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Il Ministro dell'Istruzione uscente, Patrizio Bianchi, fa il punto dei risultati ottenuti durante il suo mandato: fondi del PNRR, nuovo reclutamento docenti, ITS e dispersione scolastica. it-IT Editoriale 2022-10-11T11:47:38+02:00
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PNRR, reclutamento docenti, ITS e contrasto alla dispersione: il bilancio sui 18 mesi del Ministro Bianchi

Il Ministro dell'Istruzione uscente, Patrizio Bianchi, fa il punto dei risultati ottenuti durante il suo mandato: fondi del PNRR, nuovo reclutamento docenti, ITS e dispersione scolastica.

Redazione Universo Scuola
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Il 13 ottobre si riuniranno per la prima volta le nuove camere. Da quel momento, si cercherà di procedere spediti verso l'elezione dei due presidenti, la formazione dei gruppi parlamentari e le consultazioni con Sergio Mattarella. Per avere però dei nomi certi sul nuovo Governo e, soprattutto, sul nuovo Ministro dell'Istruzione, servirà ancora qualche settimana.

Il Ministro uscente, Patrizio Bianchi, in un articolo scritto per Il Sole 24 Ore, fa una sorta di bilancio dei suoi 18 mesi a Viale Trastevere.

PNRR per edilizia scolastica e competenze: oltre 17 miliardi per la scuola

Il risultato forse più importante rivendicato dal Ministro Bianchi è senza dubbio il piano di finanziamenti per la scuola previsto dal PNRR. Grazie al rispetto delle scadenze imposte in sede di Unione Europea, è stato possibile investire oltre 12 miliardi di euro in infrastrutture e oltre 5 miliardi di euro per il potenziamento delle competenze.

Scrive il Ministro:
Le risorse per le infrastrutture significano nuove scuole - sicure e inclusive secondo le linee guida che ci hanno aiutato a scrivere grandi architetti e pedagogisti -, mense, palestre e soprattutto asili nido e scuole per l'infanzia, per contrastare le disuguaglianze sociali e territoriali e sostenere il lavoro delle donne.
Rimane alta anche l'attenzione per il Sud, continua Bianchi, con investimenti del 40% delle quote con l'obiettivo di ricucire il Paese.

Riforma del reclutamento docenti e nuova formazione: fra risultati e polemiche

Un capitolo a parte, storico per quanto controverso, è quello che riguarda la riforma del reclutamento degli insegnanti e della loro formazione.

In questo caso, il Ministro uscente è soddisfatto del nuovo quadro di regole certe per chi vuole diventare docente, dei concorsi annuali e della nuova formazione. Ammesso che verranno realizzati, ma d'altronde:
le assunzioni realizzate e l'impegno ad assumere 70 mila insegnanti con le nuove procedure sono impegni previsti dal PNRR, così come quello di mantenere lo stesso numero di docenti fino al 2026
Proprio su quest'ultimo punto si sono concentrate alcune delle polemiche dei mesi scorsi, compresa quella di Lucia Azzolina. Secondo l'ex collega di Bianchi, infatti, dal 2026 i tagli all'organico degli insegnanti aumenteranno a dismisura, con un conseguente aumento degli studenti per classe e peggioramento della didattica.
I nuovi ITS per ridare dignità alla scuola tecnica
Importante anche, continua Bianchi, la riforma degli ITS che ha regolato e promosso la formazione tecnica superiore. Secondo il Ministro, i nuovi Istituti Tecnologici Superiori sono
la principale risposta al bisogno di ampliare l'offerta formativa per studentesse e studenti e dare loro le competenze per affrontare lo straordinario cambiamento dei sistemi produttivi che viviamo.
Se l'obiettivo è quello di restituire dignità alla scuola tecnica e, quindi, ai percorsi formativi superiori di natura tecnologica, gli ITS sarebbero la risposta. D'altronde, Bianchi sostiene che ITS, istituti tecnici e professionali, CPIA e orientamento non sono spezzoni di riforma ma una vera e propria strategia.

Dispersione scolastica, in arrivo i primi fondi del PNRR. Le richieste di FLC CGIL

Una parte dell'articolo è dedicata dal Ministro dell'Istruzione anche al fenomeno della dispersione scolastica, con nuovi interventi mirati e finanziamenti. Su questo punto, la prima tranche dei fondi previsti dal PNRR è già arrivata alle scuole e prevede circa 500 milioni di euro assegnati a oltre 3 mila istituti scolastici.

Con cifre che vanno da 38 mila euro a 500 mila euro, sarà fondamentale mettere in atto uno sforzo organizzativo da parte di tutto il personale scolastico.

A tale proposito è intervenuta la FLC CGIL, che ha sottolineato la necessità:

  • che siano gli organi collegiali della scuola a definire le modalità di impiego delle risorse;
  • di informare le RSU e i sindacati firmatari del CCNL sull'impiego delle risorse;
  • di un confronto con i sindacati sui criteri di individuazione del personale da coinvolgere;
  • che vengano fissati con la contrattazione di istituto i compensi spettanti alle diverse figure.

Un'operazione di questo tipo dovrà svolgersi in tempi ragionevoli ma dovrà anche attendere la formazione del nuovo Governo, che dovrà occuparsi anche della riforma dell'organizzazione della scuola.

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