In attesa delle convocazioni da parte degli USR, gli aspiranti docenti del concorso straordinario bis si preparano per la prova orale. Abbiamo trattato alcune delle indicazioni date dalle commissioni sullo svolgimento, ma il flusso di notizie non si arresta qui. Ci sono infatti alcuni casi particolari che vale la pena affrontare e riguardano:
- il numero degli iscritti inferiore ai posti messi a bando;
- il rischio del rinvio per alcune delle prove orali;
- la possibilità di rinviare l'anno di formazione e prova o il percorso formativo universitario.
Esame orale pura formalità: in alcune regioni candidati meno dei posti a disposizione
Dal momento che la prova orale del concorso straordinario bis si svolge su base regionale, può succedere che i posti messi a bando siano più dei candidati che dovranno sostenere l'esame.
È questo il caso della regione Piemonte che, per la classe di Concorso A041 "Scienze e tecnologie informatiche", vede 54 candidati per i 99 posti disponibili.
In pratica, l'orale diventa una formalità dal momento che tutti gli aspiranti docenti rientreranno nella graduatoria per l'assegnazione delle cattedre.
Non si tratta, ovviamente, di un esito frequente. Già per quanto riguardava le materie umanistiche avevamo notato come i candidati fossero a volte anche il doppio o il triplo rispetto ai posti disponibili.
Commissioni ancora non formate: si rischiano ulteriori ritardi al 2023
Se alcuni USR hanno già inviato le prime convocazioni per la prova orale, e in altri si sono già costituite le commissioni, in alcuni casi la situazione non sembra sbloccarsi.
Per alcune regioni e classi di concorso, è probabile che la prova orale debba essere rinviata. Di conseguenza, non si farà in tempo ad assegnare i posti per l'anno scolastico 2022/2023.
Si tratterebbe dell'ennesimo ritardo per il concorso straordinario bis, che all'inizio doveva svolgersi entro il 31 dicembre 2021 e poi era stato spostato al 15 giugno 2022. Anche lì ci sono stati ritardi, tanto che le prime convocazioni per la prova orale sono arrivate a luglio.
Ma perché un ulteriore rinvio?
In alcune regioni non sono state ancora formate le commissioni, cosa che porterà a ritardi nel caso si vada avanti con i tempi. Di seguito un aggiornamento sulle province e sulle classi di concorso interessate.
Ufficio Scolastico | Classi di concorso | Link utili |
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Novara | A028, B009, B016, B017, B021 | Comunicato |
Verbano Cusio Ossola | A034, A040, A042, A050, A062 | Comunicato |
Biella | A001, A008, A037, A047, A060 | Comunicato |
Roma | A028 | Comunicato |
La ragione è l'impossibilità di trovare commissari, il che porta a riflettere su questa funzione svolta da volontari e senza che sia previsto un esonero dalle normali attività didattiche.
Concorso straordinario bis: si può rinviare l'anno di prova e formazione?
Per i vincitori del concorso straordinario bis, si prospetta un anno scolastico con contratto a tempo determinato. Si tratta dell'anno di formazione e prova che, se superato, porterà all'instaurazione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Ci sono tuttavia alcuni casi in cui questo periodo può essere ripetuto o rinviato. Nel primo caso, è prevista la ripetizione una tantum qualora ci sia una valutazione negativa.
Nel secondo caso, è invece previsto il rinvio per giustificati motivi come: ragioni di salute, di famiglia, di maternità, di lavoro. Dovrà comunque essere il Dirigente Scolastico ad accettare o meno la domanda di aspettativa, di fronte all'impossibilità:
- di raggiungere i 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 per le attività didattiche;
- di svolgere una o più attività obbligatorie previste per la formazione.
Rinvio del percorso formativo universitario: quando è previsto?
Diverso è il caso del percorso formativo universitario. Infatti, se non viene superata la prova conclusiva è previsto il decadimento dalla procedura, mentre non ci sono indicazioni precise sul possibile rinvio del percorso per giustificati motivi.
La formazione universitaria interrotta per un periodo di astensione obbligatoria - congedo di maternità, per esempio - rappresenta una situazione tutelata dalla legge. Non ci sono però disposizioni che affrontino un caso del genere: si attendono chiarimenti in merito del Ministero dell'Istruzione.
Allo stesso modo, sarebbe necessario un chiarimento anche per tutti quei casi in cui il docente abbia superato il periodo formativo universitario ma non l'anno di formazione e prova.