Con un'apposita ordinanza, il Ministro Valditara ha introdotto delle regole speciali per lo svolgimento degli esami nelle zone colpite dalle alluvioni in Emilia Romagna. Pensate per agevolare gli studenti dei comuni interessati, in realtà le nuove modalità hanno generato diverse polemiche perché potrebbero avere l'effetto opposto.
Facciamo il punto della situazione.
Maturità 2023 in Emilia Romagna: come si svolgeranno i nuovi Esami di Stato
Come abbiamo rilevato in un recente approfondimento, l'OM n. 106/2023 firmata da Valditara modifica le regole per la validità dell'anno scolastico, l'ammissione agli Esami di Stato e le modalità del loro svolgimento. Per tutte le scuole dei comuni colpiti in Emilia Romagna, ma non in Toscana e nelle Marche, l'ordinanza stabilisce che:
- non è più valido il requisito della durata minima di duecento giorni ma, al contrario, l'anno è valido in base alle attività didattiche effettivamente svolte;
- non costituisce requisito per l'ammissione neanche lo svolgimento delle Prove nazionali INVALSI.
A cambiare sono anche gli esami delle scuole medie e delle scuole superiori. Nel primo caso, gli studenti delle scuole secondarie di primo grado dovranno affrontare esclusivamente un colloquio orale. La prova dovrà valutare le conoscenze acquisite dallo studente con particolare attenzione a:
- capacità di argomentazione, risoluzione dei problemi, pensiero critico e riflessivo;
- conoscenza della lingua italiana;
- competenze logico-matematiche, in educazione civica e nelle lingue straniere.
Anche per quanto invece riguarda la scuola secondaria di secondo grado gli Esami di Stato saranno composti soltanto da un colloquio interdisciplinare. Si legge nell'ordinanza che:
"Il colloquio inizierà dalla discussione di un argomento appartenente a una disciplina indirizzo originariamente individuata come oggetto della seconda prova scritta per la Maturità 2023 e di un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato durante il quinto anno."Il colloquio sarà quindi interdisciplinare e finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente. Inoltre, il candidato esporrà mediante breve relazione o lavoro multimediale, le esperienze svolte nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro.
Perché i criteri per la nuova Maturità 2023 in Emilia Romagna fanno discutere
Le regole che abbiamo appena visto vorrebbero rappresentare un'agevolazione per gli studenti delle zone alluvionate. In realtà però - secondo molti studenti, docenti e genitori - le nuove modalità rischiano di penalizzare gli studenti che si sono preparati per svolgere il normale esame di maturità.
I problemi dell'ordinanza firmata dal Ministro Valditara sarebbero due. Da una parte, ci sono i criteri con cui il MIM ha individuato gli studenti interessati dalle nuove norme. Dall'altra parte, le nuove modalità sono obbligatorie: non c'è possibilità di scelta né sono previste eccezioni.
Nel primo caso, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha deciso di esentare dalle prove scritte gli studenti che risiedono in un comune, frazione o quartiere colpito dalle alluvioni. L'elenco completo è disponibile all'interno dell'Allegato 1 del DL n. 61/2023.
L'unico criterio utilizzato è però quello della residenza anagrafica, senza tenere conto degli studenti che magari frequentano una scuola situata in un comune diverso da quello di residenza.
Nel secondo caso, le nuove regole non danno possibilità di scegliere, per cui gli studenti che abitano nelle zone colpite dalle alluvioni "devono" sostenere la prova orale.
Maturità 2023 in Emilia Romagna: docenti scrivono a Valditara
Proprio per queste ragioni, 108 docenti dell'Istituto Mattei di San Lazzaro di Savena, un comune vicino Bologna, hanno scritto una lettera al Ministro Valditara. I docenti firmatari, a cui si è aggiunto anche il Dirigente Scolastico, richiedono di permettere agli studenti la scelta delle modalità dell'esame.
Si legge nella lettera che
"Tale mancanza di scelta comporta un disconoscimento della tipologia di lavoro svolto durante l'anno dagli studenti stessi che si sono preparati lungamente e metodicamente per una certa modalità d'esame."Con i docenti dell'Istituto Mattei si schiera l'assessora regionale alla scuola dell'Emilia Romagna. Secondo Salamoni, infatti, la richiesta è legittima anche perché il Ministero non ha coinvolto le scuole e i comuni interessati. Inoltre, continua l'assessora:
"L'ordinanza è arrivata in ritardo, a oltre un mese dal primo evento alluvionale, e a pochissime ore dall'avvio degli esami di Stato. Daremo la piena disponibilità a individuare insieme eventuali azioni correttive."
Regole identiche per il terremoto dell'Emilia: la risposta di Valditara
Non si fa attendere la risposta del Ministro dell'Istruzione e del Merito. Secondo Valditara, nuove regole sulla Maturità 2023 in Emilia Romagna sono identiche a quelle che in passato sono state previste per il terremoto in Emilia e in Abruzzo.
Continua il Ministro:
"Ho avuto una interlocuzione non soltanto con Michele De Pascale, ma anche con Stefano Bonaccini. Gli ho comunicato che da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale c'era questo suggerimento e gli ho chiesto anche se ci fossero ulteriori suggerimenti da fornire, devo dire che ho incontrato un sostanziale consenso da parte di tutti. Non era possibile fare diversamente perché il rischio sarebbe stato veramente il caos"Nonostante la sua risposta, però, Valditara ha di fatto ammesso che non sono stati consultati altri comuni oltre a quello di Ravenna e non sono state sentite le scuole interessate.
