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Alunni con DSA e "a rischio DSA", il Focus del Ministero dell'Istruzione riporta le percentuali degli ultimi due anni scolastici. Dati rilevati e misure previste. it-IT Editoriale 2022-09-30T16:49:48+02:00
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Alunni con DSA: pubblicati i dati relativi agli anni scolastici 2019-20 e 2020-21

Alunni con DSA e "a rischio DSA", il Focus del Ministero dell'Istruzione riporta le percentuali degli ultimi due anni scolastici. Dati rilevati e misure previste.

Redazione Universo Scuola
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Qualche settimana fa, il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato il Focus dal titolo "Gli alunni con disabilità aa.ss. 2019/2020 - 2020/2021", mettendo in luce gli aumenti di casi di alunni certificati e la grave mancanza di insegnanti di sostegno qualificati e adeguatamene formati.

Adesso, è il turno del Focus "I principali dati relativi agli alunni con DSA anni scolastici 2019/2020 - 2020/202" che evidenzia, invece, le percentuali di alunni che presentano un disturbo specifico dell'apprendimento in relazione al grado di istruzione, alla geolocalizzazione e alla tipologia di disturbo.

Alunni certificati DSA e alunni "a rischio DSA"

Il Focus presentato dal Ministero parte da una distinzione molto chiara tra alunni già in possesso di certificazione DSA e alunni che, invece, risultano come "a rischio DSA":

  • alunni con DSA: hanno già ricevuto una diagnosi da parte di specialisti professionisti che, sulla base di accurate valutazioni, hanno rilasciato loro un'apposita certificazione;
  • alunni "a rischio DSA": si tratta di bambini che frequentano la scuola dell'infanzia o i primi 2 anni della scuola primaria che, per via dell'età prematura, non hanno ancora ricevuto la certificazione DSA ma che manifestano chiari segni della presenza di un disturbo dell'apprendimento. Solitamente, infatti, i DSA vengono diagnosticati al termine del normale processo di insegnamento di lettura, scrittura e calcolo, ma non è raro rilevare alcuni segnali ancora prima dell'apprendimento di queste abilità. Considerando, però, l'età prescolare di questi bambini, non è possibile effettuare una diagnosi e/o riconoscere ufficialmente la presenza di un disturbo.

Alunni con DSA

Il Focus del Ministero dell'Istruzione, dopo aver compiuto questa importante distinzione, procede con l'esame degli alunni con certificazione DSA, prendendo in esame i dati rilevati in base al grado di istruzione, alle differenze territoriali, all'anno di corso e alle tipologie di disturbo.

Distribuzione per grado di istruzione

Nel corso dell'anno scolastico 2019-20, il numero di alunni al quale è stato diagnosticato un disturbo dell'apprendimento è di 318.678, mentre per l'a.s. 2020-21 equivale a 326.548 alunni. Sono tutti studenti che frequentavano III, IV e V anno della scuola primaria e la scuola secondaria di I e II grado.

Più nello specifico:

  • alunni con DSA di III, IV e V anno della scuola primaria 2019-20: 53.653;
  • alunni con DSA di III, IV e V anno della scuola primaria 2020-21: 48.022;
  • alunni con DSA di scuola secondaria di I grado 2019-20: 106.492;
  • alunni con DSA di scuola secondaria di I grado 2020-21: 107.389;
  • alunni con DSA di scuola secondaria di II grado 2019-20: 158.533;
  • alunni con DSA di scuola secondaria di II grado 2020-21: 171.137.

Differenze territoriali

Andando nel dettaglio della distribuzione territoriale, invece, emerge che il maggior numero di certificazioni DSA sia stato rilasciato nelle regioni del nord-ovest, con una percentuale di 7,9%, mentre:

  • regioni del centro: 6,7%;
  • regioni del nord-est: 5,8%
  • regioni del sud: 2,8%.

Distribuzione per anno di corso

Il Focus, poi, compie un'ulteriore differenziazione per anno di corso:

  • III e IV anno scuola primaria: 4,5%;
  • V anno scuola primaria: 4,4%;
  • II anno scuola I grado: 6%;
  • III anno scuola I grado: 7%;
  • scuola II grado: al di sopra del 5% per tutti gli anni di corso.

Tipologie di disturbo

Successivamente, si entra nel dettaglio delle tipologie di disturbo, con i numeri complessivi per scuola primaria e scuola secondaria di I e II grado:

  • dislessia: 198.128 alunni;
  • disgrafia: 99.769 alunni;
  • disortografia: 117.849 alunni;
  • discalculia: 108.577 alunni.

I dati si riferiscono all'anno scolastico 2020-21. Si precisa, inoltre, che un singolo studente può presentare più di un disturbo.

Tendenzialmente, il disturbo maggiormente diagnosticato è la dislessia (37,8% del totale), seguita dalla disortografia (22,5%), dalla discalculia (20,7%) e infine dalla disgrafia (19%).

Alunni "a rischio DSA"

I bambini che frequentano la scuola dell'infanzia o i primi due anni della scuola primaria possono essere sottoposti ad alcuni test specifici presso strutture sanitarie, così da rilevare la presenza di eventuali disturbi dell'apprendimento che, in ogni caso, non possono ancora ricevere alcuna diagnosi/certificazione.

Secondo quando trasmesso dalle scuole, gli alunni "a rischio DSA" sarebbero:

  • 5.572 (0,23%) per l'a.s. 2019-20;
  • 5.091 (0,22%) per l'a.s. 2020-21.

Entrando ancora più nel dettaglio:

  • scuola dell'infanzia: 1.752 nell'a.s.2019/2020 e 1.391 nell'a.s.2020/2021;
  • I e II anno della scuola primaria: 3.820 nell'a.s.2019/2020 e 3.700 nell'a.s.2020/2021.

In merito alla distribuzione territoriale, emerge:

  • regioni del centro: 0,37% nell'a.s.2019/2020 e 0,36% nell'a.s.2020/2021;
  • regioni del nord-est: 0,15% nell'a.s.2019/2020 e 0,14% nell'a.s.2020/2021.

Tutele previste per alunni con DSA

Detto questo, il Focus fa riferimento anche alle misure educative e didattiche messe a disposizione degli studenti con DSA, che "hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari"; così facendo, è garantita loro una didattica individualizzata e personalizzata.

Bisogna precisare, però, che gli alunni certificati DSA non hanno diritto alla figura dell'insegnante di sostegno in classe prevista, invece, per gli studenti con disabilità; per i disturbi specifici dell'apprendimento sono messi a disposizione strumenti compensativi e misure dispensative per favorire il loro processo di apprendimento e il superamento di prove ed esami.

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