Intervenuto nella trasmissione "Tutti in classe" di Radio Uno, il Ministro dell'Istruzione ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda gli istituti tecnici, l'orientamento, il dimensionamento e il reclutamento.
Si tratta di temi che, a detta di Valditara, attendono ancora i vari decreti attuativi, da emanare il prima possibile. Facciamo il punto della situazione.
Ereditata una situazione disastrosa: Valditara contro Bianchi sull'istruzione tecnica
Approvata con il Decreto Aiuti Ter dal Governo Draghi, la riforma degli istituti tecnici manca ancora di una vera e propria attuazione. Nelle parole del Ministro Valditara:
"Purtroppo abbiamo ereditato una situazione disastrosa, c'è una situazione di forte ritardo rispetto all'emanazione dei decreti necessari nei tempi richiesti dall'UE."
Il neo Ministro dell'Istruzione ha riconosciuto come gli istituti tecnici siano fondamentali per costruire una filiera che dia prospettive a chi sceglie la scuola professionale. Pertanto, è necessario attuare una riforma che permetta un percorso parallelo rispetto a quello universitario.
Cosa prevede la riforma degli istituti tecnici
In particolare, il testo di riforma degli istituti tecnici prevede:
- ridefinizione degli indirizzi nell'ottica di Industria 4.0;
- meccanismi di continuità fra istruzione tecnica e ITS Academy;
- realizzazione di "Patti educativi 4.0" che permettano agli istituti tecnici e professionali di collaborare con imprese, enti di formazione, ITS Academy, università e centri di ricerca;
- piani formativi mirati per i docenti degli istituti tecnici;
- certificazioni specifiche dopo il primo biennio e dopo il secondo biennio;
- misure di supporto ai processi di internazionalizzazione degli istituti;
- maggiore raccordo della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni, in accordo con gli obiettivi del PNRR;
- istituzione dell'Osservatorio nazionale per l'istruzione tecnica e professionale, presso il Ministero dell'Istruzione.
Quest'ultimo sarà, nello specifico, composto da 15 esperti del segmento formativo che avranno un incarico annuale. Le loro funzioni saranno consultive e propositive per il "miglioramento del settore".
Riforma degli istituti tecnici: gli obiettivi del Governo Meloni
Fra i provvedimenti che il Ministero dell'Istruzione dovrà emanare nei riguardi della riforma ITS, risulta particolarmente importante la ridefinizione dei curricoli vigenti. Da una parte, l'obiettivo è quello di rafforzare le competenze linguistiche, storiche, matematiche e scientifiche, nonché la connessione al tessuto socio-economico del territorio di riferimento.
Dall'altra parte, si dovrà anche valorizzare la metodologia didattica per competenze, caratterizzata dalla progettazione interdisciplinare e dalle unità di apprendimento.
Come si legge a tale proposito nel Decreto Aiuti Ter:
"Con decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono conseguentemente definiti gli specifici indirizzi e i relativi quadri orari, nel rispetto dei criteri di cui al presente articolo, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica."
Valditara interviene anche su orientamento, dimensionamento e proteste degli studenti
Il Ministro dell'Istruzione sottolinea come sia necessario emanare quanto prima i decreti necessari ad attuare la riforma degli istituti tecnici. Oltre a questo, i decreti dovranno anche riguardare il dimensionamento, il tema del reclutamento e l'orientamento, sul quale Valditara lamenta una situazione di grande confusione e di stallo lasciata dal precedente Governo:
"Ho chiesto ai miei uffici di procedere con grande rapidità perché ritengo che sia il tema strategico. Dobbiamo entro fine anno varare questo provvedimento che darà all'orientamento un ruolo centrale."
Infine, il Ministro dell'Istruzione ha parlato anche delle proteste da parte degli studenti che si sono svolte nelle ultime settimane. Pur ascoltando le ragioni delle ragazze e dei ragazzi in piazza, Valditara non indietreggia sul concetto di merito, che significa
"dare un'opportunità a chiunque, valorizzare i talenti, tirar fuori il meglio che ogni studente ha dentro di sé. Se questa è una cosa che preoccupa, allora preoccupato sono veramente io"
D'altronde, a opporsi al concetto di merito proposto dal nuovo Governo non sono soltanto gli studenti. Potremo comprendere meglio la direzione del nuovo Ministero dell'Istruzione proprio dai primi, importanti, provvedimenti.