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La warm cognition (in italiano apprendimento caldo) è un modo di fare didattica mettendo al centro le emozioni positive per facilitare l'apprendimento. it-IT Editoriale 2023-06-05T14:49:35+02:00
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Emozioni e apprendimento: cos'è il metodo warm cognition e perché è utile applicarlo

La warm cognition (in italiano apprendimento caldo) è un modo di fare didattica mettendo al centro le emozioni positive per facilitare l'apprendimento.

Redazione Universo Scuola
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Si parla spesso dell'esigenza di aggiornare la metodologia didattica. Quello della warm cognition è concetto molto interessante che, se applicato in classe, può migliorare l'esperienza di apprendimento tramite l'azione delle emozioni positive. L'obiettivo della didattica basata sulla warm cognition è dunque quello di creare un ambiente scolastico stimolante, eliminando stati emotivi negativi quali ansia e stress. Sempre più studi sembrano dopotutto sottolineare l'importanza dell'emotività nei processi una volta ritenuti puramente cognitivi.

Apprendimento caldo: di cosa si tratta. Warm cognition ed emozioni positive

Il concetto di warm cognition applica alla didattica il principio secondo il quale l'intelligenza emotiva svolge un ruolo fondamentale anche in tutti i processi cognitivi. In altre parole, la motivazione e la disposizione a imparare nuove nozioni, funzionano meglio se uno studente associa il momento di apprendimento a emozioni positive. Come si traduce questo all'interno di una classe di scuola? Sicuramente un passaggio fondamentale è cercare di eliminare la componente ansiogena e prestazionale legata a compiti e interrogazioni, ma anche la paura di fronte al confronto con nuovi saperi.

Bisogna dunque che gli insegnanti lavorino sul concetto di errore, che non deve più essere associato al fallimento di una prova e a una valutazione negativa, ma metabolizzato dallo studente come un'occasione di crescita. Sbagliare, deve significare poter migliorare, trovando una nuova soluzione insieme all'insegnante, così da associare anche il momento dell'errore a un'emozione positiva. Viceversa, secondo il principio della warm cognition, lo studente finirebbe per associare ad un insegnamento, l'emozione negativa provata durante la correzione (ansia, fallimento), facendo più difficoltà a immagazzinare i concetti richiesti.

Docenti e warm cognition: come cambia il modo di insegnare

Come passare dalla teoria alla pratica? Applicare la warm cognition in classe significa innanzitutto porsi ai propri studenti con un atteggiamento positivo. Indipendentemente dalla disciplina insegnata bisogna quindi cercare di creare un ambienteaccogliente, insegnando con il sorriso e facendo attenzione a mettere gli studenti a proprio agio, tenendo conto delle loro personalità.

Nei momenti di critica e correzione è opportuno non giudicare la persona o sminuirla, dando vita quindi a un momento costruttivo volto a migliorare il rendimento dello studente. Inutile dire che l'aspetto più importante è che l'insegnante interiorizzi questo modo di svolgere il suo lavoro e che l'applicazione delle idee della warm cognition non sia artificiosa o poco spontanea.

La creazione di un sistema scolastico più accogliente e inclusivo è dopotutto una delle grandi sfide dei nostri tempi. Questo è doppiamente vero se si considerano gli ultimi dati dell'OCSE: il livello di apprendimento degli studenti italiani è disastroso, con risultati scarsi e una preparazione mediamente insufficiente.

Cambiare modo di insegnare, utilizzando l'approccio dell'apprendimento caldo, non significa solo seguire una moda che vorrebbe una scuola più morbida. È piuttosto da vedere come un modo per migliorare il rendimento degli studenti italiani, valorizzando i loro talenti e l'intero sistema scolastico, rendendone l'esperienza davvero più inclusiva e meno stressante.

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