Universoscuola
Partono dai maestri le polemiche per l'introduzione dell'insegnante di educazione motoria: a mancare sarebbe una figura di riferimento unica per i più piccoli. it-IT Editoriale 2021-11-03T11:55:05+01:00
Docenti

Riforma storica o passo indietro? Polemica sull'educazione fisica nelle primarie

Partono dai maestri le polemiche per l'introduzione dell'insegnante di educazione motoria: a mancare sarebbe una figura di riferimento unica per i più piccoli.

Redazione Universo Scuola
  • Share
  • Facebook
  • Whatsapp
  • Twitter
  • Telegram
  • Linkedin

Nei giorni scorsi, la bozza della Legge di Bilancio ha confermato l'introduzione dell'educazione motoria nelle scuole primarie. I primi anni si partirà con l'insegnamento nelle classi quinte e poi nelle quarte, con la previsione di estendere a tutti gli anni questa possibilità.

Di fronte alle reazioni positive della politica, tuttavia, cresce anche il fronte del no soprattutto fra gli insegnanti unici. Vediamo quali sono le ragioni di questa polemica e come si legano al tema dell'istruzione dei bambini.

Educazione motoria nella scuola primaria: le critiche dei maestri

Per la politica, l'introduzione degli insegnanti specializzati in educazione motoria è un traguardo inseguito da decenni e di cui si era parlato molto già un anno fa. Valentina Vezzali, ex campionessa del fioretto e Sottosegretaria allo Sport del Governo Draghi, ha parlato di una riforma storica. Nelle intenzioni dell'esecutivo, infatti, si tratta di un modo per cambiare in meglio il rapporto fra lo sport e la scuola italiana.

L'introduzione dell'educazione fisica e, soprattutto, l'assunzione di insegnanti specializzati ha portato al sollevamento dei maestri, i cosiddetti insegnanti unici della scuola primaria.

Leonardo Palmeri, del Coordinamento Nazionale di Scienze della Formazione Primaria, si chiede se il Ministero ha pensato a tutte le conseguenze di questa scelta.

La figura del maestro, responsabile dell'educazione dei bambini, si sente quasi minacciata dall'eccessiva "secondarizzazione" della scuola primaria. A essere privilegiate, infatti, sarebbero più le molteplici competenze che le specificità dell'istruzione dei più giovani.

Visione interdisciplinare e questione occupazionale: i nodi della polemica

Il primo problema di cui parla Leonardo Palmeri riguarda la cosiddetta visione interdisciplinare. Il maestro unico migliora l'apprendimento dei bambini fornendo una figura di riferimento, al contrario di un approccio troppo specialistico. E aggiunge:
Nessuno contesta la preparazione dei laureati in scienze motorie. Ma un conto è insegnare l'attività fisica in generale, un altro farlo nella specifica fascia d'età dai 6 agli 11 anni [...]. Noi abbiamo studiato anni per prepararci. Ci sono tanti giovani maestri che hanno le competenze per farlo, e invece sono precariLo scontro quindi riguarda una concezione dell'insegnamento ai bambini per cui:

  • da una parte, è necessario riconoscere che l'apprendimento nell'infanzia è totalmente diverso da quello per gli alunni più grandi;
  • dall'altra parte, è più indicato fornire competenze specifiche per particolari tipologie di insegnamento.

Rientrerebbe in quest'ultima posizione l'introduzione dei maestri di educazione motoria nella scuola primaria, un po' come è successo per la religione o - in alcune classi - per la lingua inglese.

Ma la questione è anche occupazionale, con i laureati in Scienze motorie che vogliono entrare nella PA e quelli in Scienze della formazione primaria che vedrebbero ridurre il loro monte ore.

Per generare la polemica è bastata la presenza della riforma già nella bozza della Legge di Bilancio, e sicuramente se ne parlerà ancora in caso di approvazione. Sarà compito delle Istituzioni prendere la scelta corretta per garantire, allo stesso tempo, l'insegnamento dello sport e una sana istruzione per i bambini.

Articoli correlati:

Redazione Universo Scuola

Siamo un gruppo di appassionati ed esperti nel campo dell'istruzione e del copywriting, uniti dalla missione di fornire al personale scolastico informazioni, guide e approfondimenti di alta qualità. Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento professionale per docenti, personale ATA e dirigenti, aiutandoli a crescere e a eccellere nel loro ruolo.

Condividi l'articolo
  • Share
  • Facebook
  • Whatsapp
  • Twitter
  • Telegram
  • Linkedin

Newsletter

Resta aggiornato

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti sulle notizie migliori nella tua email

Formazione e tirocinio

Cosa posso insegnare

Articoli più letti