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Il Mof è il modello organizzativo finlandese. Viene utilizzato da alcune scuole italiane e presenta vantaggi e molti elementi innovativi. it-IT Editoriale 2023-01-12T15:12:49+01:00
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Cos’è il Mof: modello organizzativo finlandese. Il caso di alcune scuole italiane

Il Mof è il modello organizzativo finlandese. Viene utilizzato da alcune scuole italiane e presenta vantaggi e molti elementi innovativi.

Redazione Universo Scuola
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Si sta prestando molta attenzione al Mof, il modello organizzativo finlandese. Questo modello pedagogico si ispira apertamente al sistema scolastico della Finlandia e punta all'integrazione dei suoi elementi più interessanti, con altri aspetti tipici della pedagogia montessoriana.

L'attenzione rivolta al Mof è aumentata in questi giorni, dopo il caso di Elin Mattson, la mamma finlandese letteralmente fuggita da Siracusa dopo l'impatto negativo con la scuola italiana. Alcune scuole lo utilizzano già con successo e può essere un modello a cui ispirarsi per introdurre un'importante innovazione nel sistema scolastico del belpaese.

Cos'è il Mof. Le innovazioni del modello organizzativo finlandese

Come facilmente intuibile il modello organizzativo finlandese deve il suo nome all'introduzione di elementi direttamente ripresi dal modo di fare scuola del paese scandinavo. Si ricordi infatti che il modello scolastico finlandese è stato considerato il migliore al mondo, specialmente per quanto riguarda i primi cicli di insegnamento.

Già 18 anni fa il progetto sperimentale è stato attuato a Montefeltro, presso l'Istituto Della Rovere di Urbania e all'IC di Piandimeleto. Oggi sta riscuotendo sempre più interesse ed è applicato da più di quattrocento insegnanti nelle Marche e oltre duemila in tutta la penisola. Il mof è applicabile a studenti dai 3 ai 19 anni, coprendo di fatto tutto il periodo di frequenza scolastica.

L'introduzione del mof nelle Marche si deve ad Antonella Accili, l'attuale Ds dell'Istituto Della Rovere. Accili sarà presente all'inaugurazione del nuovo centro pedagogico Paulo Freire a Roma per presentare il suo metodo, che sta incuriosendo molto il ministro dell'Istruzione e tutto il mondo della scuola e della pedagogia.

La struttura del Mof prevede lezioni di 50 minuti inframezzate da una breve pausa di 10 minuti. Oltre alle lezioni sono previste molti laboratori e attività all'aperto a stretto contatto con l'ambiente. Viene inoltre promossa continuamente la collaborazione tra gli studenti.

Il modello organizzativo finlandese riduce inoltre i compiti per casa, alleggerendo le famiglie ed esaltando il ruolo didattico centrale del docente. A cambiare è anche il modo di strutturare la lezione.

Modello organizzativo finlandese: come si svolge una lezione

Più nel dettaglio, il modello organizzativo finlandese suddivide la lezione in tre momenti ben precisi:

  1. Spiegazione: Dura 20-30 minuti ed è il momento in cui l'insegnante trasmette agli alunni nozioni e conoscenze relative all'argomento del giorno;
  2. Rielaborazione cooperativa: Gli studenti rielaborano insieme quanto spiegato dal docente;
  3. Interazione docente-classe: Dopo aver rielaborato l'argomento, gli studenti interagiscono tra di loro o con il docente.

Cambia anche l'organizzazione oraria delle materie. Secondo il mof infatti la giornata scolastica deve essere dedicata a massimo due materie alla volta. Ciò permette, a parità di ore, di immergersi maggiormente negli argomenti trattati e di favorire l'apprendimento mnemonico degli stessi. Questo aspetto viene fortificato anche dalle attività di laboratorio e dalla stretta cooperazione tra gli studenti.

Come sottolinea Antonella Accili, in questo modo:
"L'apprendimento dello studente viene facilitato, nel momento in cui diventa possibile concentrarsi su un minor numero di discipline per volta (…) Con la compattazione oraria si supera il più grande scoglio della scuola italiana, ossia la frammentazione dei saperi. Questo permette agli studenti di comprendere veramente i contenuti che vengono trasmessi e usano anche tante competenze e abilità insieme ai contenuti tramite i laboratori. I banchi sono collegati a isole per potenziare l'apprendimento tra pari, le capacità relazionali, la cooperazione. L'aula è organizzata come un grande quaderno operativo con angoli specifici per varie discipline, che fungono da punti di riferimento"

Il metodo mof funziona?

Bisogna a questo punto chiedersi se il mof produce effettivamente dei risultati. Sicuramente i tre cardini del modello organizzativo finlandese, ovvero compattazione oraria, attività laboratoriali e cooperazione tra studenti, hanno dei fondamenti pedagogici forti. Una conferma viene anche dalle prove Invalsi: i risultati delle classi che seguono il mof sono infatti migliori rispetto alle medie territoriali, regionali e nazionali ottenute con la didattica classica. Anche i genitori sono entusiasti.

Sicuramente il mof, se adeguatamente integrato con il contesto culturale italiano, può essere uno strumento per migliorare la scuola. Il modello organizzativo finlandese permette infatti di valorizzare maggiormente i talenti e le propensioni dei singoli studenti, sostituendo la logica competitiva con una più sana logica cooperativa.

L'obiettivo è anche quello di formare "Menti critiche e cuori intelligenti", con una maggiore attenzione alla sfera emotiva di ragazzi e ragazze e una formazione che non sia solo nozionistica, ma più ampia. Che sia quindi questa la strada per rinnovare la scuola italiana?

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