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Sei un docente precario o supplente? Scopri come chiedere e cosa serve per la domanda di indennità di disoccupazione Naspi. it-IT Editoriale 2020-07-02T13:16:21+02:00
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Naspi: cos'è e come funziona l'indennità di disoccupazione per i docenti precari

Sei un docente precario o supplente? Scopri come chiedere e cosa serve per la domanda di indennità di disoccupazione Naspi.

Redazione Universo Scuola
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A partire dal 1°luglio, supplenti e docenti precari con contratto di lavoro scaduto in data 30 giugno (termine delle attività didattiche) possono presentare la domanda per ottenere l'indennità di disoccupazione Naspi

In quest'articolo vi mostreremo come richiedere l'indennità di disoccupazione Naspi, come fare domanda, quanto spetta e molto altro ancora.

cos'è e come funziona la naspi

La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego ( Naspi) è una indennità mensile di disoccupazione che sostituisce le precedenti tipologie ASpI e MiniASpI. La Naspi viene erogata su domanda dell'interessato e spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente il lavoro. Nella scuola, la Naspi spetta a tutti quei docenti prepari che hanno un contratto di lavoro scaduto al 30 giugno, data in cui, di regola, terminano le attività didattiche.

quando si può richiedere la naspi

La domanda di disoccupazione va presentata entro 68 giorni dalla data di cessazione del contratto. Bisogna inoltre dare immediata disponibilità al lavoro all'INPS per via telematica e poi presentarsi al Centro per l'Impiego, per la sottoscrizione del Patto di Servizio personalizzato.

I requisiti per la presentazione della Naspi

I precari della scuola e i supplenti devono possedere determinati requisiti per avere l'indennità di disoccupazione. Tali requisiti sono:

  • Stato di disoccupazione: il riconoscimento dello status di disoccupato presuppone altri 3 sottorequisiti: l'essere privi di occupazione perché licenziati contro la propria volontà. Tale condizione per gli insegnanti precari si ha con il termine del contratto di lavoro per la scuola, o perché dimessi per giusta causa o licenziati in periodi tutelati dalla maternità; aver reso la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro all'Inps, al Centro per l'Impiego o tramite Portale Unico Registrazione disoccupati; essere attivo nella ricerca di lavoro, secondo le regole del patto di servizio personalizzato, sottoscritto presso il Centro per l'Impiego.
  • aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti l'evento di disoccupazione involontaria;
  • avere effettuato almeno 30 giornate di lavoro effettivo, negli ultimi 12 mesi prima del licenziamento.

Come richiedere la naspi

La domanda per il riconoscimento dell'indennità di disoccupazione deve essere presentata all'INPS esclusivamente in via telematica tramite:

  • accesso ai servizi telematici dell'Istituto tramite il proprio PIN Inps dispositivo;
  • assistenza tramite il servizio erogato da supplenti.it tel. 02 400 31356 ;
  • enti di Patronato.

A prescindere dal canale utilizzato, il docente o il supplente precario, deve trasmettere il modulo di domanda Naspi per via telematica dal sito dell'INPS.

DOCUMENTI PER CHIEDERE LA NASPI

La domanda di disoccupazione Naspi deve allegare i seguenti documenti:

  • Documento d'identità in corso di validità;
  • Codice fiscale;
  • Copia del cedolino con IBAN;
  • Modulo SR163 compilato e timbrato, è il documento che la banca o la posta deve firmare, per l'accredito del bonifico. Tale documento serve ai fini di pagamento della Naspi;
  • Data inizio e fine del contratto di lavoro a termine;
  • Denominazione e luogo dell'ultimo datore di lavoro;
  • Numero di telefono;
  • Indirizzo email;
  • Autocertificazione residenza.

naspi: Quando arrivano i soldi?

Vediamo adesso come viene pagato l'assegno di disoccupazione. L'indennità può essere erogata nei seguenti modi:

  • Nel caso in cui la domanda è presentata entro 8 giorni dal licenziamento, l'indennità è pagata a partire dall' ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro;
  • Nel caso in cui la domanda è presentata dopo 8 giorni dal licenziamento: la disoccupazione parte dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda;
  • Nel caso in cui la domanda è presentata dopo 8 giorni a causa di malattia, maternità o infortunio: il pagamento parte dall'ottavo giorno successivo al termine dell'evento.

Naspi: quanto spetta?

Come si calcola la Naspi e quanto spetta? Per rispondere a questa domanda occorre prendere in considerazione la retribuzione mensile del lavoratore:

  • Se la retribuzione mensile è pari o inferiore al minimale mensile fissato dall'INPS annualmente di 1.227,55 euro (importo aggiornato al 2020), l'importo della NASPI è pari al 75% della suddetta retribuzione;
  • se è oltre a tale soglia, viene aggiunto al 75% un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo.

In ogni caso, l'importo massimo dell'indennità non può superare i 1.335,40 euro al mese (importo aggiornato al 2020). Da considerare, inoltre, che a partire dal 91° giorno questo importo si riduce del 3% al mese.

NASPI: Quanto dura?

La Naspi è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi 4 anni. Se quindi negli ultimi 5 anni si è lavorato 12 mesi la l'indennità durerà 6 mesi. Ovviamente non vanno considerati i periodi che hanno già dato luogo ad indennità di disoccupazione. I periodi in cui si percepisce la Naspi sono coperti da contribuzione figurativa

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