Il Senato ha approvato le modifiche al DL 36 in merito alla formazione dei docenti, stabilendo così che il tirocinio rappresenterà il 30% dei 60 crediti complessivi, cioè 12 ore per ogni credito per un totale di 20 crediti.
A dare la notizia è stato il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, che ha subito introdotto le novità in merito ai Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento).
Il tirocinio secondo Bianchi
Per arrivare all'argomento Pcto, il ministro ha compiuto una distinzione tra i 2 punti di vista con i quali i tirocini possono essere affrontati:
- tirocini come misura per essere pronti, un domani, ad affrontare il mondo del lavoro; i dati dichiarano, infatti, che in Italia oltre il 50% dei laureati può ambire solo a contratti a tempo determinato, anche di brevissima durata. Molti maggiorenni, inoltre, non lavorano e non si formano, il che comporta una grave perdita economica per le attività del Paese, che non trovano forza-lavoro;
- tirocini come parte integrante di scuole e università, mirate a rendere ancora più solido e strutturato il percorso educativo.
Ed è proprio per questo che, secondo Bianchi, il Pcto gioca un ruolo fondamentale.
I nuovi Pcto
Bianchi ci tiene a precisare che i tirocini non consistono in rapporti di lavoro, così come gli Ifp (Istruzione e Formazione Professionale) ma che, in entrambi i casi, agli studenti debba essere garantita massima sicurezza.
I nuovi Pcto, quindi, "dovranno esservi tutor dell'impresa e delle istituzioni e delle scuole remunerati" precisa il ministro, confermando velatamente le intenzioni del Governo di assicurare un'indennità per i maggiorenni e un piccolo rimborso per gli altri ragazzi.
Inoltre, Bianchi sottolinea che "l'area degli Its e quella dei percorsi abilitanti saranno parti strutturate di un percorso obbligatorio di istruzione". Sugli istituti tecnici, infatti, il Pnrr ha dei target specifici e l'ideale sarebbe raddoppiare il numero degli iscritti.