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Dottorato di ricerca all'estero per dipendenti scolastici: chi può fare richiesta, come si fa domanda di congedo, retribuzione prevista e riferimenti normativi. it-IT Editoriale 2022-03-03T15:07:15+01:00
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Dottorato di ricerca all'estero per docenti e personale ATA: la guida riguardo a domanda, congedo e retribuzione

Dottorato di ricerca all'estero per dipendenti scolastici: chi può fare richiesta, come si fa domanda di congedo, retribuzione prevista e riferimenti normativi.

Redazione Universo Scuola
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Fra gli strumenti a disposizione dei dipendenti pubblici anche del settore scuola, come i docenti, c'è l'aspettativa. In passato abbiamo già parlato di questa forma di aspettativa per ragioni personali, di famiglia e di studio, mentre in questa sede affronteremo la questione del dottorato all'estero e del relativo congedo.

Strumento messo a punto con la finalità di permettere ai dipendenti pubblici di seguire percorsi universitari di alta formazione, è in realtà un congedo straordinario che segue regole proprie.

Vediamo allora quali sono i requisiti, quali adempimenti spettano al dipendente e alla scuola, quando è prevista la retribuzione.

Dottorato di ricerca all'estero: cos'è e cosa prevede

In Italia e non solo, il dottorato è un percorso di formazione che si svolge dopo la laurea specialistica o magistrale e ha una durata tipica di tre anni.

Si tratta del grado di istruzione più alto riconosciuto nella quasi totalità dei sistemi di istruzione e prevede anche dei percorsi di ricerca. In quanto tale, quindi, è inquadrabile come una sorta di attività lavorativa che può ricevere una borsa di studio da parte dell'università che lo organizza.

Ma non solo. Il dottorato di ricerca, che può essere svolto anche in università estere come vedremo nel corso dell'articolo, è anche il primo step per l'accesso alle carriere universitarie e ad altre posizioni lavorative.

Se le modalità di accesso, il programma di ricerca e il titolo conseguito possono variare a seconda dell'istituzione organizzatrice, le procedure per un dipendente pubblico della scuola sono invece stabilite su base normativa.

Congedo per dottorato di ricerca all'estero: come si fa domanda

Come abbiamo accennato in introduzione, il dipendente scolastico che voglia iniziare un dottorato presso un'università estera può usufruire di un congedo straordinario.

Possono fare richiesta tutti i docenti o i dipendenti ATA che:

  • abbiano un contratto a tempo indeterminato con la pubblica amministrazione;
  • in alternativa, abbiano un contratto a tempo determinato fino al 30 giugno;
  • siano stati ammessi ai corsi di dottorato di ricerca, ai corsi di perfezionamento o alle scuole di specializzazione universitaria.

Se vengono rispettati questi requisiti, allora il dipendente può fare domanda di congedo. La richiesta va presentata al Dirigente Scolastico e deve comprendere diversi documenti.

Il primo è una dichiarazione dell'organo diplomatico-consolare italiano relativo al territorio dove si trova l'università prescelta per il dottorato. La dichiarazione deve contenere l'attestazione che l'università appartiene all'ordinamento universitario del Paese estero.

Il secondo documento da includere alla domanda di congedo è una certificazione dell'università prescelta che attesti:

  • denominazione ufficiale del corso di dottorato;
  • durata del periodo di studi;
  • iscrizione con borsa di studio o senza.

Infine, il dipendente scolastico dovrà fornire anche il progetto di ricerca dottorale già approvato dall'università estera.

Quanto dura il congedo straordinario?

Che sia svolto presso un'università italiana o straniera, il congedo straordinario per i dipendenti pubblici ha una durata pari all'intero corso di dottorato. In aggiunta:

  • segue una durata diversa dall'anno scolastico;
  • non può essere frazionato;
  • non può essere interrotto e poi ripreso.

Dal Decreto Ristori in poi, tuttavia, è possibile per i dipendenti della Pubblica Amministrazione presentare una richiesta di proroga. Può durare massimo tre mesi e la PA avrà la facoltà di prolungare il congedo per una durata pari alla proroga richiesta dal dipendente.

Dottorato in un'università estera: il congedo è retribuito?

Una volta fatta la domanda di congedo straordinario, la decisione spetta al Dirigente Scolastico, che valuterà le esigenze dell'amministrazione e quindi accetterà la richiesta. In linea generale, non hanno diritto al congedo i dipendenti che:

  • hanno già conseguito il dottorato di ricerca;
  • sono già stati iscritti a corsi dottorali per almeno un anno, beneficiando del congedo.

Diversa è la questione della retribuzione per il dipendente che abbia intrapreso un percorso di dottorato di ricerca presso un'università estera.

Come abbiamo già visto, infatti, l'aspettativa per motivi di famiglia, personali o di studio non è di per sé retribuita. Ciò si applica anche per il dottorato all'estero, ma limitatamente alla presenza di una borsa di studio dell'università prescelta.

Il compenso a carico di quest'ultima nullifica di fatto l'obbligo retributivo da parte della scuola. Non è possibile cumulare i due compensi, ed è per questo che la domanda di congedo deve specificare se il corso è con borsa o senza borsa.

Nel secondo caso però, quindi con un dottorato che non prevede borsa di studio, il dipendente scolastico ritiene il suo trattamento economico e previdenziale.

Altra differenza rispetto all'aspettativa per ragioni personali, di famiglia e di studio è che il periodo in congedo è utile ai fini pensionistici e di progressione di carriera.

Adempimenti della scuola ed equipollenza dei titoli

Se la documentazione contenuta nella domanda di congedo è valida, allora l'istituzione scolastica dovrà trasmetterla all'USR di riferimento.

L'ufficio scolastico regionale dovrà effettuare le verifiche del caso e attivare la procedura per riconoscere l'equipollenza del corso di dottorato svolto presso un'università estera.

Ai fini del riconoscimento, quindi, va inoltrata una richiesta al Ministero dell'Istruzione, Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca, Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione superiore.

Si tratta di un passaggio che potrebbe sembrare secondario ma che risulta fondamentale proprio ai fini della concessione del congedo straordinario, che sia retribuito o meno.

Dottorato all'estero per dipendenti scolastici: i riferimenti normativi

Sono diversi i riferimenti normativi che regolano l'istituto del congedo straordinario per i dipendenti pubblici che intendono iniziare un dottorato di ricerca presso un'università estera.

In particolare:

  • legge n. 476/1984, che istituisce il congedo straordinario senza assegni per dottorato di ricerca;
  • legge n. 448/2001, che prescrive il mantenimento del trattamento economico, previdenziale e di quiescenza nel caso il dottorato sia senza borsa;
  • DPR n. 382/1980 e sentenza della Cassazione Civile Sezione Lavoro n. 21276/2010, che stabiliscono il previo riconoscimento dell'equipollenza del titolo per l'approvazione del congedo straordinario;
  • DL n. 137/2020, del quale abbiamo già parlato, che permette al dipendente in congedo straordinario di richiedere una proroga di un trimestre sui termini previsti.

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