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Nuovo CCNL scuola: le novità sulle attività funzionali all’insegnamento e la retribuzione prevista

Il nuovo CCNL scuola prevede novità anche per le attività funzionali all’insegnamento, le cui ore potranno essere impiegate anche per la formazione: tutti i dettagli nell’articolo.

Gianmarco Bonomo
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Con la firma dell’ipotesi di contratto, Ministero e sindacati hanno fatto diversi passi avanti sul CCNL istruzione e ricerca 2019-2021. Il nuovo testo prevede diverse novità per insegnanti e personale ATA: una delle più discusse riguarda la formazione dei docenti e le riunioni del GLO, che entreranno a far parte delle ore dedicate attività funzionali all’insegnamento.

Facciamo il punto della situazione, in merito anche alla retribuzione prevista.

Nuovo CCNL scuola 2019-2021: le novità previste per il personale scolastico

L’ipotesi di CCNL è stata firmata il 14 luglio 2023, per cui si attendono soltanto i dovuti controlli da parte degli organi preposti per la firma definitiva. Come dicevamo in introduzione, le novità sono molte e riguardano diversi ambiti. Si parte ovviamente da quello economico, con diversi aumenti per il personale scolastico ma, allo stesso tempo, molte polemiche sulle cifre ritenute inferiori alle necessità.

Un’altra novità riguarda la possibilità di accedere alla carriera alias per i dipendenti scolastici transgender. Si tratta di modifiche relative a cartellini di riconoscimento e targhette, credenziali email e divise, uso dei servizi igienici. La carriera alias non riguarderà invece documentazioni e provvedimenti attinenti al dipendente.

Oltre a ciò, alla firma definitiva del CCNL cambieranno anche le assenze del personale ATA per le visite mediche, gli esami specialistici e le terapie. Il nuovo articolo cancella di fatto la versione del precedente contratto e introduce alcune novità. Infine, si è parlato molto della possibilità di svolgere in videoconferenza le riunioni degli organi collegiali, con modalità stabilite dal nuovo CCNL scuola. Ne abbiamo parlato in un approfondimento dedicato e ritorneremo sull’argomento anche qui, dal momento che tratta in parte anche delle attività funzionali all’insegnamento.

Attività di insegnamento e attività funzionali all’insegnamento: le differenze

Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, il nuovo contratto prevede che formazione dei docenti e riunioni del GLO entrino a far parte delle attività funzionali all’insegnamento. Per capire bene cosa vuol dire, vale la pena spiegare brevemente qual è la differenza fra le attività di insegnamento e le attività funzionali all’insegnamento. In entrambi i casi, si tratta di attività che fanno parte degli obblighi di lavoro del personale docente. Nello specifico, le attività di insegnamento si svolgono in:

  • 25 ore settimanali, per la scuola dell’infanzia;
  • 22 ore settimanali, per la scuola primaria, a cui si aggiungono 2 ore di programmazione;
  • 18 ore settimanali, per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Al contrario, le attività funzionali all’insegnamento sono quegli impegni relativi alla funzione docente che sono previsti dagli ordinamenti scolastici. Sono per esempio attività di progettazione e programmazione, ricerca e valutazione, aggiornamento e formazione, partecipazione alle riunioni e attuazione delle delibere. E così via.

A loro volta, però, le attività funzionali all’insegnamento si suddividono in:

  • attività individuali, come preparazione delle lezioni, correzione degli elaborati e rapporti individuali con le famiglie;
  • attività collegiali, come le riunioni del collegio docenti, l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini, gli scrutini stessi, i consigli di classe, i gruppi di lavoro operativo per l’inclusione.

Attività di formazione e riunioni del GLO entro le ore di attività funzionali all’insegnamento

La novità dell’ipotesi di CCNL scuola sulle attività funzionali all’insegnamento riguarda il monte orario massimo previsto. Come si legge nell’articolo 44, comma 4, del contratto:

Fermo restando che le ore di cui alle lettere a) e b) del comma 3 sono prioritariamente destinate alle attività collegiali ivi indicate, le ore non utilizzate a tal fine sono destinate, nei limiti di cui alle lett. a) e b), alle attività di formazione programmate annualmente dal collegio docenti con il PTOF.

Ciò vuol dire che saranno destinate 40 ore alle attività del collegio docenti e all’informazione alle famiglie, nonché 40 ore di consigli di classe, interclasse, intersezione e riunioni del GLO. Come abbiamo appena visto, tuttavia, le ore non utilizzate per le attività funzionali all’insegnamento saranno destinate alle attività di formazione programmate con il PTOF.

Il CCNL scuola 2019-2021 prevede inoltre la possibilità di svolgere a distanza alcune attività:

  • programmazione didattica collegiale della scuola primaria;
  • attività funzionali all’insegnamento che non abbiano carattere deliberativo.

Nel caso di quelle a carattere deliberativo, sarà necessario attendere un confronto fra Ministero e Sindacati e quindi le indicazioni operative del MIM. Per una trattazione più approfondita dell’argomento, rimandiamo al nostro approfondimento sulle riunioni collegiali a distanza previste dal nuovo contratto.

Attività funzionali all’insegnamento: quali saranno retribuite secondo il nuovo CCNL?

Della retribuzione delle attività funzionali all’insegnamento si occupa l’articolo 78 dell’ipotesi di CCNL. Secondo quanto si legge nel testo, il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa è finalizzato a remunerare il personale anche per le finalità previste dall’articolo 88 del CCNL 2007 riguardanti il Fondo per l’istituzione scolastica.

Ciò vuol dire che questo fondo viene impiegato per retribuire le attività funzionali all’insegnamento eccedenti le 40 ore annue. L’unica vera differenza riguarda la retribuzione oraria, che passa da 17,50 euro ai 19,25 euro delle nuove tabelle, senza però che siano stati aumentate le risorse disponibili.

A un aumento della retribuzione oraria per le attività funzionali all’insegnamento, diminuisce la portata relativa dei finanziamenti.

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Gianmarco Bonomo

Scrivo da sempre e, se contiamo anche i temi delle scuole elementari, anche da prima. Negli anni ho unito la mia passione per la scrittura a quella per i meccanismi della comunicazione, che ho tradotto nel mio lavoro di SEO Copywriter e autore in diversi campi. Mi piace approfondire le tematiche che riguardano il mondo della scuola e che vanno dai risvolti politici alla cultura, dagli approfondimenti normativi al racconto quotidiano delle novità scolastiche.

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