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Ha superato le 50 mila firme minime la proposta di legge di iniziativa popolare contro l'autonomia differenziata di Calderoli. Soddisfatti i sindacati della scuola, ma cosa succede adesso? it-IT Editoriale 2023-06-29T11:00:35+02:00
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Autonomia differenziata: la legge popolare supera le 50 mila firme. Soddisfatti i sindacati, ma cosa succede adesso?

Ha superato le 50 mila firme minime la proposta di legge di iniziativa popolare contro l'autonomia differenziata di Calderoli. Soddisfatti i sindacati della scuola, ma cosa succede adesso?

Gianmarco Bonomo
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Ha superato le 80 mila firme la proposta di legge di iniziativa popolare contro l'autonomia differenziata del Governo Meloni. A promuovere l'iniziativa sono stati i sindacati della scuola, dal momento che la riforma del Ministro Calderoli rischia di aumentare le diseguaglianze in tutti gli ambiti, compreso quello scolastico.

Raggiunto l'obiettivo minimo, adesso la proposta dovrà essere esaminata in un Parlamento che, allo stesso tempo, discute della riforma Calderoli. Facciamo il punto della situazione.

Legge di iniziativa popolare contro l'autonomia differenziata: cos'è e cosa modifica

A lanciare l'allarme sull'aumento delle diseguaglianze era già stato il rapporto SVIMEZ, al quale avevamo dedicato un lungo approfondimento. Secondo i dati raccolti dall'associazione, un bambino del Nord Italia e uno del Sud Italia contano su una minore offerta educativa, minori infrastrutture, meno tempo pieno e meno ore di formazione. E questo già allo stato attuale delle cose.

La riforma costituzionale promossa da Calderoli, nonostante le rassicurazioni dello stesso Valditara, rischia di colpire ambiti quali la sanità e l'istruzione. Si pone in netta opposizione a questo disegno la proposta di legge di iniziativa popolare promossa anche dai sindacati del comparto scuola.

Quest'ultima intende riformare gli articoli della Costituzione toccati proprio dal progetto del Governo Meloni, in modo da:

  • introdurre una clausola di supremazia della legge statale;
  • spostare alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato.

I promotori della legge di iniziativa popolare contro l'autonomia differenziata dichiarano:
"Obiettivo 50 mila firme raggiunto: la proposta di legge di iniziativa popolare in difesa dell'unitarietà della scuola italiana ha ora tutte le carte in regola per poter essere presentata in parlamento. Il risultato di oggi premia lo straordinario impegno che da novembre scorso ha visto coinvolti in prima linea i sindacati FLC CGIL, la UIL Scuola RUA e la Federazione Gilda UNAMS."

Il mondo della scuola si è unito contro l'autonomia differenziata: soddisfazione dai sindacati

E proprio i sindacati della scuola non nascondono la soddisfazione per il risultato raggiunto, anche se come vedremo il percorso è appena iniziato. Per Rino Di Meglio, Coordinatore Nazionale della Federazione Gilda UNAMS, è arrivato il momento di mettere il Parlamento di fronte alle proprie responsabilità.

Allo stesso modo, l'ex Segretario Generale FLC CGIL Francesco Sinopoli conferma:
"Con il superamento delle 50 mila firme abbiamo raggiunto l'obiettivo più importante: portare in Parlamento la legge di iniziativa popolare. È evidente che il mondo della scuola [...] ha sentito forte la minaccia disgregatrice del progetto di autonomia differenziata per il sistema nazionale di Istruzione."Diversa è la posizione di CISL Scuola che, attraverso la Segretaria Generale Ivana Barbacci, mostra alcune sfumature nell'affrontare la questione. Secondo il sindacato, infatti, la riforma Calderoli non si occupa soltanto di scuola - alla cui regionalizzazione CISL Scuola rimane contraria - ma tutta una serie di ambiti diversi.

La politica scelga da che parte stare: la posizione di UIL Scuola RUA

Dal canto suo, UIL Scuola RUA non si limita a esprimere soddisfazione per il raggiungimento delle 80 mila firme con la proposta di legge di iniziativa popolare. Certo, in questo momento è giusto raccogliere i frutti di mesi di lavoro, assemblee e incontri con migliaia di lavoratori. Ma non è tutto qui. Secondo il Segretario Generale UIL Scuola RUA Giuseppe D'Aprile, adesso è necessario
"che il mondo politico batta un colpo, è il momento della verità. Chi non è d'accordo con il disegno di legge Calderoli deve dirlo chiaramente e mostrare una partecipazione reale e convincente."D'altronde, il tema della scuola nazionale, continua D'Aprile, è davvero ampio e complesso e non riguarda solo il contratto. Al contrario, rientrano nelle questioni da affrontare anche l'organizzazione didattica, il reclutamento dei docenti e i loro stipendi, la programmazione dell'offerta formativa e i percorsi di alternanza scuola-lavoro. E continua:
"Occorre comprendere quanto la scuola è collegata con il passo del Paese. Soltanto quando c'è scambio e sostegno reciproco tra scuola e società si aprono stagioni di progresso. Ecco noi vogliamo preparare questo tipo di futuro e lo vogliamo fare attraverso la scuola nazionale"

Legge contro l'autonomia differenziata: cosa accade dopo le 80 mila firme

Come dicevamo prima, il percorso della legge di iniziativa popolare contro l'autonomia differenziata è appena iniziato. Adesso il Parlamento dovrà mettere in calendario la discussione sulla proposta, che mira a modificare alcuni articoli della Costituzione. Qui si inserisce uno dei problemi delle leggi di iniziativa popolare: il raggiungimento delle 50 mila firme non garantisce l'esame parlamentare della proposta.

Sul sito stesso del Ministero per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa si legge a tale proposito che:
"Gli organi parlamentari, infatti, non hanno l'obbligo di pronunciarsi sulle proposte di iniziativa popolare e neanche esistono meccanismi che garantiscano forme significative di priorità procedurale. L'unica garanzia di esame è data dai regolamenti parlamentari."Il Senato deve avviare l'esame dei progetti di legge popolare entro e non oltre un mese dal deferimento, mentre la Camera dei Deputati deve riservare all'esame una parte del tempo disponibile nel suo calendario. Per questa ragione, i promotori dovranno continuare a mantenere alta l'attenzione sull'autonomia differenziata, con la riforma Calderoli che, già nelle prossime settimane, sarà esaminata e con tutta probabilità approvata dal Parlamento.

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Gianmarco Bonomo

Scrivo da sempre e, se contiamo anche i temi delle scuole elementari, anche da prima. Negli anni ho unito la mia passione per la scrittura a quella per i meccanismi della comunicazione, che ho tradotto nel mio lavoro di SEO Copywriter e autore in diversi campi. Mi piace approfondire le tematiche che riguardano il mondo della scuola e che vanno dai risvolti politici alla cultura, dagli approfondimenti normativi al racconto quotidiano delle novità scolastiche.

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