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Supplenze 2022/2023: il docente può completare l'orario anche nella scuola non statale? Normativa, limiti e possibilità di spezzare la cattedra nella statale. it-IT Editoriale 2022-09-13T14:58:47+02:00
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Supplenze 2022/2023, completamento d'orario nella scuola paritaria: normativa, limiti e casi particolari

Supplenze 2022/2023: il docente può completare l'orario anche nella scuola non statale? Normativa, limiti e possibilità di spezzare la cattedra nella statale.

Redazione Universo Scuola
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Nell'ambito delle supplenze per l'anno scolastico 2022/2023, sono molti i docenti che si chiedono se possono lavorare contemporaneamente nella scuola statale e nella scuola paritaria. Nonostante i riferimenti a livello di norme e regolamenti ci siano, alcuni casi generano ancora dei dubbi che vale la pena dissipare.

Completamento d'orario nella scuola statale e paritaria: la normativa

A regolare la possibilità per i supplenti di insegnare sia nella scuola statale sia in quella paritaria è l'OM n. 112/2022. Come si legge nel testo, il limite da rispettare è quello del monte ore settimanale previsto per i diversi gradi di istruzione:

  • 25 ore per la scuola dell'infanzia;
  • 22 ore per la scuola primaria;
  • 18 ore per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

L'ordinanza chiarisce anche che, nel caso del personale docente della scuola secondaria,
"il completamento dell'orario di cattedra può realizzarsi per tutte le classi di concorso, sia di primo che di secondo grado, sia cumulando ore appartenenti alla medesima classe di concorso sia con ore appartenenti a diverse classi di concorso [...]. Il completamento d'orario può realizzarsi, alle condizioni predette, anche tra scuole statali e non statali, con rispettiva ripartizione dei relativi oneri."
Quindi un supplente può benissimo lavorare sia nella scuola statale che nella scuola paritaria, ma a patto che non vada oltre il limite orario previsto per il grado scolastico.
Ne consegue che il completamento d'orario potrà avvenire nell'ambito del grado scolastico, dal momento che il monte ore varia fra scuola dell'infanzia, primaria e secondaria.

Supplenze 2022/2023: si può arrivare a 24 ore con un incarico nella scuola paritaria?

Come abbiamo visto, il limite principale da tenere in considerazione per il completamento di una supplenza con un incarico nella scuola paritaria è quello del monte ore.
A questo se ne aggiunge tuttavia un altro. Come si legge nell'ordinanza:
"L'aspirante cui è conferita una supplenza a orario non intero in caso di assenza di posti interi conserva titolo [...] a conseguire il completamento d'orario, esclusivamente nell'ambito della provincia di inserimento, fino al raggiungimento dell'orario obbligatorio di insegnamento previsto per il corrispondente personale di ruolo"
Non è quindi possibile completare il monte ore docente in un'altra provincia, neanche per un incarico nella scuola non statale, né arrivare alle 24 ore raggiungibili solo:

  • con ore aggiuntive all'orario di servizio;
  • nella scuola statale.

Completamento dell'orario nella scuola paritaria: spezzare la cattedra nella scuola statale

Allo stesso modo, potrebbe succedere il caso in cui un docente non voglia rinunciare alle ore di servizio nella scuola paritaria.

In una situazione del genere, può chiedere al Dirigente Scolastico nella scuola statale di spezzare la disponibilità intera in modo da raggiungere - e non superare - il monte orario?

Tecnicamente, sì.

Tuttavia si tratta di un'eventualità rara, soprattutto perché il sistema è pensato per permettere il completamento delle ore statali nelle scuole paritarie, e non il contrario.
Una prova di questa tendenza la si può rintracciare nel SIDI, il Sistema Informativo Dell'Istruzione, in cui non si rileva un parziale impegno del docente nella scuola paritaria.

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