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Come funziona l'immissione in ruolo dei docenti per l'anno 2021/22? scopri informazioni utili sulle modalità di svolgimento, sulla presa di servizio, sul blocco triennale e molto altro. it-IT Editoriale 2021-08-02T12:37:22+02:00
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Immissioni in ruolo docenti 2021/22: la guida

Come funziona l'immissione in ruolo dei docenti per l'anno 2021/22? scopri informazioni utili sulle modalità di svolgimento, sulla presa di servizio, sul blocco triennale e molto altro.

Redazione Universo Scuola
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Le immissioni in ruolo dei docenti per l'anno scolastico 2021/22 sono uno degli argomenti più in topic in relazione alla ripresa delle lezioni a settembre. Dal corretto funzionamento della macchina del reclutamento, infatti, deriverà l'efficacia della didattica dell'anno scolastico venturo e soprattutto la stabilità del sistema scolastico. In questo articolo abbiamo riassunto i punti salienti e tutto quello che serve sapere sulle procedure di immissione in ruolo per i docenti. Buona Lettura.

Immissione in ruolo docenti: come avviene

In maniera analoga all'anno scorso, la presentazione della domanda di immissione in ruolo avviene per via telematica. La procedura si svolge attraverso un'apposita funzione della piattaforma Istanze online, sulla quale ogni candidato potrà individuare i turni di convocazione per i quali si classifica in posizione utile, in base a quanto decretato dall'USR di pertinenza. Nello specifico la procedura si divide in due fasi che, di seguito descriveremo meglio.
Durante la prima fase gli Uffici scolastici dovranno:

  1. definire i turni di convocazione;
  2. individuare il canale di reclutamento, le graduatorie, gli insegnamenti e gli aspiranti;
  3. stabilire la data entro cui fare domanda.

A questo punto spetterà agli interessati presentare domanda entro i termini stabiliti dagli USR. Le domande verranno poi valutate e i risultati verranno resi pubblici. A quel punto, i docenti destinatari di individuazione riceveranno la comunicazione per l'eventuale nomina.

Nella seconda fase, invece:

  1. Gli Uffici registrano le date utili per inoltrare la domanda per l'assegnazione di sede;
  2. I candidati inviano una nuova domanda;
  3. Le sedi vengono assegnate previa comunicazione agli interessati.

Per maggiori informazioni sull'informatizzazione delle immissioni in ruolo vi consigliamo di visionare il seguente video realizzato dal Ministero dell'Istruzione.

Immissione in ruolo docenti: come funziona?

Quest'anno il funzionamento dell'immissione in ruolo presenta delle particolarità volute dal Governo e dal Ministero dell'istruzione per far fronte all'emergenza Covid. Differentemente dall'anno scorso non sarà prevista la call veloce ma, per facilitare le assunzioni si attingerà anche dalla prima fascia GPS, ma solo per i posti rimasti scoperti dalle GAE. Nello specifico, l'ordine di scorrimento per l'immissione in ruolo 2021/22 è il seguente:

  1. Graduatorie ad Esaurimento o GAE;
  2. Graduatoria del concorso per insegnanti 2016, con incremento del 100% dei posti da coprire;
  3. Graduatoria del concorso per insegnanti 2018, con incremento del 100% dei posti da coprire;
  4. Graduatorie del Concorso straordinario per docenti 2020;
  5. Prima fascia delle GPS + Elenchi aggiuntivi per i posti rimasti vacanti.

Bisognerà calcolare e riservare i posti messi a bando con i Concorsi Ordinari del 2020 che ancora devono svolgersi.

Immissioni in ruolo 2021/22: la presa di servizio

Ai sensi della normativa in vigore, contenuta dal D.Lgs 165/01, una volta avvenuta la convocazione si procederà con la sottoscrizione del contratto regolamentata dalla Contrattazione Collettiva Nazionale, ovvero il CCNL comparto scuola 2016/18. Una volta firmato il contratto il docente dovrà prendere servizio presso la scuola di assegnazione giorno 1 settembre 2021. Ricordiamo che per la presa di servizio bisognerà presentarsi personalmente e che il differimento potrà essere richiesto in casi particolari dovutamente documentati (ad esempio la malattia). La mancata presentazione in servizio avvenuta per motivi non riconosciuti comporterà la perdita dell'impiego.

Immissioni in ruolo docenti: il blocco triennale

Anche quest'anno vige la regola del blocco triennale sulla sede di assunzione. Cosa vuol dire? Facciamo chiarezza. Il Decreto legge 126/19 aveva inserito il blocco di cinque anni sulla sede di assegnata, il che voleva dire che al neoassunto non era concesso alcuno spostamento, movimento o trasferimento per almeno 5 anni dall'avvenuta immissione in ruolo. Il DL 73/2021 ha ridotto tale vincolo a 3 anni, ciò vuol dire che per un intero triennio si dovrà permanere nella sede di assegnazione.

Immissioni in ruolo docenti: l'anno di prova

Nei 3 anni in cui il docente è soggetto al blocco è compreso anche l'anno di prova e formazione previsto dal DM 850 del 2015. L'assunzione, infatti, diverrà a tempo indeterminato solo dopo il superamento dell'anno di prova.

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