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Il Ministero dell'Istruzione e del Merito e i sindacati si sono incontrati per risolvere la questione della mobilità… it-IT Editoriale 2023-06-28T17:31:18+02:00
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Mobilità 2023/24: Valditara soddisfatto, i sindacati critici. Rimangono vincoli e incertezze

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito e i sindacati si sono incontrati per risolvere la questione della mobilità…

Simone Esposito
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Il Ministero dell'Istruzione e del Merito e i sindacati si sono incontrati per risolvere la questione della mobilità 2023/24 ieri 1° marzo 2023. Le reazioni sono tuttavia contrastanti.
Il ministro Valditara esprime soddisfazione per l'operato ministeriale. I sindacati rimangono critici di fronte alla permanenza di vincoli e incertezze per i lavoratori della scuola. Di seguito le reazioni dei protagonisti. A questo link (inserire link altro articolo di oggi) invece un riassunto riguardo il funzionamento della mobilità 2023/24.

Valditara e Pittoni soddisfatti dall'esito delle trattative riguardo la mobilità 2023/24

Dopo la firma dell'ordinanza sui movimenti del personale docente, educativo e ATA per l'anno scolastico 2023/24, il ministro Valditara parla di accordo soddisfacente. Secondo il ministro infatti la firma sancisce un accordo figlio di un confronto costruttivo con i sindacati, a tutela degli interessi e delle esigenze della comunità scolastica e nel rispetto degli accordi con l'Unione Europea già iniziati dal precedente governo.

Questi accordi permetteranno dunque il regolare avvio del prossimo anno scolastico e allo stesso tempo garantiranno ai docenti la possibilità di presentare regolare domanda di mobilità fino a che non saranno adottate nuove norme interpretative.

Anche Mario Pittoni della Lega esprime soddisfazione in merito all'operato del Ministero sulla questione della mobilità. Secondo Pittoni infatti il Governo è riuscito a gestire la complessa interlocuzione con l'Unione Europea già iniziata dallo scorso governo, in attesa di rivedere alcuni aspetti critici riguardo ai vincoli.

Nonostante le lamentele di docenti e sindacati, grazie all'ordinanza sarà infatti possibile fare partecipare alla prossima procedura di mobilità i neoassunti che invece erano stati vincolati dal Decreto PNRR del Governo Draghi. Una volta arrivato il riscontro di Bruxelles sarà possibile adottare i correttivi legislativi necessari ad affinare il meccanismo della mobilità scolastica.

L'obiettivo finale sarà infatti quello di incentivare la permanenza nella stessa sede, contestualmente anche ad un piano di assunzioni per coprire tutte le cattedre disponibili.

Insoddisfatti i sindacati. Atto unilaterale da parte del Governo

Diametralmente opposta l'opinione dei sindacati, che parlano di atto unilaterale da parte del Governo che si traduce in un documento finale gravato da forti limiti strutturali.

Secondo Gilda, restano tutti i vincoli e la stessa emanazione dell'Ordinanza ministeriale sarebbe stata forzata di fronte la netta contrarietà dei sindacati. Il coordinatore nazionale Rino Di Meglio afferma che la richiesta di un incontro politico è rimasta inascoltata e che le uniche aperture del Governo riguardano i neoimmessi nell'anno scolastico 2022/23, che rimangono comunque in attesa di un chiarimento legislativo.

Più morbido Alessandro Rapezzi di Flc-Cgil che parla di confronto costruttivo, ma che non ha portato al rinnovo del contratto e lascia comunque la questione appesa in base alle risposte della Commissione europea (appunto per la questione dei neoimmessi).

Non piace insomma la combinazione di incertezze e vincoli interprovinciali confermati. Piccola soddisfazione la possibilità di presentare domanda da parte dei 12 mila assunti da Gps 2021/22.

I docenti devono essere tutti uguali

Proprio sulla discrepanza del provvedimento si basa l'insoddisfazione di Uil Scuola Rua. Secondo il coordinatore Giuseppe D'Aprile infatti è deludente che le conseguenze dell'Ordinanza ministeriale non si applichino parimenti a tutti i docenti. Ogni categoria ha infatti pari diritto, indipendentemente dall'anno scolastico di immissione in ruolo.

Sulla stella lunghezza d'onda il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico, che parla di occasione persa e provvedimento affrettato. Il sindacato ha dal suo canto proposto una serie di modifiche per tutelare i lavoratori:

  • Più tempo per presentare le domande;
  • Possibilità di passaggio di ruolo su posto di sostegno anche ai docenti di ruolo in altro grado che posseggono solo la specializzazione sostegno;
  • Chiarimento sul vincolo di presentazione della domanda di trasferimento per i DSGA assunti nel 2020/21 con possibile eliminazione del vincolo su questi trasferimenti;
  • Possibilità per il personale ATA di presentare domanda su più province;
  • Chiarimenti riguardanti la mobilità dei lavoratori ex LSU transitati nello Stato.

L'Amministrazione del Ministero è stata comunque chiara: anche in caso di eventuali modifiche, queste potranno riguardare il contratto e non l'ordinanza. La sua versione definitiva è infatti in via di pubblicazione.

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