Il mondo della scuola prevede una figura professionale non sempre conosciuta ma che, in realtà, ha un ruolo molto importante ed estremamente delicato: si tratta del dirigente tecnico o ispettore scolastico, che svolge una funzione di controllo e vigilanza sul lavoro effettuato dai dirigenti scolastici e, in generale, dalle scuole.
Attualmente, il numero degli ispettori scolastici in attività in Italia corrisponde a 55, ma il Miur ha recentemente deciso prevederne almeno 80 con l'obiettivo di incrementare la qualità dell'intero servizio scolastico.
Per ricoprire questo incarico è necessario non solo possedere determinati requisiti, ma anche superare un concorso pubblico indetto sempre dal Miur. Con la legge 106 del 23 luglio 2021, derivante dalla conversione del DI 73, ovvero il Decreto Sostegni Bis, si fa molta più chiarezza su chi possa fare domanda e su come si svolgeranno le prove d'esame.
Concorso ispettore scolastico e requisiti di accesso
Al concorso per dirigente tecnico con funzione ispettiva sono ammessi sia tutti i dirigenti scolastici, sia tutto il personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche statali che abbiano almeno 10 anni di anzianità, la conferma in ruolo e uno dei seguenti titoli di studio:
- diploma di laurea magistrale;
- laurea specialistica;
- laurea conseguita in base al previgente ordinamento;
- diploma accademico di II livello rilasciato da enti di alta formazione artistica, coreutica e musicale;
- diploma accademico conseguito in base al previgente ordinamento insieme al diploma di istituto secondario superiore.
Prove d'esame per dirigente tecnico ispettivo
La legge entra nel merito anche delle prove d'esame che ciascun candidato dovrà sostenere: consistono in due prove scritte e una prova orale, per un totale di tre prove. Le commissioni che dovranno giudicare potranno assegnare 200 punti così suddivisi:
- 100 punti per le prove scritte;
- 60 punti per la prova orale;
- 40 punti per la valutazione dei titoli.
L'idea di inserire una prova orale nasce dell'esigenza di accertare e, successivamente, confermare la capacità di elaborazione personale e valutazione critica dei singoli candidati, che dovranno discutere in merito agli argomenti già affrontati con le prove scritte e alla legislazione scolastica italiana.
La valutazione dei titoli avverrà solo nel caso in cui i candidati abbiano superato positivamente la prova orale e, quindi, con una valutazione di almeno sette decimi.
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