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Draghi incontra i sindacati scuola: previsto sciopero per il 6 maggio contro nuova riforma reclutamento it-IT Editoriale 2022-05-02T13:03:58+02:00
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Scuola: incontro Draghi - sindacati in previsione dello sciopero contro riforma reclutamento

Draghi incontra i sindacati scuola: previsto sciopero per il 6 maggio contro nuova riforma reclutamento

Redazione Universo Scuola
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Si terrà oggi l'incontro tra il premier Mario Draghi e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil che verterà su diversi argomenti, dalla situazione economica attuale allo sciopero previsto per il 6 maggio contro la nuova riforma del reclutamento docenti.

I sindacati hanno chiesto, nelle scorse settimane, di aumentare la tassazione sugli extraprofitti per aiutare famiglie e imprese. Di conseguenza, le ipotesi sarebbero due:

  • un bonus una tantum di 200 euro nella prossima busta paga dei lavoratori;
  • un rafforzamento ella decontribuzione dello 0,8% per i redditi fino a 35mila euro.

Questa seconda opzione sarebbe la più valida, nonché la più concreta, considerando che lo stanziamento previsto finora si aggira intorno al miliardo di euro.

Nel frattempo, i sindacati hanno anche indetto la mobilitazione del mondo della scuola con assemblee e iniziative per valutare l'iter di conversione del decreto sul reclutamento, per il quale è già stato previsto uno sciopero: "Il decreto legge sul reclutamento trascura i precari e prevede premialità solo a coloro che fanno formazione" ha dichiarato Anief.

Sciopero del 6 maggio contro la riforma di reclutamento e formazione dei docenti

Anief ha, quindi, proclamato uno sciopero contro la riforma approvata la settimana scorsa dal Governo che modifica modalità di accesso, formazione e valutazione degli insegnanti. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, questo piano di riforma "fa acqua da tutte le parti perché non valorizza né la formazione né la professione dell'insegnante".

Il leader di Anief valorizza la sua testi spiegando punto per punto cosa no vada bene:

  • va respinto, in primis, il corso annuale magistrale abilitante per accedere ai concorsi dato che, a detta di Pacifico, "si rivelerà un fallimento, allontanerà i giovani e i precari dal ruolo dell'insegnamento";
  • successivamente, bisognerà "unire la formazione iniziale al reclutamento in un doppio canale di reclutamento che permetta di assumere i precari dalle stesse graduatorie (Gps) da cui sono chiamati come supplenti con percorsi abilitanti aperti e non chiusi, formativi e non punitivi, essenziali e non pletorici".

Al contempo, il presidente di Anief, sottolinea come le scuole biennali di specializzazione e le lauree in scienze della formazione primaria abbiano generato ben 40mila docenti abilitati che, attualmente, si ritrovano in posizione precaria ma perlomeno inseriti nelle Gae e, quindi, in un doppio canale di reclutamento. Con il nuovo sistema, invece, tutto questo non si potrà fare perché "ci si formerà solo per andare a svolgere un concorso che, come quello attuale della secondaria, pure con clamorosi errori nei quesiti, arriva ad escludere dopo la prima prova scritta a quiz anche oltre il 90% dei partecipanti".

La richiesta di Anief, quindi, sta nella valorizzazione del lavoro svolto in classe e della retribuzione professionale di ciascun docente perché, come detto da Pacifico, "occorre investire sulla docenza svolta in aula, prima ancora di ricercare risorse, peraltro esigue, per premiare attività aggiuntive di alcuni. La precedenza devono averla le attività svolte ogni giorno con gli studenti e invece mal retribuite".

A fine giornata si saprà sicuramente di più.

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