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Cos'è la valutazione scolastica? quali sono le sue fasi principali? chi stabilisce i criteri che la determinano? Su chi ricadono i principali compiti? scoprilo su Universoscuola.it it-IT Editoriale 2020-12-07T15:16:09+01:00
Normative

Valutazione scolastica: definizione, fasi, criteri, compiti

Cos'è la valutazione scolastica? quali sono le sue fasi principali? chi stabilisce i criteri che la determinano? Su chi ricadono i principali compiti? scoprilo su Universoscuola.it

Redazione Universo Scuola
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La valutazione degli alunni a scuola è un argomento che genera molti dubbi e perplessità su cui occorre fare chiarezza. Chi ha compiti e responsabilità in materia? A chi spetta definire i criteri? quali sono i riferimenti normativi in vigore? Scopriamolo insieme in questa guida.

Che cos'è la valutazione scolastica?

Dal punto di vista della pedagogia, si tratta di un elemento fondamentale per le programmazioni didattiche, in cui si determinano e si verificano i reali livelli di apprendimento o di crescita dell'alunno rispetto agli obiettivi scolastici da raggiungere.

Ai sensi dell'articolo 1 del D.lgs n. 62 del 2017 la valutazione:
[...]ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze

Quali sono le fasi della valutazione scolastica?

La valutazione ha diverse fasi, ciascuna delle quali fa riferimento ad una specifica funzione pedagogica ed ha una propria finalità. Nella seguente tabella riassumeremo le 3 fasi principali:

Fase Funzione Finalità
Valutazione Iniziale Diagnostica conoscere l'alunno e predisposrre un percorso di apprendimento individualizzato e modellato sulle sue esigenze.
Valutazione Intermedia Formativa accertare l'apprendimento in relazione agli obiettivi programmati e adeguare la programmazione al livello effettivo di apprendimento dell'alunno.
Valutazione finale o sommativa Verifica verificare i livelli di abilità, conoscenze e competenze raggiunti dall'alunno analizzando gli esiti del percorso formativo svolto.

Chi definisce i criteri di valutazione da applicare?

Ai sensi della normativa in vigore è il Collegio dei Docenti a dover definire i criteri di valutazione da applicare, in coerenza con:

  • Piano Triennale dell'Offerta Formativa;
  • Personalizzazione dei percorsi di apprendimento in base ai tempi di comprensione degli alunni;
  • Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89.

Inoltre, all'interno del Collegio dei docenti sono istituiti dei Dipartimenti disciplinari e interdisciplinari che stabiliscono criteri specifici per ciascuna disciplina scolastica. Saranno i docenti che compongono i Dipartimenti a concordare i vari parametri. Il collegio dei docenti stabilisce anche il numero e le tipologie di verifiche da effettuare

Quante verifiche di valutazione vanno effettuate?

La legge, infatti, non indica un numero esatto di verifiche da svolgere ogni quadrimestre.
Ecco cosa dicono i principali riferimenti normativi in materia:

  • DPR n. 122/2009 articolo 1 comma 4
    "Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa"
  • Circolare MIUR n. 89/2012
    "[…] il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti"

Quali tipologie di verifiche effettuare?

Secondo la Circolare n.18/2011:
la valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente e che le istituzioni scolastiche potranno individuare e adottare, nella loro autonomia e nell'ambito delle prove previste per ciascun insegnamento (scritte, orali, pratiche e grafiche), modalità e forme di verifica che ritengano funzionali all'accertamento dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità, di cui ai Regolamenti di riordino e al D.M. 139/2007 relativo all'obbligo d'istruzione.Stando a quanto detto, anche nel caso in cui si vadano a valutare insegnamenti ad una prova, il voto sarà dato da una sintesi valutativa frutto di:

  • verifiche scritte;
  • verifiche strutturate;
  • verifiche non strutturate;
  • verifiche grafiche;
  • verifiche multimediali;
  • verifiche laboratorialli;
  • verifiche orali;
  • tutti gli altri tipi di verifica che il collegio dei docenti riterrà opportune.

Qual è il compito del Dirigente Scolastico ai fini della valutazione?

Per quanto riguarda la valutazione il dirigente ha i seguenti compiti:

  1. favorire i confronti e la discussione partecipata tra tutti i docenti sull'importanza della valutazione;
  2. segnalare al consiglio la lettura attenta dei riferimenti normativi vigenti in materia;
  3. proporre la costituzione di una commissione o gruppo di studio finalizzata all'elaborazione ed individuazione di criteri generali omogenei di valutazione;
  4. collaborare con i dipartimenti per la determinazione dei criteri di valutazione nel rispetto dei criteri generali segnalati dalla Commissione;
  5. rivestire il ruolo di coordinatore generale del sistema dipartimentale;
  6. organizzare corsi di aggiornamento sulla valutazione;

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