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L’insegnamento dell’educazione motoria alla scuola primaria divide e alimenta polemiche: insegnamento specialistico o approccio integrato e flessibile? it-IT Editoriale 2021-11-11T14:52:20+01:00
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Polemica per l'educazione motoria alla primaria: no alle nuove classi di concorso

L’insegnamento dell’educazione motoria alla scuola primaria divide e alimenta polemiche: insegnamento specialistico o approccio integrato e flessibile?

Redazione Universo Scuola
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Con l'articolo 109 inserito nella Legge di Bilancio per il 2022, sembra ormai certa l'introduzione dell'insegnamento di educazione motoria nelle scuole primarie.

Il provvedimento, salutato dalla Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali come una riforma storica, ha tuttavia scatenato diverse polemiche.

Infatti, da una parte i laureati in Scienze Motorie plaudono all'introduzione del loro insegnamento nelle scuole primarie. Dall'altra, i maestri e i laureati in Scienze della Formazione Primaria temono una riduzione del loro ruolo nell'educazione dei bambini.

Preoccupazioni dei maestri incomprensibili secondo il Comitato Italiano Scienze Motorie

Per Daniele Iacò, presidente del CISM, l'educazione motoria già alla primaria è un provvedimento essenziale, in grado di:

  • dare nuova linfa alla cultura del movimento;
  • promuovere lo sviluppo psico-motorio dei bambini;
  • rinnovare il rapporto fra la scuola e lo sport.

L'approvazione della riforma che porterà, dall'anno prossimo, l'educazione fisica nelle classi quinte è il punto di arrivo di anni di lavoro con i vari Governi. È inoltre un riconoscimento dell'importanza che le figure specializzate possono avere nell'educazione dei più piccoli.
Conclude Iacò, in polemica con i maestri:
È davvero disarmante ascoltare le preoccupanti rivendicazioni dei colleghi Laureati in Scienze della Formazione Primaria, frutto di evidenti lacune tecniche e culturali. [...] Se si vuole intraprendere l'insegnamento scolastico dell'Educazione Fisica suggeriamo di tornare a studiare, mettersi in tuta e conseguire un percorso Magistrale in Scienze Motorie.

I maestri: "No alla nuova classe di concorso per i laureati in Scienze Motorie"

Di tutt'altro avviso è il Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento. Secondo l'associazione, il nuovo provvedimento non valorizza i professionisti dell'istruzione che si sono abilitati all'insegnamento per la scuola primaria.

Il nodo della questione riguarda lo scontro fra:

  • approccio laboratoriale e integrato all'istruzione dei bambini, con figure che siano in grado di proporre una didattica flessibile e funzionale, da una parte;
  • specializzazione delle figure preposte all'insegnamento dell'educazione motoria, dall'altra.

Il rischio è la frammentazione di un momento fondamentale nella crescita dei più giovani, dovuta alla scelta di reclutare insegnanti specializzati.

Per questa ragione, il Coordinamento Nazionale propone due modifiche al provvedimento previsto dalla Legge di Bilancio 2022:

  • svolgimento in compresenza delle lezioni di educazione motoria, con i docenti curriculari presenti quindi;
  • non istituzione della classe di concorso per i laureati in Scienze Motorie nella scuola occupazionale.

E qui arriviamo al secondo nodo della polemica, che è di natura occupazionale. Secondo i maestri, infatti, una classe di concorso apposita porterebbe gli "specialisti" a reinventarsi come docenti curriculari delle scuole primarie. Ciò andrebbe a discapito di chi ha completato un percorso accademico ad hoc.

In gioco, ci sono anche le assunzioni previste per l'anno scolastico 2022/2023 e per il successivo, nonché i concorsi finalizzati al reclutamento delle nuove figure.

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