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Il Ministero potrebbe accogliere alcune delle osservazioni contenute nel parere del CSPI, pur mantenendo immutato l'impianto: le ultime notizie e tutte le critiche allo schema di decreto. it-IT Editoriale 2023-06-29T13:18:11+02:00
Dirigenti

Concorso riservato per Dirigenti Scolastici: ok ad alcune modifiche dopo il parere del CSPI, ma nessuno stravolgimento

Il Ministero potrebbe accogliere alcune delle osservazioni contenute nel parere del CSPI, pur mantenendo immutato l'impianto: le ultime notizie e tutte le critiche allo schema di decreto.

Gianmarco Bonomo
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A metà maggio il Ministero dell'Istruzione e del Merito aveva presentato ai sindacati lo schema di decreto sul concorso Dirigenti Scolastici per ricorrenti della procedura del 2017. Qualche giorno dopo è arrivato il parere del CSPI, che però bocciava i punti più importanti contenuti nello schema di decreto del MIM.

Sembra tuttavia che Viale Trastevere sia intenzionato ad accogliere alcune delle osservazioni fatte dal CSPI. Vediamo quali.

Concorso riservato per Dirigenti Scolastici: le criticità rilevate dal CSPI

Le criticità che il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha rilevato riguardano i tre principali ambiti del nuovo concorso riservato per Dirigenti Scolastici. Come abbiamo più volte ribadito, la procedura selettiva è dedicata ai candidati del concorso 2017 che:

  • hanno presentato ricorso per il mancato superamento della prova scritta o della prova orale;
  • hanno sostenuto la prova scritta e la prova orale in forza di un provvedimento giurisdizionale.

In primo luogo, il CSPI fa notare che l'indizione di una procedura selettiva riservata a chi ha presentato ricorso potrebbe portare a nuovi contenziosi. Inoltre, creerebbe un precedente per i prossimi concorsi.

In secondo luogo, per il CSPI risulta incomprensibile l'eliminazione di tre materie - delle nove totali - dalla prova scritta e dalla prova orale della nuova procedura riservata.

Infine, l'ultima criticità rilevata riguarda la mancanza di una valutazione della prova finale per il percorso di formazione al quale accedono i vincitori del concorso. Senza una valutazione, l'intero percorso finirebbe per diventare un mero pro-forma.

In assenza di correttivi specifici, conclude il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, diventa impossibile dare un parere positivo allo schema di decreto.

Ok ad alcune osservazioni, ma l'impianto del concorso non si cambia: la posizione del MIM

Secondo alcune notizie di questo inizio settimana, il Ministero sarebbe disposto a prendere in considerazione alcuni correttivi. Come abbiamo specificato nel paragrafo precedente, e nell'approfondimento dedicato, il CSPI ha criticato l'intera struttura dello schema di decreto.

Fra requisiti dei partecipanti, impianto della prova scritta e orale, valutazione del percorso formativo, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione chiede una revisione completa del concorso riservato per Dirigenti Scolastici.

Al contrario, il MIM intende accogliere alcune osservazioni - è vero - ma non modificherà l'impianto generale del concorso. Ciò vuol dire che, in tutta probabilità, verranno mantenuti:

  • i requisiti di accesso alla procedura selettiva, o al massimo saranno estesi;
  • le due prove a seconda dei ricorsi presentati dai candidati al concorso 2017;
  • le modalità di accesso al percorso formativo intensivo e il suo svolgimento.

Potrebbero essere invece implementati alcuni correttivi riguardanti la valutazione della prova finale e la questione del contributo per partecipare al concorso, che ricordiamo è di:

  • 350 euro per la partecipazione alle prove;
  • 1500 euro per la partecipazione alla formazione intensiva.

D'altronde, proprio la suddivisione dei costi era una delle criticità emerse dal parere del CSPI.

Concorso riservato per Dirigenti Scolastici: l'accusa di FLC e Comitato MEC

Il CSPI non è peraltro l'unico soggetto a essersi espresso negativamente sullo schema di decreto riguardante il concorso riservato per Dirigenti Scolastici. Per FLC CGIL, non è possibile garantire la regolarità di un concorso mediante concorsi riservati che modificano di continuo le procedure. Una situazione di questo tipo rischierebbe di generare ulteriori contenziosi che, peraltro, sono diventati un simbolo dei concorsi per Dirigenti Scolastici.

Al contrario, scrive il sindacato:
"La regolarità di una procedura concorsuale può essere infatti assicurata solo con investimenti adeguati sulla sua realizzazione, prevedendo compensi adeguati ed esoneri per i componenti delle commissioni, tempi congrui per le operazioni previste, assicurando omogeneità e trasparenza alla valutazione con uno stretto coordinamento dei lavori delle sottocommissioni, vigilando sulla composizione delle commissioni e sui requisiti dei commissari."Insomma, per FLC CGIL la pezza apposta dal Ministero sarebbe peggio del buco. E non si tratta nemmeno dell'unica critica.

Il Comitato MeC, Merito e Cambiamento, ha fatto notare come il concorso riservato per Dirigenti Scolastici ignori completamente i dirigenti destituiti del concorso 2017. Secondo il Comitato, infatti, questi ultimi non hanno goduto di alcuna sanatoria sebbene siano in una situazione giuridica più favorevole rispetto ai candidati che hanno presentato ricorso per non aver superato la prova scritta o la prova orale.

Dovremo attendere i prossimi giorni per capire se il Ministero dell'Istruzione e del Merito intenda accogliere anche queste osservazioni. Di certo c'è soltanto che, come prevedibile, la strada del concorso riservato per Dirigenti Scolastici appare tuttora in salita.

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Gianmarco Bonomo

Scrivo da sempre e, se contiamo anche i temi delle scuole elementari, anche da prima. Negli anni ho unito la mia passione per la scrittura a quella per i meccanismi della comunicazione, che ho tradotto nel mio lavoro di SEO Copywriter e autore in diversi campi. Mi piace approfondire le tematiche che riguardano il mondo della scuola e che vanno dai risvolti politici alla cultura, dagli approfondimenti normativi al racconto quotidiano delle novità scolastiche.

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