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Un po' teatro, un po' terapia di gruppo, il role playing formativo è uno strumento che può migliorare la didattica e il coinvolgimento degli studenti. it-IT Editoriale 2022-09-05T14:49:52+02:00
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Giocare di ruolo in classe: il role playing formativo come strumento didattico

Un po' teatro, un po' terapia di gruppo, il role playing formativo è uno strumento che può migliorare la didattica e il coinvolgimento degli studenti.

Redazione Universo Scuola
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Con "Role playing formativo" si intende una metodologia didattica basata sul gioco di ruolo, ovvero l'interpretazione - da parte degli studenti - di personaggi e situazioni affini all'argomento proposto dal docente. Punto di incontro ideale fra teatro e terapia di gruppo, il role playing formativo è una tecnica che aumenta il coinvolgimento degli studenti e favorisce lo sviluppo delle loro capacità emotive e di immedesimazione in situazioni che possono anche far parte del loro vissuto quotidiano.

Dal gioco di ruolo al Role playing formativo: perché introdurlo nella didattica

Questa la definizione di Role playing formativo tratta da Wikipedia:
"Il Role playing formativo, o gioco di ruolo, è una tecnica simulativa che richiede ai partecipanti di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di "attori", di rappresentare cioè alcuni ruoli in interazione tra loro, mentre altri partecipanti fungono da "osservatori" dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta (…)caratteristiche di questa tecnica forniscono molteplici stimoli all'apprendimento attraverso l'imitazione, l'azione, l'osservazione del comportamento degli altri ed i commenti ricevuti sul proprio, attraverso l'analisi dell'intero processo"Questa tecnica può essere usata sia in ambito teatrale, dal quale proviene, ma anche in contesti manageriali, scolastici e didattici. In questo senso, il docente che va a coinvolgere i suoi studenti con un gioco di ruolo, stimolerà la loro capacità di immedesimarsi, il loro pensiero critico e la loro attenzione verso l'altro.

Da Dungeons & Dragons all'aula scolastica: il ruolo del docente e degli studenti nel Role playing formativo

Il Role playing in ambito formativo ricrea le dinamiche che hanno reso popolare il gioco di ruolo dal vivo per eccellenza, quel Dungeons & Dragons che ha spopolato negli anni '80 e che è tornato alla ribalta grazie a "Stranger Things", la celebre serie Tv targata Netflix.

Se dunque in Dungeons & Dragons il "Master" guida i giocatori, o meglio i personaggi da loro interpretati, attraverso una vicenda di fantasia costellata da enigmi da risolvere e decisioni da prendere, nel Role playing formativo è il docente a guidare i suoi studenti alla scoperta di un'esperienza nuova e stimolante basata sulla messa in scena.

Le dinamiche possono essere adattate a seconda del contesto classe e dell'età degli studenti, ma l'unico limite è la fantasia: analogamente a tecniche già più sdoganate, come ad esempio il debate, il cuore del gioco di ruolo è fornire agli studenti degli stimoli che rendano la didattica qualcosa in più di una semplice trasmissione di conoscenze.

Sulla scia del teatro improvvisato di Moreno, psichiatra che ha teorizzato il role playing nell'ambito dello psicodramma e del teatro della spontaneità, la classe viene divisa in:

  • studenti attori
    che interpretano i personaggi all'interno della situazione proposta dal docente;
  • studenti uditori
    che commentano e rielaborano attivamente l'interpretazione dei compagni.

La classe come palcoscenico: lo spazio e il copione nel role playing formativo

Anche se la classe non è un palcoscenico, lo spazio gioca un ruolo importante nel Role playing formativo. Se infatti un'attività in aula non può contare su un allestimento degno di una scuola di teatro, nell'ambito di un laboratorio di ricerca didattica si può utilizzare un vero palcoscenico o una rudimentale scenografia per favorire l'immedesimazione e la riuscita dell'attività.

La presenza di un copione da seguire è invece subordinata allatipologia di gioco di ruolo scelto dal docente. Ecco degli esempi:

  • Spontaneo: Sulla base del ruolo assegnato, lo studente attore improvvisa un'interpretazione senza avere una preparazione pregressa;
  • Strutturato: Il ruolo viene assegnato precedentemente agli studenti che devono attenersi ad un copione che può essere più o meno articolato;
  • Centrato sui ruoli o sul tema: Nel primo caso si definisce un tema in fase preparatoria, mentre i ruoli si assegnano in corso d'opera. Viceversa nel secondo caso, vengono in partenza definiti i ruoli e la situazione si costruisce in corso d'opera;
  • Autorappresentato: Modalità di gioco di ruolo che parte da un'esperienza realmente vissuta da uno degli studenti. I compagni partecipano alla scena e possono anche prendere il posto del protagonista e modificare la situazione in base al lavoro collettivo.

Il gioco di ruolo formativo può anche sfruttare varie tecniche tipiche del teatro, quali ad esempio il Mirroring (ovvero lo scambio di ruolo tra l'attore e l'uditore) o il soliloquio, utile per favorire l'espressione dei sentimenti del soggetto chiamato in causa.

Preparazione e conclusione di un role playing formativo: briefing e debriefing

Prima dell'inizio della rappresentazione scenica il docente tiene una fase introduttiva divisa in due momenti:

  • Warming up: Un riscaldamento che favorisce l'immedesimazione degli studenti attori nei personaggi, con brevi interviste e approfondimenti;
  • Briefing: Fase in cui il docente chiarisce le dinamiche della rappresentazione, fornisce spiegazioni sull'interpretazione dei ruoli e sulle modalità di svolgimento della scena.

Terminata questa prima fase, il docente lascia spazio agli studenti e alla loro interpretazione. Il loro lavoro non termina però alla fine della rappresentazione, in quanto tutti i partecipanti sono chiamati a una fase finale, detta di "Cooling off" (raffreddamento).
Durante questo momento, gli attori devono autovalutarsi e fare presenti eventuali difficoltà riscontrate durante l'attività. Dal raffreddamento si passa dunque al vero e proprio debriefing, durante il quale vengono analizzati i punti forti della scena, eventuali ostacoli e vengono dati feedback - sia da parte del docente che degli studenti stessi - per migliorare i futuri lavori.

I vantaggi del Role playing formativo come strumento didattico

Come affermato in apertura, il Role playing formativo espande il concetto stesso di didattica, andando oltre la mera trasmissione e rielaborazione di contenuti, dando agli studenti un ruolo attivo ed eliminando l'asimmetria tra loro e i docenti. Può inoltre rivelarsi uno strumento particolarmente utile per favorire l'educazione emotiva e aiutare studenti con problematiche complesse ad aprirsi e a prendere consapevolezza di sé tramite l'interpretazione di un ruolo, in virtù del potere catartico del teatro e dell'attorialità.

Non è nemmeno da sottovalutare l'influenza positiva che il Role playing formativo può avere sul pensiero creativo e su soft skills come ad esempio il problem solving, la capacità di ascolto dell'altro e l'attenzione verso il linguaggio non verbale.

Quello del Role playing formativo è insomma un mondo da esplorare, con infinite potenzialità e possibili benefici per gli studenti, ma anche per i docenti stessi che possono scoprire nuovi modi per relazionarsi agli studenti e migliorare l'efficacia della propria didattica.

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