È tempo di iscrizioni per l'anno scolastico 2023/24. I dati ministeriali, suddivisi su base regionale e consultabili liberamente a questo link restituiscono un trend ben preciso, in linea con quanto riscontrato negli ultimi anni. I dati riguardano le scuole di ogni ordine e grado, i centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni e le scuole paritarie che aderiscono volontariamente alla procedura telematica.
Rimane alto l'interesse per i diversi indirizzi di liceo, ma si continua ad assistere a una crescita delle preferenze verso gli istituti tecnici. Diminuiscono leggermente invece l iscrizioni agli istituti professionali.
Iscrizioni scuola Secondaria 2023: licei prima scelta. Piacciono linguistico e scientifico senza latino
Anche per l'anno scolastico 2023/24 il liceo si conferma la prima scelta per gli studenti italiani. Il tasso di iscrizione ai vari indirizzi di liceo è infatti del 57,1%, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto al 56,6% dell'anno scorso.
Questi i dati riportati dal documento ufficiale dal ministero dell'Istruzione e del Merito:
- Liceo Classico: 5,8% (6,2% un anno fa)
- Liceo Scientifico: 26,1% (26% un anno fa)
- Liceo Linguistico: 7,7% (7,4% un anno fa)
- Liceo delle Scienze Umane: 11,2% (10,3% un anno fa)
- Liceo Artistico 5,5% (4,9% un anno fa)
- Licei ad indirizzo Europeo ed Internazionale 0,4% (0,5% un anno fa)
- Licei Musicali e Coreutici 0,7% (dallo 0,9%)
Perde dunque un po' di appeal il liceo classico, mentre sempre in ambito umanistico crescono il liceo linguistico e soprattutto il liceo delle Scienze Umane. Un certo disamore, o timore reverenziale, degli studenti verso il latino, si deduce anche dai dati relativi alle iscrizioni al liceo scientifico.
Del 26,1% sopra riportato, solo il 14,1% delle preferenze è relativo all'indirizzo scientifico tradizionale, comprendente il latino. Sono invece in significativo aumento le iscrizioni agli indirizzi alternativi, ovvero quello delle Scienze applicate e quello ad indirizzo sportivo.
Va infine sottolineato come il liceo sia la scelta prediletta in tutte le regioni di Italia tranne in Emilia Romagna e Veneto, dove viene scelto rispettivamente nel 46% e nel 47% dei casi. Insieme al Friuli Venezia Giulia, queste sono infatti le regioni dove l'interesse per gli istituti tecnici raggiunge il suo picco massimo (37-38%).
Istituti tecnici: aumentano le iscrizioni per l'anno scolastico 2023/24. In calo i professionali
Sensibile crescita degli istituti tecnici che per l'anno scolastico si attestano sul 30,9%, con un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al 30,7% dell'anno precedente. Importante la crescita del Settore Economico che passa dal 10,3% del 2022/23 all'11,5% del 2023/24. La ripartizione vede l'8,7% degli studenti scegliere l'indirizzo "Amministrazione, Finanza e Marketing" e il 2,8% l'indirizzo "Turismo".
Diminuiscono le iscrizioni al settore Tecnologico che dal 20,4% dell'anno scorso perde un intero punto percentuale, fermandosi al 19,4% delle preferenze. Questa la ripartizione completa:
- Informatica e Telecomunicazioni: 6%
- Meccanica, Meccatronica ed Energia: 2,8%
- Chimica, Materiali e Biotecnologie: 2,4%
Cala invece la preferenza per gli istituti professionali, passando dal 12,7% di un anno fa al 12,1% per l'anno scolastico 2023/24, suddiviso tra:
- Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera (4%)
- Manutenzione e Assistenza Tecnica (1,6%)
- Servizi per la Sanità e l'assistenza Sociale (1,6%)
- Servizi Commerciali (1,3%)
Tempo pieno per le elementari: un fenomeno a macchia di leopardo
Interessante anche analizzare la richiesta del tempo pieno per le elementari, che segue un andamento disomogeneo a seconda delle regioni prese in considerazione. A livello nazionale il 48,4% delle famiglie chiede le 40 ore settimanali, e il 31,1% preferisce le 27 ore settimanali.
Regioni come il Lazio tuttavia si distinguono per una richiesta della massima soglia oraria che arriva al 67,5%, con Emilia Romagna, Piemonte, Liguria e Toscana subito dietro, comunque oltre il 60%.
Sicilia e Molise sono invece le regioni dove meno famiglie hanno interesse a lasciare i bambini a scuola il pomeriggio, con sol il 16-17% delle famiglie interessate. Contestualmente, nelle stesse regioni si registrano le percentuali più alte, ovvero il 63-64% per la scelta delle 27 o 30 ore settimanali.
Le scelte degli studenti e l'orientamento di Valditara. Puntare agli insegnamenti scientifici
Sul finire del 2022 il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara aveva fatto recapitare una lettera alle famiglie degli alunni in procinto di terminare le scuole medie. Il ministro, sempre molto attento al tema dell'orientamento, sottolineava l'importanza degli insegnamenti scientifici e di compiere scelte pensando ai futuri sbocchi lavorativi dei figli.
La riabilitazione dell'istruzione tecnica e professionale era dopotutto un progetto condiviso anche dal precedente ministro, Patrizio Bianchi, che stava appunto progettando una riforma degli istituti tecnici.
La sensazione, in base al trend delle iscrizioni per l'anno scolastico 2023/24 è dunque che pian piano la formazione tecnica e scientifica sia sempre più presa in considerazione dagli studenti italiani e dalle loro famiglie.
L'auspicio è adesso che il governo continui a impegnarsi per rispettare il proposito di rendere questo tipo di istruzione sempre più all'avanguardia e in linea con gli standard europei, in modo da trasformarla in una scelta parimenti appetibile rispetto ai licei.