07 Gennaio 2022 Docenti Commenti

Concorso ordinario secondaria: pubblicato nel 2020, slitta tra febbraio e marzo 2022

Nel 2020 era stato pubblicato il bando per il concorso ordinario secondaria, il cui via è stato bloccato finora a causa dell'epidemia da Covid-19. Le ultime notizie in merito riportano che sarà possibile svolgerlo probabilmente tra febbraio e marzo 2022, ma tutto dipenderà dall'aumento o meno dei contagi e dalle misure di contenimento previste dal Governo.

Un concorso difficile da gestire

A differenza di altri concorsi banditi e svolti finora, come lo STEM e quello rivolto ai docenti della scuola dell'infanzia e della primaria (in via conclusiva), il concorso ordinario secondaria è di difficile gestione.

I candidati, infatti, ammontano a 430.000 per 33.000 posti disponibili; si tratta di una cifra che, in un contesto come quello attuale, desta non poca preoccupazione, soprattutto perché il 30% degli aspiranti docenti ha un'età compresa tra i 40 e i 50 anni.

A oggi, si attende il decreto di aggiornamento del concorso, che dovrebbe dare le direttive su come procedere e come gestire al meglio il numero dei candidati. In linea di massima, non dovrebbe esserci la prova preselettiva, ma solo uno scritto computer based e un orale. I numeri restano, in ogni caso, molto alti e l'andamento della curva epidemica non rende più semplici le decisioni da prendere.

Il concorso si terrà, ma l'avvio slitta

Date le premesse, il via al concorso slitterà probabilmente a febbraio ma, ancora una volta, sarà l'andamento dei contagi a determinarne le sorti. Se la situazione dovesse peggiorare, non è da escludere che il concorso possa tenersi a primavera inoltrata.

Nel frattempo, potrebbero svolgersi altri concorsi a cattedra, come quello riservato solo ed esclusivamente alle discipline scientifiche, dato che il numero ridotto di candidati rende più agevole le procedure concorsuali.

Per quanto riguarda le specializzazioni sul sostegno, infatti, rimane tutto confermato: il Ministero ha invitato tutte le Università a dichiarare i posti disponibili per ciascuna sede.

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