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La partecipazione degli alunni DSA alle prove Invalsi è regolata da una normativa che stabilisce gli strumenti compensativi, le misure dispensative e altro. it-IT Editoriale 2023-06-28T17:34:01+02:00
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Alunni DSA e Invalsi 2023: tutto quello che c'è da sapere

La partecipazione degli alunni DSA alle prove Invalsi è regolata da una normativa che stabilisce gli strumenti compensativi, le misure dispensative e altro.

Simone Esposito
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Bambini alunni infanzia primaria 2La normativa scolastica prevede che gli alunni BES (Bisogni Educativi Speciali) e DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) dispongano di strumenti compensativi e misure dispensative. Questi devono essere coerenti con il loro PEI (Piano Educativo Individualizzato) o PDP (Piano Didattico Personalizzato).

Le prove Invalsi costituiscono ormai un momento valutativo fondamentale nella didattica della scuola italiana. Anche gli studenti BES e DSA vi prendono parte. In base a quanto detto sopra, la normativa scolastica regola la loro partecipazione. Vediamo come.

La normativa per gli alunni DSA durante le prove Invalsi 2023

Il riferimento normativo è in questo caso la Nota Miur del 10/10/2017, secondo la quale:
"Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento (DSA) partecipano alle prove INVALSI di cui agli articoli 4 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese. Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento sostengono le prove d'esame secondo le modalità previste dall'articol 14 del decreto ministeriale n. 741/2017, utilizzando, se necessario, gli strumenti compensativi indicati nel piano didattico personalizzato, dei quali hanno fatto uso abitualmente nel corso dell'anno scolastico o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove; ed usufruendo. eventualmente. di tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove scritte. In ogni caso, l'utilizzazione di strumenti compensativi non deve pregiudicare la validità delle prove scritte."

Prove Invalsi 2023: misure compensative e dispensative

Più nello specifico, il D. Lgs. 62/2017 e la nota MIUR 1865 del 10.10.2017 prevedono l'adozione di misure compensative quali:

  • Maggior tempo per lo svolgimento delle prove (fino a 15 minuti per prova);
  • Utilizzo di un dizionario o di una calcolatrice a seconda della prova;
  • Donatore di voce per ascolto individuale in audio o cuffia;

Le misure dispensative prevedono invece l'esonero dalla prova nazionale di lingua inglese o lingua straniera.

È importante sottolineare come la disposizione di entrambe le tipologie di misure abbiano come requisito necessario una corretta certificazione clinica. Solo la diagnosi garantisce quindi l'accesso agli strumenti dispensativi e compensativi.

La nota sullo svolgimento delle prove Invalsi certifica inoltre che:
"Per le alunne e gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) che non rientrano nelle tutele della L. n. 104/1992 e della L. n. 170/2010, ma sono comunque in possesso di una certificazione clinica, non sono previste misure dispensative, ma possono essere utilizzati strumenti compensativi qualora sia stato redatto un PDP che ne preveda l'utilizzo, se funzionale allo svolgimento delle prove INVALSI"Il consiglio di classe può anche prevedere una rimodulazione della prova, o addirittura l'esonero, qualora essa dovesse rivelarsi comunque inaccessibile per lo studente anche con il ricorso alle misure dispensative o compensative. Gli studenti con DSA affrontano la prova avvalendosi di attrezzature, sussidi e ausili già utilizzati nel corso dell'anno.

La Nota ministeriale n.4155 del 7.2.2023 prevede infine che, in base a quanto attestato dall'articolo 6 del decreto legislativo 62 2017, gli studenti possono essere ammessi in via generale all'esame di Stato anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento relativi a una o più discipline. Questo avviene se:

  • Sono stati frequentati almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, al netto di eventuali deroghe motivate e deliberate dal collegio docenti;
  • Non sono state conseguite sanzioni disciplinari che prevedono la non ammissione all'esame di Stato prevista dall'articolo 4, commi 6 e 9 bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249;
  • Si è partecipato, entro il mese di aprile, alle prove Invalsi di italiano, matematica e inglese.

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