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Tantissime le proposte dei leader politici sulla scuola al meeting di Rimini, fra concretezza e propaganda: il punto sul futuro della scuola italiana. it-IT Editoriale 2022-08-24T11:46:03+02:00
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Meeting di Rimini: tutte le proposte dei partiti sulla scuola italiana tra propaganda, concretezza e futuro

Tantissime le proposte dei leader politici sulla scuola al meeting di Rimini, fra concretezza e propaganda: il punto sul futuro della scuola italiana.

Redazione Universo Scuola
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Il meeting di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione ha visto una passerella dei maggiori schieramenti politici che parteciperanno alle elezioni del 25 settembre. Fra polemiche, dichiarazioni e attacchi reciproci, una parte importante degli interventi ha riguardato il futuro della scuola. Vediamo allora quali sono le proposte dei partiti per l'istruzione italiana e, soprattutto, in che misura sono realizzabili al di là della campagna elettorale.

Stipendio docenti ai livelli europei: le proposte del PD

Parla dei giovani a tutto tondo il segretario del Partito Democratico Enrico Letta. A livello nazionale, spiega, il centro del programma del PD riguarda proprio i giovani e il loro futuro:

  • inserimento del salario minimo;
  • azzeramento dei contributi per l'assunzione di under 35;
  • eliminazione dei tirocini come strumento di precariato;
  • contrasto alla fuga dei giovani verso gli altri Paesi.

Per quanto riguarda invece la scuola, Letta ha rimarcato l'importanza di portare gli stipendi degli insegnanti al livello europeo. Si tratta di un tema estremamente importante e di cui si sono occupati sia Eurydice, con i suoi report annuali, sia i sindacati.

Allo stesso tempo, il segretario PD propone di rendere obbligatorio l'asilo e allungare l'obbligo scolastico fino ai 18 anni. Un'idea che tuttavia la platea di Rimini sembra non aver apprezzato del tutto.

Puntare sullo sport e reintrodurre i voti alla primaria: le parole di FdI

Di tutt'altro livello sono le proposte di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. Oltre a dirsi d'accordo all'aumento degli stipendi dei docenti, Meloni vuole:

  • un ritorno ai voti nella scuola primaria;
  • una valorizzazione dell'esame di maturità;
  • un sistema serissimo di borse di studio.

In generale, l'unica proposta "fattibile" con un mero intervento politico sembra quella dei voti nella scuola primaria. E, dal momento che erano stati eliminati da un governo di centrosinistra, si tratta più di uno scontro ideologico che di una vera e propria proposta.

In aggiunta a queste proposte, Giorgia Meloni sottolinea l'importanza del diritto allo sport, inteso come una "cura" che eviti ai giovani la strada verso droghe, alcol e tabacco.

Secondo la leader di FdI, queste ultime sarebbero devianze da evitare a tutti i costi. Il problema è che all'insieme vengono aggiunte anche l'anoressia, i disturbi alimentari e la sindrome di hikikomori.

Libri detraibili e accesso libero a Medicina: le proposte della Lega

Due le proposte di Matteo Salvini riguardanti la scuola e l'università. La prima riguarda la possibilità di estendere alle medie e alle superiori i libri gratuiti o detraibili, mentre la seconda riguarda l'accesso degli studenti alla Facoltà di Medicina.

Secondo il segretario della Lega, infatti, il sistema da adottare sarebbe quello francese. Tutti accedono all'università senza un numero chiuso, e la selezione viene fatta alla fine del primo anno in base a voti e meriti e non con un test a crocette preliminare.

Bonus alle scuole paritarie: la posizione di Forza Italia e Noi Moderati

Rispetto alla destra rappresentata da Meloni e Salvini, la posizione di Forza Italia e di Noi Moderati si concentra più sulle scuole paritarie.

Secondo Maurizio Lupi, infatti, anche la scuola paritaria "offre un servizio pubblico" e va quindi sostenuta attraverso un bonus. D'altronde, ricorda Antonio Tajani:
"Troppe scuole non statali stanno chiudendo perché strangolate da una politica a loro contraria. C'è il diritto di educare da cristiani i nostri figli."La questione delle scuole paritarie non può tuttavia diventare bandiera ideologica, ricorda il presidente della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto. Bisogna insomma capire se le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico, andando a sopperire alle mancanze del sistema di istruzione pubblica.

Futuro roseo per la scuola? L'amara ironia di CISL Scuola sulle proposte dei partiti

CISL Scuola è uno dei primi sindacati a rispondere alla passerella dei leader politici al Meeting di Rimini, e i commenti non sono certo positivi.
Come sostiene la segretaria generale Ivana Barbacci:
"Se stiamo alle dichiarazioni che i maggiori leader politici hanno fatto nei loro interventi al meeting di Rimini, per il personale della scuola si profila un futuro roseo: tutti, nessuno escluso (ivi compresi, suppongo, anche gli assenti), considerano intollerabile l'attuale condizione retributiva e si impegnano, con scadenze più o meno esplicite, a colmare il gap col resto d'Europa."Per CISL Scuola, in sostanza le proposte fatte dai vari partiti non vanno di molto oltre la mera propaganda. A partire dalla scuola paritaria fino ad arrivare all'obbligo scolastico, sostiene il sindacato, sarebbe opportuno evitare gli slogan semplicistici e concentrarsi sulla realtà concreta della scuola italiana. L'appello finale della segretaria va tutto in questa direzione:
"La scuola non appartiene al governo o alle maggioranze pro tempore, ma è un bene comune che appartiene all'intero Paese e come tale andrebbe sempre considerato. Quando si legifera di scuola, lo si faccia ricercando quanto più possibile coinvolgimento e condivisione."Un indirizzo che, purtroppo, viene ormai disatteso da tutti i governi. Si spera, non dal prossimo.

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