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Il commento di Bianchi dopo le proteste di docenti e sindacati ieri: non si prevedono tagli ma l'intenzione è di ridefinire la scuola. it-IT Editoriale 2022-05-31T12:13:59+02:00
Docenti

I commenti di dissenso di Bianchi alle motivazioni dello sciopero del 30 maggio

Il commento di Bianchi dopo le proteste di docenti e sindacati ieri: non si prevedono tagli ma l'intenzione è di ridefinire la scuola.

Redazione Universo Scuola
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Nella giornata di ieri si è tenuto lo sciopero sindacale del comparto scuola che ha registrato un volume d'adesione di gran lunga superiore ai consueti appuntamenti. I motivi che hanno animato la protesta riguardano il tanto discusso DL 36, in questi giorni approdato al Senato per la conversione in legge.

Ma, nonostante il fragore delle proteste di ieri, il Ministro Patrizio Bianchi pare restare sempre sulla medesima linea e asserire di non comprendere affatto le motivazioni di tanto risentimento da parte di docenti e sindacati: procede così a chiarire i punti in programma.

Non ci sarà Nessun taglio

Secondo il Ministro, il Decreto-legge 36 non è stato letto con la dovuta attenzione: il Governo, infatti, non ha mai sostenuto di voler tagliare posti ai docenti prima del 2026. È stata infatti condotta una stima secondo la quale dal 2021 al 2032 si registrerà un milione e 400 mila bambini in meno, che avrebbe potuto significare un taglio di 130 mila insegnanti. Invece, fino al 2026 "il numero dei docenti rimarrà inalterato e tutte le risorse rimarranno nella scuola". Soltanto a partire da quest'ultimo anno verranno tagliati circa 2.000 docenti l'anno per cinque anni.

Altresì Bianchi, soddisfatto, rammenta i volumi - in termini economici - dei fondi relativi al Pnrr. Nello specifico si tratta di:

  • 10 miliardi di euro per le infrastrutture;
  • 2 miliardi di euro per il digitale;
  • 5 miliardi di euro per la qualità della didattica;
  • 1,5 miliardi di euro per intervenire sulle differenze territoriali.

Una cifra che, in relazione al mondo della scuola, il Ministro definisce "mai vista prima d'ora".

Interventi per i precari e rinnovo dei contratti

Ancora Bianchi rassicura in merito ai supplenti con più di 3 anni di servizio: per loro il DL 36 prevede che non vi sia il canonico percorso di 60 cfu più concorso, ma di accedere direttamente allo stesso con soltanto la metà dei crediti.

Sugli stipendi non ancora incrementati significativamente il ministro ha fatto notare che la contrattazione è già stata avviata e che sono previsti ben 300 milioni aggiuntivi. Nulla a che vedere con il famoso aumento dei 100 euro lordi in busta paga, aggiunge, le cui proteste sindacali hanno dato modo di intendere che si stanno mettendo insieme "argomenti diversi", non in continuità logica tra loro.

Ridefinire la scuola

Il numero uno di Viale Trastevere ha poi ribadito la centralità del sistema scolastico in tutti gli interventi che si intendono perseguire. In questa direzione è necessario - tanto più dopo questi due anni di disagi per via dell'imporsi dell'emergenza sanitaria - riportare la scuola al principio base dell'autonomia. Ciò non significa - spiega - "che ognuno deve andare per conto proprio", bensì che bisogna fondarsi sulla "capacità di costruire dal basso un sistema nazionale".

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