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La risposta alle principali domande sull'assegnazione docenti alle classi: modalità, tempistiche, casi illegittimi e numero massimo di classi per docente. it-IT Editoriale 2023-06-28T13:06:47+02:00
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FAQ assegnazione docenti alle classi: come e quando avviene, numero massimo di classi e casi illegittimi

La risposta alle principali domande sull'assegnazione docenti alle classi: modalità, tempistiche, casi illegittimi e numero massimo di classi per docente.

Redazione Universo Scuola
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L'assegnazione dei docenti alle classi è una delle procedure più importanti dell'anno scolastico e segue le varie operazioni di conferma dell'organico. In questo approfondimento daremo una risposta alle principali domande sul tema e, in particolare, alle seguenti questioni:

  • come si assegnano i docenti alle classi;
  • quando vengono assegnate le classi ai docenti;
  • quante classi possono essere assegnate a un docente;
  • quali sono i casi di assegnazione docenti illegittime;
  • cos'è il criterio della continuità didattica.

Come si assegnano i docenti alle classi?

Come stabilito dal D.Lgs. n. 297/1994, il processo di assegnazione dei docenti alle classi si suddivide in varie fasi. Nello specifico:

  • il Consiglio di Istituto indica quali sono i criteri da seguire durante tutta la procedura di assegnazione;
  • il Collegio docenti formula le proposte relative alla formazione, alla composizione e all'assegnazione alle classi dei docenti e le sottopone al Dirigente Scolastico;
  • infine, il DS assegna gli insegnanti tenendo conto dei criteri e delle proposte dei due principali organi scolastici.

Quindi a effettuare le assegnazioni è, tecnicamente, il Dirigente Scolastico dell'istituto. Si tratta però di una materia di dibattito, fra coloro che ritengono che l'assegnazione venga regolata dal CCNL scuola e chi invece fa riferimento al D.Lgs. n. 150/2009.

La cosiddetta Legge Brunetta, infatti, affida la procedura di assegnazione esclusivamente al Dirigente Scolastico.

Quando vengono assegnate le classi ai docenti?

Le operazioni di assegnazione dei docenti alle classi si svolgono di norma in seguito alle immissioni in ruolo e alla mobilità annuale.

Ciò vuol dire che avvengono in una finestra che va da agosto a inizio settembre. Tuttavia, le scuole che presentano un alto tasso di supplenti potrebbero protrarre il periodo utile anche oltre. D'altronde, l'inizio dell'anno scolastico 2022/2023 ha visto un numero di posti ancora da coprire che sfiora i 200 mila, nonostante le rassicurazioni del ministro Bianchi.

In ogni caso, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, le tempistiche di assegnazione dovranno considerare le diverse fasi: Consiglio di Istituto, Collegio Docenti e contrattazione di Istituto. Infine, il Dirigente Scolastico procederà alle assegnazioni.

Quante classi possono essere assegnate a un docente?

A regolare l'orario di lavoro dei docenti è l'art. 28 del CCNL Scuola, secondo il quale il monte ore settimanale è di:

  • 25 ore nella scuola dell'infanzia;
  • 22 ore nella scuola primaria, alle quali vanno aggiunte 2 ore da dedicare alla programmazione didattica in incontri collegiali;
  • 18 ore nella scuola secondaria.

Tecnicamente non viene indicato un limite al numero di classi che possono essere assegnate a un singolo docente. Il limite esiste esclusivamente nel numero massimo di ore settimanali.
Tuttavia, sono frequenti casi in cui l'insegnante riceve 7, 8 o anche 10 classi, in una possibile violazione dell'art. 2087 del Codice Civile. Si legge:
"L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro."
Di conseguenza, il numero massimo di classi alle quali è possibile assegnare un docente andrebbe contemplato in sede di contrattazione integrativa d'istituto, quando non a livello nazionale. Avere più classi per raggiungere il monte ore previsto, infatti, spesso risulta in più incombenze che possono portare a situazioni di stress fisico e mentale.

Quali sono i casi illegittimi di assegnazione docenti?

La maggior parte dei casi di assegnazione illegittima di un docente a una classe si verificano negli Istituti di Istruzione Superiore in cui sono state unite due scuole secondarie di secondo grado su comuni diversi.

Può infatti succedere che vengano assegnate cattedre orario esterne per docenti che - per continuità, anzianità e posizione - avrebbero il diritto di insegnare nel medesimo comune.

Diverso è il caso in cui la cattedra orario esterna viene generata ex novo per riduzione dell'organico o quando disposta dall'Ambito Territoriale provinciale.

Un'altra assegnazione illegittima, sempre nel caso di due scuole secondarie riunite in un unico IIS, riguarda il transito di un docente titolare - per esempio - di latino e greco in una diversa classe di concorso per l'altro istituto. Alterando la realtà ufficiale degli organici, anche tale nomina risulta illegittima.

Sono legittimi, benché sottoposti a limitazioni:

  • alcuni casi di assegnazione cattedra esterna a docente con cattedra interna;
  • i casi di assegnazione per docenti che usufruiscono della Legge n. 104/1992.

Per approfondimenti, consigliamo l'articolo dedicato.

Cos'è il criterio della continuità didattica?

Fra i criteri che riguardano l'assegnazione dei docenti alle classi, uno dei più importanti è quello della continuità didattica.

Si tratta di un principio il cui scopo è evitare il presentarsi di situazioni contraddittorie. Per esempio, non avrebbe alcun senso spostare un insegnante che può mantenere le medesime classi dell'anno precedente su nuove classi.

ll criterio della continuità didattica è peraltro corroborato dall'instaurazione del vincolo triennale per i docenti la cui domanda di mobilità interprovinciale viene accolta.

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