Oggi nella provincia di Bolzano è il giorno in cui gli studenti fanno ritorno a scuola ma, probabilmente, ad attenderli in classe non troveranno molti dei loro docenti, i quali saranno impegnati nello sciopero indetto da Anief per protestare contro il Green Pass obbligatorio a scuola. Lo sciopero è previsto, simbolicamente, per il primo giorno di scuola ma, dato che l'anno scolastico si avvia in giornate diverse in base alla regione, lo sciopero benchè a carattere nazionale non sarà unitario, ma verrà "dilazionato" per tutto il mese di settembre.
Sciopero scuola indetto da Anief: ecco le motivazioni
Il rientro a scuola in sicurezza è il motivo principale per cui Anief indice lo sciopero. Secondo il presidente nazionale Marcello Pacifico, infatti, il rientro a scuola così come disposto dal governo non assicurerebbe le condizioni di sicurezza. Il Green pass è la motivazione principale, quella che fa da stendardo alla manifestazione, ma ricondurre tutto ad esso sarebbe riduttivo. Quella di Anief non è una "rivolta no vax", ma una chiara presa di posizione contro le scelte del governo ritenute discutibili.
In primo luogo, la certificazione verde obbligatoria non garantisce le condizioni di sicurezza, specie con i problemi di spazi e di rapporti numerici tra alunni e docenti che danno vita a quel fenomeno che da anni si cerca di debellare: le classi pollaio. Con la variante Delta che ha dimostrato di potersi propagare anche tra chi ha ricevuto il vaccino, il Green Pass obbligatorio al sindacato sembra una misura superata e poco efficace.
Insomma, all'interno di classi in cui è impossibile mantenere il distanziamento l'obbligo del Green Pass e, soprattutto, le sanzioni a carico di chi non ne è in possesso, per molti sono un motivo più che valido per boicottare il primo giorno di scuola, una scelta certamente difficile dati i due anni precedenti ma, per gli scioperanti, necessaria. Altra motivazione è quella dei tamponi e dei test salivari a cui dovrebbero sottoporsi docenti e studenti universitari non vaccinati ogni 48 ore, soprattutto considerate la mancanza di tamponi gratuiti e il silenzio del Governo sui test salivari.
Le date dello sciopero: il prossimo il 13 settembre 2021
Lo sciopero si terrà in giornate diverse nelle diverse regioni italiane, forse questo comporterà dei problemi nella sua organizzazione e gestione da parte del sindacato ma, probabilmente, la durata prolungata darà maggiore risonanza alle richieste e alle motivazioni. Di seguito elenchiamo il calendario delle date dello sciopero.
Nella data odierna, come annunciato in apertura, sciopera la provincia autonoma di Bolzano.
La data successiva, ovvero il 13 settembre 2021, sarà la giornata in cui sciopererà il maggior numero di regioni, ovvero:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Emilia Romagna;
- Lazio;
- Lombardia;
- Piemonte;
- Provincia autonoma di Trento;
- Umbria;
- Valle d'Aosta;
- Veneto.
Il 14 settembre saranno i docenti e il personale ATA della Sardegna a scendere in piazza e il giorno successivo, il 15 settembre, toccherà a:
- Campania;
- Liguria;
- Marche;
- Molise;
- Toscana.
Le ultime due date saranno il 16 settembre, giorno in cui l'astensione dei lavoratori della scuola arriverà nel Friuli Venezia Giulia e in Sicilia, e il 20 settembre che vedrà protagoniste Calabria e Puglia.
