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Si avvicina la scadenza dei contratti dei lavoratori precari della scuola. Tutto quello che c'è da sapere sulla richiesta della Naspi 2022. it-IT Editoriale 2022-06-06T14:56:50+02:00
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Naspi 2022 per i precari della scuola. Come richiederla e altre informazioni utili

Si avvicina la scadenza dei contratti dei lavoratori precari della scuola. Tutto quello che c'è da sapere sulla richiesta della Naspi 2022.

Redazione Universo Scuola
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Con l'anno scolastico che volge al termine si avvicina la scadenza dei contratti dei docenti e degli altri lavoratori precari della scuola. Dopo la scadenza del contratto è dunque possibile richiedere la NASPI, l'indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori che perdono involontariamente la loro posizione lavorativa. Ecco quali sono i requisiti.

Naspi precari scuola 2022: Quali sono i requisiti per richiederla

La perdita involontaria del lavoro non è l'unico requisito necessario per richiedere con successo la Naspi. Per avere diritto all'indennità di disoccupazione bisogna infatti anche avere versato un certo numero di contributi nei quattro anni precedenti. Nessun problema invece per i precari, in quanto la loro situazione contrattuale rientra a pieno titolo tra quelle aventi diritto alla Naspi. Ci sono tuttavia delle novità di rilievo per quanto riguarda il 2022.

È stato rimosso il requisito che prevedeva di avere almeno 30 giorni di lavoro nel corso degli ultimi 12 mesi. Di conseguenza è ora sufficiente, oltre alla perdita involontaria del lavoro, il versamento di almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni.

È inoltre opportuno ricordare che la condizione di perdita involontaria del lavoro osi applica solo all'ultimo impiego. Eventuali dimissioni volontarie precedenti non influiscono sulla richiesta di Naspi.

Novità Naspi 2022: riduzione importo dopo sesto mese di fruizione

Un'altra novità importante riguarda il cambiamento del meccanismo di riduzione della Naspi. Fino all'anno scorso il cosiddetto "Meccanismo di decalage" scattava infatti a partire dalla fine del terzo mese di percezione della Naspi. Dal novantunesimo giorno l'importo veniva ridotto del 3% ad ogni nuovo mese di erogazione. Quest'anno la riduzione parte dal sesto mese. Il lavoratore percepirà dunque l'importo pieno per 5 mesi, ad eccezione dei lavoratori over 55, per cui il decalage parte dall'ottavo mese di Naspi.

Come e quando presentare la domanda di Naspi

Per richiedere la Naspi bisogna utilizzare il servizio telematico dal sito INPS. Qualora non si avesse accesso al sito è possibile svolgere la procedura rivolgendosi ad un CAF o ad un professionista abilitato. Per richiedere la Naspi si hanno 68 giorni a partire dalla fine del contratto, termine oltre il quale decade il diritto all'indennità di disoccupazione.

Presentando la domanda entro 8 giorni dalla fine del rapporto lavorativo il trattamento partirà dall'ottavo giorno, mentre se la domanda viene presentata dopo 8 giorni, la decorrenza partirà dal giorno successivo alla presentazione della domanda.

Nel caso dei lavoratori della scuola è chiaramente consigliabile richiedere la Naspi il prima possibile, così da coprire tutti i mesi estivi vista la probabilità di riprendere il lavoro a scuola già dal mese di settembre.

Per richiedere la Naspi bisogna presentare esclusivamente la documentazione dell'ultimo rapporto lavorativo concluso, quindi nel caso di un docente, solo quella relativa all'ultima supplenza.

Durata e importo della Naspi: come si stabiliscono

La Naspi ha una durata e un importo variabili, strettamente correlati alla situazione lavorativa e tributaria del richiedente, negli ultimi 4 anni.

  • La durata della Naspi è pari alla metà delle settimane in cui il contribuente ha versato contributi negli ultimi 4 anni. Se ad esempio nei 4 anni precedenti si è sempre lavorato, si potranno beneficiare di 24 mesi di Naspi.
  • L'importo della Naspi equivale al 75% degli stipendi medi mensili degli ultimi 48 mesi, in caso siano inferiori a 1310 euro. Nel caso la media sia superiore l'importo sarà pari al 75% di 1310 euro meno il 25% della differenza tra l'importo in questione e la retribuzione media. L'importo massimo può essere in ogni caso 1360 euro.

Cosa succede se si accetta una supplenza breve mentre si percepisce la Naspi

È molto frequente che un docente precario si chieda cosa accade se accetta una supplenza breve, di poche ore, mentre percepisce la Naspi. Si perde il diritto all'indennità di disoccupazione? La risposta è, in questo caso, negativa. Il lavoratore titolare di Naspi conserva infatti il suo diritto all'indennizzo se accetta un contratto a tempo determinato avente durata inferiore a 6 mesi.

Può conservare il diritto anche qualora accettasse un lavoro regolato da contratto a tempo determinato superiore a 6 mesi, ma con un reddito annuo inferiore a 8145 euro.

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