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La scuola come posto di lavoro può essere fonte di stress psicofisico. I docenti devono fare attenzione alla sindrome da burnout e imparare a riconoscerla. it-IT Editoriale 2022-01-21T12:33:09+01:00
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Insegnanti e sindrome da burnout: cosa è e come riconoscerla

La scuola come posto di lavoro può essere fonte di stress psicofisico. I docenti devono fare attenzione alla sindrome da burnout e imparare a riconoscerla.

Redazione Universo Scuola
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La sindrome da burnout è un argomento sempre più attuale, sia perché la pandemia ha accentuato la sofferenza psicologica - anche sul luogo di lavoro - , sia perché i ritmi della vita contemporanea sono sempre più frenetici.

Quello del personale scolastico è poi un lavoro di responsabilità, spesso sottovalutato, ma che prevede una serie di mansioni e impegni che possono condurre alla sindrome da burnout. Per questo è importante aumentare la propria consapevolezza sull'argomento.

In cosa consiste la sindrome da burnout

Non bisogna ridurre la sindrome da burnout a semplice stress lavorativo. La sindrome è una situazione di profondo disagio che porta l'individuo oltre la propria soglia di tolleranza, con conseguenze sul proprio benessere psicofisico impossibili da ignorare.

Nel caso particolare degli insegnanti, la letteratura scientifica ha identificato alcuni tratti distintivi della sindrome da burnout:

  • Stato di affaticamento fisico ed emotivo;
  • Frustrazione conseguente alla sensazione di non stare realizzando le proprie aspettative professionali;
  • Sviluppo di un atteggiamento di distacco, apatia e/o cinismo verso colleghi e alunni.

Questi studi rafforzano quindi l'idea che anche l'insegnamento sia un mestiere a rischio burnout, con percentuali anzi maggiori a quelle di altri lavori ritenuti più a rischio secondo il senso comune (come ad esempio impiegati, operatori sanitari o industriali). Inoltre, al di là dei paragoni con le altre categorie professionali, e considerando anche che il disagio psicologico è una condizione molto soggettiva, è importante sottolineare la peculiarità del burnout degli insegnanti.

Il terzo punto segna infatti la profonda rottura di uno dei presupposti dell'insegnamento, ovvero quello di creare un legame empatico con gli alunni a cui si insegna. In questo senso appunto il burnout non è soltanto un eccesso di stress, ma una condizione che porta l'individuo che ne soffre ad un totale disinteresse verso la propria attività lavorativa.

Questo porta ad un'ulteriore conseguenza. La persona in burnout avverte infatti la sensazione di non avere più il controllo sugli eventi della propria vita, in particolare nella sfera lavorativa, generando dunque stati di ansia e irrequietezza.

Sarebbe dunque fondamentale che le scuole, ma in generale tutti i luoghi di lavoro, investissero maggiormente sul benessere psicologico, sia sensibilizzando sul tema della salute mentale, sia facilitando l'accesso a servizi di aiuto psicologico di base.

I sintomi del burnout

La sindrome da burnout presenta diverse tipologie di sintomi. Inoltre, bisogna tenere conto del fatto che molto spesso cause di stress lavorative ed extra-lavorative si verificano simultaneamente, rendendo di fatto difficile contestualizzare il disturbo psicologico.

Ciò non va chiaramente a cambiare lo stato di salute dell'individuo, che dovrebbe dunque ricorrere ad un aiuto psicologico, ma è importante separare le cause per capire se si tratta di stress lavorativo o no, anche per indagare su eventuali situazioni problematiche sul luogo di lavoro.

Sintomi organizzativi

Questa categoria di sintomi raggruppa quei comportamenti che influiscono direttamente sulla sfera lavorativa. Denotano una certa resistenza a lavorare o un'incapacità sopraggiunta di svolgere correttamente la propria mansione.

Come detto sopra, ogni professione ha le sue peculiarità, ma tra i sintomi comuni si possono citare:

  • Resistenza a recarsi sul posto di lavoro;
  • Assenteismo;
  • Scarso rendimento;
  • Conflitti con colleghi o alunni;
  • Problemi disciplinari che possono portare ad un cambio mansione;
  • Non conformità al comportamento previsto sul luogo di lavoro.

Sintomi comportamentali

Strettamente collegati alla categoria precedenti, questi sintomi vanno a cambiare il comportamento del soggetto anche fuori dal luogo di lavoro. Sono il segnale che la semplice stanchezza lavorativa sta prendendo sempre più spazio, trasformandosi in sindrome da burnout. Si ricordano:

  • Indecisione e irrequietezza
  • Aumento della diffidenza
  • Impulsività nelle reazioni
  • Voglia di isolamento e allentamento dei rapporti interpersonali
  • Assuefazione a sostanze come fumo, alcool o farmaci
  • Disturbi alimentari

Sintomi psicologici

Questi sintomi sono segno di una condizione psicologica alterata e intaccano il regolare funzionamento psichico del soggetto.

Tra questi:

  • Riduzione di attenzione e concentrazione;
  • Perdita o scarsa reattività di memoria;
  • Nervosismo, ansia e apprensione costanti;
  • Crisi depressive;
  • Crisi d'identità;
  • Pessimismo e autocritica esagerata;
  • Tendenza a rifugiarsi in un futuro creato dalle proprie fantasticherie.

Sintomi psicosomatici

Lo stress ha forti conseguenze sul corpo, che lancia numerosi campanelli d'allarme da tenere sempre in considerazione. In particolare, alcune somatizzazioni della sindrome da burnout da tenere in conto sono:

  • Disturbi del sonno;
  • Disturbi dermatologici;
  • Disturbi gastroenterici;
  • Disturbi respiratori;
  • Disturbi gastroenterici;
  • Disturbi urologici o sessuali.

Va sottolineato come l'aspetto psicosomatico sia altamente soggettivo, e strettamente interconnesso a tanti altri fattori che esulano dall'eventuale sindrome da burnout.

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