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Scuola, chi sono e cosa fanno gli animatori digitali previsti dal Piano Nazionale Scuola Digitale? it-IT Editoriale 2020-11-24T14:38:02+01:00
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Chi è l'animatore digitale a scuola: significato, requisiti, compiti, compenso, formazione

Scuola, chi sono e cosa fanno gli animatori digitali previsti dal Piano Nazionale Scuola Digitale?

Redazione Universo Scuola
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Con l'introduzione del Piano Nazionale Scuola digitale ogni scuola deve individuare all'interno del proprio organico un'animatore digitale. Tale figura ha il compito di portare avanti il processo di digitalizzazione delle scuole tramite l'elaborazione di progetti e la realizzazione di attività coerenti con gli obiettivi del PNSD. Analizziamo tutte le caratteristiche di questa figura e cerchiamo di capire quali sono i compiti che deve svolgere a scuola.

CHI SONO gli animatori digitali

L'Azione n. 28 del Piano Nazionale Scuola Digitale afferma che ogni scuola deve avere al suo interno un animatore digitale. Tale figura deve essere un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore amministrativo, ricoprono un ruolo determinante nella diffusione dei contenuti presenti nel PNSD. Il ruolo dell'animatore digitale è dunque favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, obiettivo del Piano Nazionale Scuola Digitale.

Requisiti

L'animatore digitale viene scelto da ogni istituzione scolastica tra i docenti con contratto a tempo indeterminato. Non può essere un docente esterno in quanto si richiede una figura che abbia una forte integrazione nella scuola, con una solida conoscenza del PTOF e della comunità scolastica di riferimento.

La scuola può scegliere nella sua autonomia la modalità più appropriata per l'individuazione e la nomina dell'animatore digitale che, in ogni caso, avrà un incarico di durata triennale, salvo eventuali proroghe.

Compiti dell'animatore digitale

L'animatore si occupa dell'elaborazione di progetti annuali nell'ambito della realizzazione del PNSD. I progetti, una volta approvati, saranno inseriti nel Piano dell'Offerta Formativa e pubblicati anche sul sito della scuola e sarà nel tempo oggetto di monitoraggio.La progettazione deve basarsi su 3 ambiti:

Formazione interna

Fungere da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, sia organizzando laboratori formativi (ma non dovrà necessariamente essere un formatore), sia animando e coordinando la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle altre attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;

Coinvolgimento della comunità scolastica

Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell'organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e altri attori del territorio, per la realizzazione di un cultura digitale condivisa;

Creazione di soluzioni innovative

Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all'interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l'analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

L'animatore collabora con l'intero staff della scuola e in particolare con gruppi di lavoro, operatori della scuola, dirigente, DSGA, soggetti rilevanti, anche esterni alla scuola, che possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi del PNSD. L'animatore può inoltre coordinarsi con altri animatori digitali del territorio, anche attraverso specifici gruppi di lavoro.

contributo per i progetti

Ogni scuola riceve un contributo di 1000 euro vincolato alla realizzazione di attività coerenti con le azioni del Piano nazionale per la scuola digitale, in uno o più dei tre ambiti sopra indicati. Per l'anno scolastico 2020/2021, il contributo potrà essere speso e rendicontato entro il 30 giugno 2021. Costituiscono spese ammissibili le seguenti voci:

  • acquisto di beni e attrezzature per la didattica digitale
  • costi di personale connessi alle attività formative
  • costi di assistenza tecnica

La quota di 1000 euro non è un compenso all'animatore digitale tuttavia, ogni istituto scolastico può attribuire un congruo compenso per le attività svolte dall'animatore digitale.

Come diventare animatori digitali: formazione

L'animatore digitale deve ricevere una formazione ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD, volta a sviluppare le competenze e le capacità dell'animatore digitale nei suoi compiti principali. I corsi di formazione vengono organizzati dalle scuole che vengono individuate dagli Uffici scolastici regionali.

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