Dopo le lunghe trattative tra governo e sindacati, via alla mobilità 2023. È stata fissata al 21 marzo 2023 la scadenza per la presentazione delle domande, sia per la mobilità territoriale che per quella professionale. Di seguito una breve guida per la seconda tipologia di domanda, quella riguardante il passaggio di ruolo. Si ricorda che sono esclusi dalle procedure di mobilità 2023 i docenti soggetti a vincoli.
Mobilità 2023: come funziona il passaggio di ruolo
Come detto sopra, i passaggi di ruolo e di cattedra vanno richiesti entro il 21 marzo 2023 ed è fondamentale non essere soggetti a vincoli. Inoltre il docente richiedente deve avere superato il periodo di prova entro il termine della domanda e possedere specifica abilitazione per il passaggio al ruolo richiesto. In altri termini si può passare da una cattedra all'altra solo se si è abilitati sulla corrispettiva classe di concorso.
La procedura di passaggio di ruolo può essere richiesta esclusivamente per uno dei quattro gradi scolastici (infanzia, primaria, secondaria I grado e secondaria II grado). Si può selezionare la provincia o più di una provincia (mobilità provinciale o interprovinciale) in base a quanto prevede la normativa contrattuale. Relativamente al singolo ruolo il passaggio può essere chiesto per più di una classe di concorso, finché sono tutte appartenenti allo stesso grado scolastico.
Qualora vengano presentate domande di trasferimento, passaggio di cattedra e passaggio di ruolo, il conseguimento di quest'ultimo annulla l'efficacia della domanda di trasferimento o di passaggio di cattedra, anche qualora queste procedure siano già state disposte.
Per quanto riguarda la procedura telematica, il docente che richiede la mobilità deve compilare la domanda relativa all'ordine o grado di istruzione di arrivo e non di partenza. Se un docente vuole ad esempio passare da secondaria di II grado a secondaria di I grado, dovrà accedere su istanze OnLine e completare la domanda riferita alla scuola secondaria di I grado.
Mobilità professionale e mobilità territoriale. Un approfondimento sull'ordine di preferenza
Per ulteriore chiarezza è bene ricordare la differenza tra mobilità territoriale e mobilità professionale:
- Mobilità territoriale: riguarda il trasferimento provinciale e interprovinciale all'interno dello stesso ordine e grado di istruzione e per la medesima classe di concorso;
- Mobilità professionale: riguarda i passaggi di ruolo verso un altro ordine o grado di istruzione scolastica o i passaggi di cattedra verso altre classi di concorso appartenente allo stesso ordine e grado di istruzione di titolarità.
In base a quanto stabilito dall'art.6, comma 3, del CCNI mobilità 2022-2025, che sta venendo rivisto in queste settimane, la mobilità professionale ha la precedenza su quella territoriale nel caso dei passaggi di ruolo.
Se si presentano contemporaneamente domanda di trasferimento e di passaggio di cattedra il docente avrà dunque la possibilità di dare preferenza a uno dei due movimenti. Se la preferenza non viene espressa, a prevalere sarà il passaggio di cattedra. Nei passaggi di cattedra l'ordine di priorità rispettato è quello stabilito dal docente, rispettando l'ordine di graduatoria.
