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Cos'è lo sportello pedagogico a scuola, a cosa serve e quali sono i suoi obiettivi, come funziona il supporto a docenti, genitori e alunni: un approfondimento, con attenzione agli sviluppi futuri. it-IT Editoriale 2023-06-29T10:58:57+02:00
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Sportello pedagogico a scuola: cos'è e come funziona il supporto a studenti, genitori e docenti

Cos'è lo sportello pedagogico a scuola, a cosa serve e quali sono i suoi obiettivi, come funziona il supporto a docenti, genitori e alunni: un approfondimento, con attenzione agli sviluppi futuri.

Gianmarco Bonomo
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L'impatto della pandemia sul sistema scolastico ha ravvivato, negli ultimi anni e in particolar modo negli ultimi mesi, il dibattito sull'istituzione di uno sportello pedagogico a scuola. Alunni, famiglie e personale scolastico potrebbero beneficiare della presenza quotidiana di figure professionali quali quelle dello psicologo e del pedagogista.

Vediamo allora:

  • cos'è lo sportello pedagogico e a cosa serve;
  • quali sono gli obiettivi dello sportello pedagogico;
  • come funziona la consulenza a studenti, famiglie e personale scolastico;
  • il caso del Veneto e l'istituzione dello sportello nella scuola italiana.

Cos'è lo sportello pedagogico e a cosa serve

L'idea alla base dello sportello pedagogico a scuola è quella di fornire uno spazio di ascolto e consulenza al quale possono rivolgersi studenti, genitori e insegnanti. Il fine di questo sportello è promuovere il benessere psicofisico, emozionale e relazionale dell'individuo, in una sorta di processo continuo che sappia accompagnare la crescita personale.

Non si tratta, quindi, di una semplicistica idea di "terapia" psicologica per gli studenti e gli altri soggetti della scuola. Al contrario, lo sportello pedagogico costituisce una base che, attraverso il confronto, stimola il percorso educativo e non solo. A questo proposito, le funzioni di questo spazio variano a seconda del grado scolastico:

  • nella scuola dell'infanzia lo psicologo è portato a osservare le dinamiche di relazione fra i bambini e gli adulti coinvolti, con interventi mirati in situazioni di fragilità;
  • nella scuola primaria gli interventi riguardano soprattutto le famiglie e gli insegnanti;
  • la scuola secondaria, già nel primo grado, vede i primi accessi spontanei degli studenti, con eventuali interventi e colloqui estesi anche a insegnanti e genitori.

All'interno dello sportello pedagogico è prevista anche la figura del pedagogista. Il suo compito, vicino a quello dello psicologo ma con alcune differenze fondamentali, è quello di osservare il rapporto degli studenti con gli insegnanti e osservare i rapporti interni alle classi. Risulta quindi ugualmente importante che le due figure siano in costante scambio fra loro, in modo da confrontarsi sulle problematiche scolastiche da due diverse prospettive.

Sportello pedagogico a scuola: gli obiettivi

Dal punto di vista degli obiettivi dello sportello pedagogico, come abbiamo detto non si tratta di mera terapia scolastica.

Al contrario, il suo scopo è quello di:

  • diventare un punto di ascolto e confronto in modo da permettere la comprensione delle diverse situazioni e gestire le difficoltà di genitori, docenti e studenti;
  • analizzare le problematiche di classe o individuali, insieme ai docenti e alle famiglie, in modo da programmare adeguati interventi;
  • favorire le relazioni fra docenti e studenti, fra genitori e docenti, fra studenti e genitori;
  • supportare il ruolo educativo dei docenti e delle famiglie;
  • fornire strumenti che siano in grado di alimentare la capacità di osservazione e comprensione dei comportamenti e delle relazioni, a scuola e fuori.

Per tutte queste ragioni, la presenza dello sportello pedagogico in tutte le scuole dovrebbe rappresentare un obiettivo non soltanto della comunità scolastica, ma della politica e della società in generale. Come vedremo fra poco, forse qualcosa si muove all'orizzonte.

Attività di counseling a supporto degli alunni

Nel caso specifico dell'attività di supporto e counseling agli alunni, gli obiettivi vanno spesso nella direzione di migliorare la comprensione di se stessi e della propria unicità. Questo tipo di attività avviene nella scuola secondaria, soprattutto di primo grado, dove situazioni di fragilità possono intersecarsi con difficoltà relazionali all'interno del gruppo e una conseguente sovraesposizione al digitale e al mondo di internet.

