02:00
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Dopo una settimana di scuola classi in quarantena: ed è subito DaD

A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico in quarantena almeno un centinaio di classi in tutta Italia, Anief ribadisce che era prevedibile, ma per Bianchi sono casi sporadici e non torneremo in DAD.

Redazione Universo Scuola
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Matteo Renzi era stato profetico sull'argomento quando, qualche settimana fa, aveva messo
in guardia i ministri Bianchi e Speranza rivolgendo un appello: "Se non cambiano le regole della quarantena in un mese mezza Italia sarà in DaD".

Anche il sindacato Anief aveva previsto un inevitabile ritorno alla didattica a distanza portando all'attenzione del governo quello che per loro era il problema principale: le classi pollaio e il distanziamento insufficiente.

Oggi, a nemmeno una settimana dall'inizio della scuola, il numero di classi in quarantena è già alto e non accenna a fermarsi: i primi casi sono stati rilevati nella provincia autonoma di Bolzano, poi il fenomeno si è spostato in Lombardia, Emilia-Romagna, Sardegna e Lazio, raggiungendo anche il Friuli e la Sicilia.

Questo doveva essere l'anno scolastico in cui finalmente le scuole avrebbero detto addio alla didattica a distanza e alle quarantene "tutti in cattedra, tutti in presenza", questo sembrava essere il motto del Ministero dell'Istruzione e del Governo in generale sul tema scuola, ma in pochi giorni lo spettro della DaD è tornato ad infestare le classi e i corridoi.

"Bisognava confermare il distanziamento minimo tra gli alunni poiché il vaccino anti Covid19 non scherma dai contagi."

Dichiara Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, per poi tornare ad attaccare il Green pass, contro la cui illegittimità aveva pure organizzato degli scioperi per il primo giorno di scuola, manifestazioni a cui ha aderito un gran numero di lavoratori della scuola, indice di sfiducia nelle decisioni del Governo.

Ci siamo concentrati sul Green Pass obbligatorio, strumento a nostro avviso valido per incentivare la vaccinazione, illudendoci, però, che questo fosse una sorta di armatura protettiva contro i contagi da covid 19, forse sottovalutando troppo gli altri fattori che avrebbero potuto contribuire alla diffusione del virus, tra cui il sovraffollamento dei locali scolastici. Oggi la situazione sembra dare i primi segni di cedimento, i presi parlano di alcune centinaia di classi, ma il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, archivia la questione rassicurando tutti "Casi sporadici, non torneremo in DaD" dichiara, ma in verità la didattica a distanza ha già mosso i primi passi sulla strada del ritorno.

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