Si è recentemente verificato un brutto episodio che testimonia una certa arretratezza dell'Italia in merito alle questioni riguardanti la disabilità e l'insegnamento di sostegno.
Una studentessa con disabilità si era infatti vista negare l'accesso ad un liceo musicale in quanto costretta ad affrontare un test di ingresso che non teneva conto della sua situazione e senza potersi avvalere del supporto del suo insegnante di sostegno. Tutto risolto grazie ad un ricorso favorevolmente accolto.
Cosa è successo alla studentessa con disabilità esclusa dal liceo musicale Tenca di Milano
Il caso è destinato ad essere un precedente importantissimo per quanto riguarda il diritto allo studio di ragazzi e ragazze con disabilità.
La ragazza protagonista della notizia ha infatti una disabilità cognitiva e una certificazione di invalidità del 100%. Desiderosa di iscriversi al liceo musicale Tenca di Milano, la ragazza ha dovuto affrontare un test di ingresso.
Il problema è però che la scuola in questione non ha predisposto una prova individualizzata come regolarmente previsto dalla normativa vigente. Inoltre è stato anche negata la presenza dell'insegnante di sostegno a supporto della ragazza, durante lo svolgimento del test.
Una grave inadempienza da parte della scuola che non solo ha inspiegabilmente ignorato le regole che disciplinano l'organizzazione delle prove per ragazzi con disabilità, ma ha anche messo in luce uno scarso senso umano.
Cosa dice la normativa riguardo studenti disabili e test di accesso
Va precisato che la disabilità non coincide necessariamente con un'esclusione dalle procedure di accesso. La normativa sostiene infatti che anche gli studenti con disabilità devono sostenere eventuali prove di accesso, ma che queste devono essere tarate in base alle loro possibilità.
Oltre all'individualizzazione della prova, deve essere inoltre garantita la presenza dell'insegnante di sostegno, figura fondamentale per la gestione pratica ed emotiva della situazione e più in generale dello studio dello studente.
Il tribunale di Milano accoglie favorevolmente il ricorso
Pronta la reazione della famiglia che si è subito rivolta con un ricorso al tribunale di Milano, bypassando di fatto la direzione dell'istituto coinvolto nella vicenda.
Il ricorso è stato accolto per "Azione discriminatoria a tutela di alunna minore con disabilità" e il tribunale ha imposto al liceo musicale Tenca di accogliere la ragazza tra i suoi iscritti senza passare dal test di ingresso e risarcendo la famiglia con tremila euro.
L'impreparazione dell'amministrazione scolastica
La direzione della scuola potrebbe appellarsi contro il ricorso, ma sembra una decisione improbabile di fronte a una posizione evidentemente di difetto.
Un appello vorrebbe infatti dire sostenere posizioni non condivisibili, come ad esempio che una ragazza con disabilità non sia idonea a frequentare un istituto musicale o ancora peggio, che nelle procedure di selezione vada equiparata agli studenti "Normodotati" senza alcun accorgimento individualizzato.
Il caso mette piuttosto in luce una certa impreparazione delle amministrazioni scolastiche, spesso poco preparate in merito all'accoglienza di studenti con disabilità.
Bisogna riflettere e improntare un'educazione alla materia, che vada oltre le 25 ore di corso erogate quest'anno a tutti i docenti che hanno almeno un ragazzo con disabilità in classe.
È auspicabile che tutto il personale scolastico sia coinvolto in attività di studio e aggiornamento che possano migliorare la condizione degli studenti con disabilità e che soprattutto rendano le scuole pronte a fronteggiare casi come quello qui discusso.
