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La convocazione per supplenza breve mette spesso in difficoltà gli insegnanti che aspirano a un posto più stabile. Ma cosa succede se non si risponde? it-IT Editoriale 2022-12-22T13:29:28+01:00
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Convocazione supplenza breve: cosa succede se non si risponde

La convocazione per supplenza breve mette spesso in difficoltà gli insegnanti che aspirano a un posto più stabile. Ma cosa succede se non si risponde?

Redazione Universo Scuola
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Agli aspiranti docenti sarà sicuramente capitato di ricevere convocazione per una supplenza breve. Poche ore, magari anche solo per una settimana: non la soluzione professionale ideale.

Nonostante la preferenza vada ovviamente per un incarico più lungo e stabile, non bisogna compiere l'errore di non rispondere alla convocazione: la mancata risposta ha infatti delle conseguenze spiacevoli.

Convocazione supplenza breve: sanzione per rinuncia o abbandono

Come previsto dall'articolo 14 comma 2 della Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022, la mancata risposta alla convocazione per supplenza breve ha delle conseguenze ben precise. Non rispondere alla mail è infatti sinonimo di "Rinuncia alla proposta contrattuale".

Ciò significa che si perde la possibilità di avere supplenze, per l'anno scolastico in corso, dalla specifica graduatoria di istituto. Questo vale per l'insegnamento su materia ma anche per il relativo posto di sostegno, dello stesso grado di istruzione.

Lo stesso discorso vale per il sostegno: se non si risponde alla convocazione, non si possono più conseguire supplenze per il medesimo anno scolastico, per ogni grado di istruzione o tipologia di posto sulla specifica graduatoria.

Le sanzioni sono da considerarsi valide sia per gli aspiranti inoccupati che per coloro i quali devono completare il quadro orario, a meno che non abbiano già dato risposta di accettazione per un'altra supplenza.

Inoltre, le sanzioni riguardano solo la graduatoria di istituto della scuola da cui si riceve convocazione e solo per l'anno scolastico di riferimento. Quanto detto si applica anche per la mancata assunzione in servizio dopo aver accettato la convocazione. Non si applicano invece agli aspiranti docenti già impegnati per l'intero orario di servizio o che hanno già accettato un'altra supplenza.

Il consiglio è dunque semplice: al di là delle proprie preferenze professionali bisogna SEMPRE rispondere alle mail di convocazione, così da non incappare in sanzioni. Se la supplenza breve non è una soluzione gradita basta infatti rifiutare la convocazione con l'apposita funzione esplicitata nella mail.

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