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Scompare dal Decreto Aiuti Bis la figura del docente esperto, ora sostituita dalla dicitura "docente stabilmente incentivato". Quali sono i cambiamenti per la formazione degli insegnanti? it-IT Editoriale 2022-09-14T16:47:17+02:00
Docenti

Approvato il Decreto Aiuti Bis: scompare il docente esperto, ma ok a incentivi a progressione di carriera

Scompare dal Decreto Aiuti Bis la figura del docente esperto, ora sostituita dalla dicitura "docente stabilmente incentivato". Quali sono i cambiamenti per la formazione degli insegnanti?

Redazione Universo Scuola
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Con 182 voti a favore e 21 astenuti, il Senato ha approvato la conversione in legge del DL n. 115/2022, il cosiddetto Decreto Aiuti Bis.

Rispetto al testo originario, ci sono alcune modifiche che riguardano la questione del docente esperto, che tante polemiche aveva generato durante l'estate.

Vediamo quali sono, cosa rimane della norma originaria e se davvero si può parlare di modifiche sostanziali alla figura del docente esperto.

Docente esperto cancellato: arriva il "docente stabilmente incentivato"

La figura del docente esperto, istituita dalla prima versione del Decreto Aiuti Bis, prevedeva per gli insegnanti di ruolo l'accesso a progressione di carriera e forme di premialità che si legavano al superamento di determinati percorsi formativi.

Nelle settimane intercorse fra il voto sul decreto e la sua conversione in legge, tuttavia, le critiche da più parti avevano spinto il Ministro Bianchi a intervenire in difesa del provvedimento:
"La Commissione europea ci chiede di rendere stabile il premio per coloro che si formano; ci sarà un problema di numeri, anche io ne volevo molti di più, ma questi premi entreranno in vigore nel 2021-2032"In realtà, il Governo ha cercato una mediazione sul tema, culminata con un compromesso che vede la figura del docente esperto sostituita da quella del docente stabilmente incentivato.

Ma in cosa consiste?

Il nuovo testo del decreto: superata la figura del docente esperto?

Si tratta nello specifico di una mediazione semantica che muta la forma del provvedimento pur non intaccando la sua sostanza.

I cambiamenti non sono quindi tali da azzerare la portata del docente esperto, e anzi non riportano un meccanismo selettivo di attribuzione dei fondi previsti. Possiamo notarlo nella tabella contenente le modifiche apportate dal nuovo testo al decreto.

Testo del DL n. 115/2022 Testo modificato approvato in Senato
I docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili di cui al comma 1, nel limite del contingente di cui al secondo periodo del presente comma e comunque delle risorse disponibili ai sensi del comma 5, possono accedere alla qualifica di docente esperto e maturano conseguentemente il diritto ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in godimento. I docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili di cui al comma 1, nel limite del contingente di cui al secondo periodo del presente comma e comunque delle risorse disponibili ai sensi del comma 5, possono essere stabilmente incentivati, nell'ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva di cui al comma 9, maturando conseguentemente il diritto ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in godimento.
Può accedere alla qualifica di docente esperto, che non comporta nuove o diverse funzioni oltre a quelle dell'insegnamento, un contingente di docenti definito con il decreto di cui al comma 5 e comunque non superiore a 8mila unità per ciascuno degli anni scolastici 2032/2033, 2033/2034, 2034/2035 e 2035/2036. Può accedere al beneficio di cui al precedente periodo un contingente di docenti definito con il decreto di cui al comma 5 e comunque non superiore a 8mila unità per ciascuno degli anni scolastici 2032/2033, 2033/2034, 2034/2035 e 2035/2036.
In sede di prima applicazione, nelle more dell'aggiornamento contrattuale, si applicano i seguenti criteri di valutazione e selezione In sede di prima applicazione, nelle more dell'aggiornamento contrattuale, per dare immediata applicazione al sistema di carriera di cui al primo periodo si applicano i seguenti criteri di valutazione e selezione

Nessun azzeramento della norma: le modifiche alla figura del docente esperto

A ben vedere, le modifiche approvate dal Senato cambiano qualcosa ma non tantissimo. La dicitura "docente esperto" diventa ovunque "docente stabilmente incentivato" e, come abbiamo visto, sono confermati gli incentivi per la formazione. Al contempo, sono state introdotte alcune novità non presenti nel testo originario:

  • da una parte, la possibilità di una vera e propria progressione di carriera che comunque andrà precisata in sede contrattuale;
  • dall'altra parte, la possibilità di una revisione del profilo professionale del docente, con l'eliminazione del passaggio secondo cui non spettano "nuove o diverse funzioni oltre a quelle dell'insegnamento".

Parlare di azzeramento della norma sul docente esperto è quindi, se non errato, quantomeno improprio. C'è stata qualche modifica che, in alcuni punti, è meramente lessicale mentre, in altri, agisce più nel concreto.

Il Governo non pensa ai bisogni della scuola: l'accusa del sindacato ANIEF

Non si sono fatte attendere le reazioni dei sindacati che fanno riferimento al comparto scuola. Il primo a intervenire è Marcello Pacifico, presidente nazionale di ANIEF, secondo il quale:
"rimangono nei fatti tutti gli incentivi previsti per gli 8 mila super insegnanti fra 10 anni. Nessuna conferma dell'organico aggiuntivo sebbene sposata a parole da diverse forze parlamentari e necessaria per la ripresa delle attività didattiche"Il presidente di ANIEF conferma la ripresa dello stato di agitazione del personale con assemblee sindacali e uno sciopero nazionale. L'obiettivo è quello di chiedere al nuovo Parlamento risposte concrete sui problemi della scuola e nuovi stanziamenti di fondi.

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