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Non si fermano le polemiche sul Ministero dell'Istruzione e del Merito: se Meloni rivendica la nuova scuola, le critiche arrivano dalla politica, dai sindacati e dalla società civile. it-IT Editoriale 2022-10-26T14:52:28+02:00
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La polemica sul merito: dagli stipendi dei docenti ai salari dei docenti, le promesse di Meloni e Valditara

Non si fermano le polemiche sul Ministero dell'Istruzione e del Merito: se Meloni rivendica la nuova scuola, le critiche arrivano dalla politica, dai sindacati e dalla società civile.

Redazione Universo Scuola
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Ieri 25 ottobre 2022, il Governo Meloni ha ottenuto la fiducia alla Camera dei Deputati con 235 voti a favore. Per oggi è invece atteso il passaggio in Senato, ma anche qui si tratterà di una formalità. Durante il discorso alla Camera e nella replica alla discussione, Giorgia Meloni ha parlato anche dell'istruzione e del concetto di merito, su cui abbiamo già fatto un approfondimento.

Le sue parole non hanno mancato di scatenare una polemica, che probabilmente ci accompagnerà anche verso i primi provvedimenti del nuovo Ministro dell'Istruzione.

Uguaglianza, merito e garanzia sui salari: il discorso di Giorgia Meloni alla Camera

Nel rispondere alle critiche dei giorni scorsi al nuovo nome del Ministero, Giorgia Meloni ha evidenziato come uguaglianza e merito non siano avversari ma fratelli.

Durante l'intervento in aula, la nuova Presidente del Consiglio ha parlato delle polemiche e si è detta stranita:
"Diversi studi dimostrano come chi viva in una famiglia agiata abbia oggi più opportunità di successo, mentre gli studenti meno dotati di risorse economiche vengono danneggiati da un sistema che non rilanci il merito, perché l'Italia non è un paese per giovani."Allo stesso modo, Giorgia Meloni ha rivolto alcune parole anche nei confronti dei docenti. Di fronte all'istruzione affidata agli insegnanti, che spesso vengono lasciati da soli in mezzo a carenze strutturali, bisogna rispondere con garanzie su salari e tutele.

Anche su questo punto rimane tuttavia un dubbio sulle modalità di applicazione delle garanzie: criteri già esistenti o nuova distribuzione in base al "merito"?

Polemiche sul merito: politica, sindacati e società civile contro il nuovo Governo

Da più parti sono arrivate le critiche al termine "merito", colpevole di andare contro una scuola inclusiva. Se l'ex Sottosegretario all'Istruzione Barbara Floridia avverte come puntare sul merito significhi più competizione e meno inclusione, per il giornalista Alex Corlazzoli tutti gli alunni sono meritevoli.

Più sfumata la posizione di Antonello Giannelli, presidente di ANP, secondo cui devono essere i dirigenti a decidere quali sono i docenti meritevoli e quindi a procedere alle assunzioni.

Allo stesso tempo, tutti i sindacati degli insegnanti hanno criticato con forza il concetto di merito secondo Fratelli d'Italia:

  • FLC CGIL sostiene che la crescita di una società non può essere una gara;
  • Gilda degli Insegnanti rimarca come il merito sia già presente nella Costituzione;
  • per ANIEF è più importante parlare di salari;
  • CISL Scuola evidenzia come le scuola fanno già tanto per colmare i divari sociali;
  • per UIL Scuola il concetto di merito parte male, perché la scuola deve parlare a tutti.

Non tutti la pensano così, anche fra i soggetti della società civile. In molti sono d'accordo con le parole di Giorgia Meloni sul fornire un "medesimo punto di partenza" a tutti gli studenti. In ugual misura, il merito sarebbe fondamentale per i docenti perché rappresenta un giusto stimolo per il miglioramento continuo.

Valditara risponde alle polemiche e difende il Ministero del Merito (e dell'Istruzione)

Come lecito aspettarsi, sulla questione è intervenuto anche il nuovo Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Secondo l'ex consigliere di Salvini e relatore della riforma Gelmini, l'importanza della scuola risiede nel saper individuare, valorizzare e far emergere i talenti e le capacità delle persone. E questo, in modo indipendente dalle loro condizioni di partenza.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Francesco Marini, professore di Diritto pubblico all'università di Tor Vergata. In un passaggio che sembra citare gli Appunti per un programma conservatore di Fratelli d'Italia, il docente sostiene che livellare verso il basso favorisce le diseguaglianze piuttosto che eliminarle.

D'altronde, lo stesso neo Ministro Valditara ha un'idea chiara di come concentrarsi sul merito possa migliorare la scuola. Nelle sue parole:
"Favorire il merito significa dare alle scuole infrastrutture e dotazioni di qualità, valorizzare gli operatori scolastici, sintonizzarsi con il mondo del lavoro, agire sulle competenze, fornire gli strumenti per sviluppare un percorso di crescita individuale e collettivo."
Si tratta di un manifesto senza dubbio condivisibile benché sappia di già visto e già sentito. Abbiamo spesso letto come tutti i Ministri dell'Istruzione vogliano dare alle scuole infrastrutture, aumentare gli stipendi, agire sulle competenze, permettere una migliore crescita degli studenti, e così via.

La strada per il merito è lastricata di buone intenzioni, si potrebbe dire. Nella speranza che non ci siano soltanto quelle.

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