Allo stesso tempo, lo sportello pedagogico agisce anche sulle difficoltà di apprendimento, motivazione e concentrazione degli alunni. Lo scopo è quello di fornire alcune basi per organizzare e pianificare meglio l'approccio allo studio. Diventa pertanto fondamentale saper ascoltare gli studenti in modo consapevole e orientato, così da stimolare una riflessione e azione da parte loro.

Sportello pedagogico per i genitori: come funziona

Se il counseling per gli studenti è dedicato più alla scuola secondaria, l'attività di supporto per i genitori e le famiglie si svolge in tutti gli ordini scolastici. Gli obiettivi sono, in questo caso, quelli di fornire strategie educative che sappiano mediare fra i bisogni dei figli, le necessità formative e il rispetto delle regole.

Da questo punto di vista, lo sportello pedagogico vuole aiutare i genitori a ristabilire l'equilibrio nelle dinamiche familiari fra genitori e figli, in modo da fornire modalità anche nel confronto con il sistema scolastico e con i docenti. L'importanza di uno spazio, all'interno della scuola, per il confronto con i genitori rappresenta quindi una risposta ai dubbi sull'educazione dei loro figli. Allo stesso tempo, è anche il punto di partenza per la risoluzione delle problematiche che possono presentarsi lungo tutto il percorso educativo.

Counseling agli insegnanti nello sportello pedagogico

In ultimo, anche gli insegnanti - e il personale scolastico in generale - possono accedere allo sportello pedagogico. Qui è opportuno che lo psicologo venga affiancato dal pedagogista, così da attuare interventi mirati a:

  • ascolto e sostegno dei docenti rispetto al loro ruolo e alle dinamiche interne alla classe;
  • elaborazione di strategie di intervento nelle situazioni di disagio che si presentano nel contesto scolastico;
  • supporto degli insegnanti in relazione alle forme di fragilità conseguenti agli anni di pandemia e alle loro conseguenze.

Istituzione dello sportello pedagogico a scuola: Il caso del Veneto

In seguito al Protocollo d'Intesa tra Ministero dell'Istruzione e le Associazioni professionali dei Pedagogisti e degli Educatori, siglato nel 2020, inizia a prendere forma l'attivazione di spazi scolastici di supporto come lo sportello pedagogico. Nello specifico, è stato costituito un Tavolo Regionale della Regione Veneto, formato da rappresentanti dell'USR e da diverse associazioni professionali di pedagogisti ed educatori della regione.

Queste le attività previste dal tavolo tecnico:

  • consulenza al sistema scolastico per la costruzione di una progettualità educativa e formativa;
  • supporto al Dirigente Scolastico, ai docenti e alle famiglie;
  • progettazione, coordinamento e intervento pedagogico per attuare una piena inclusione di ciascun alunno e favorire benessere personale e sociale;
  • attivazione di uno sportello pedagogico che si rivolga a studenti, docenti e genitori;
  • favorire lo sviluppo di una progettualità di rete fra scuola, famiglia e territorio;
  • consulenza per sviluppare progettualità a favore di minori con bisogni educativi speciali;
  • consulenza ai docenti nella progettazione di interventi individualizzati e/o personalizzati;
  • supporto nella rilevazione precoce delle difficoltà del percorso di apprendimento, in modo da sviluppare percorsi didattici ad hoc;
  • formazione per docenti e personale scolastico.

A questo tavolo , è seguita la recente Assemblea Nazionale UNIPED, in cui si è parlato anche della prossima audizione al Senato per l'Istituzione di un albo professionale dei pedagogisti.

Piuttosto che procedere in ordine sparso, ossia la situazione attuale dello sportello pedagogico e dello psicologo a scuola, non si può che fiduciosi per l'approccio seguito dalla Regione Veneto. Uno sforzo comune fra USR Veneto e associazioni dei pedagogisti è senza dubbio la strada giusta per l'istituzione dello sportello pedagogico e il supporto a studenti, docenti e famiglie.

Nella speranza che diventi un approccio generalizzato della scuola italiana tutta.

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Gianmarco Bonomo

Scrivo da sempre e, se contiamo anche i temi delle scuole elementari, anche da prima. Negli anni ho unito la mia passione per la scrittura a quella per i meccanismi della comunicazione, che ho tradotto nel mio lavoro di SEO Copywriter e autore in diversi campi. Mi piace approfondire le tematiche che riguardano il mondo della scuola e che vanno dai risvolti politici alla cultura, dagli approfondimenti normativi al racconto quotidiano delle novità scolastiche.

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