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Cosa fare per diventare insegnanti nella scuola del 2020? Scopri quali sono i requisiti utili per partecipare ai concorsi, per l'inserimento in GaE, GPS e GI, e per presentare la domanda di messa a disposizione it-IT Editoriale 2020-08-28T12:21:47+02:00
Docenti

Come diventare Insegnanti: Requisiti, Concorsi, Graduatorie, MAD

Cosa fare per diventare insegnanti nella scuola del 2020? Scopri quali sono i requisiti utili per partecipare ai concorsi, per l'inserimento in GaE, GPS e GI, e per presentare la domanda di messa a disposizione

Redazione Universo Scuola
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Il 2020 è stato l'anno dei concorsi, l'anno in cui, nonostante tutto, la macchina del reclutamento dei docenti ha ripreso a muoversi. A questo si aggiunge l'aggiornamento normativo che cambia il sistema di assegnazione delle supplenze introducendo le GPS o Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Tante novità e cambiamenti che possono far nascere, negli interessati, diversi dubbi e domande. Per questo motivo abbiamo pensato di realizzare una sorta guida per aspiranti docenti, per capire come si fa ad insegnare nelle scuole.

Diventare insegnante: requisiti

Prima di introdurre le principali modalità di reclutamento è bene introdurre i requisiti principali per entrare a far parte del mondo della scuola in qualità di insegnanti.

1. Titoli di accesso all'insegnamento

Il requisito base è un titolo di studio che dia accesso ad una classe di concorso o ad un insegnamento. Per diventare docente di scuola secondaria il titolo di studio necessario è la laurea quinquennale, che sia di vecchio ordinamento o specialistica/magistrale, tuttavia ci sono dei casi in cui è possibile insegnare senza laurea in classi di concorso o gradi scolastici per cui il requisito richiesto è il diploma. Questo è il caso di:

  • Docenti della scuola dell'infanzia e primaria;
  • Educatori nei convitti e negli educandati;
  • Insegnanti Tecnico Pratici o ITP;

Per coloro che intendono diventare insegnanti di sostegno i requisiti sono i medesimi, tuttavia sarà necessario ottenere una specializzazione.

2. Abilitazione all'insegnamento

Il titolo di accesso ad una classe di concorso, tuttavia, non basta. Esso deve essere congiunto ad un altro requisito fondamentale, ovvero l'abilitazione all'insegnamento che si acquisisce in modi diversi in base all'ordine e al grado scolastico.

Per la scuola dell'infanzia e la primaria il titolo considerato abilitante è la Laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria (SFP) ai sensi del DM 249/10.

Per la scuola secondaria la procedura di abilitazione ha subito dei cambiamenti negli ultimi anni. Prima poteva essere conseguita al termine di un percorso di Tirocinio Formativo Attivo, detto anche TFA, che successivamente ha ceduto il posto al FIT, o percorso di Formazione Iniziale e Tirocinio. Attualmente anche quest'ultimo ha cessato di esistere, ed è la partecipazione al concorso a essere considerata abilitante. Questo vuol dire che l'abilitazione viene conseguita al superamento delle prove concorsuali del concorso ordinario o del concorso straordinario. Tuttavia, stando alla FLCGIL, è in corso una trattativa per l'introduzione dei percorsi abilitanti a regime.

3. 24 CFU

Per tutti coloro che sono in possesso del titolo di accesso ad una classe di concorso ma non dell'abilitazione esiste in requisito alternativo: i 24 CFU. Si tratta di crediti, introdotti dal D.Lgs. 59/2017 e dal D.M. 616/2017, che vanno conseguiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche, ovvero:

  • pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell'inclusione;
  • psicologia;
  • antropologia;
  • metodologie e tecnologie didattiche generali.

Diventare docenti di ruolo: Concorsi a Cattedre

I concorsi sono il modo più sicuro per ottenere una cattedra e diventare insegnsante di ruolo. Le procedure vengono bandite dal Ministero in media ogni due anni su base regionale e si svolgono tramite prove di diversa natura volte a verificare le competenze dei candidati nelle discipline afferenti la classe di concorso e nelle tecniche di insegnamento. La partecipazione ai concorsi è possibile solo previo possesso dei requisiti di cui al paragrafo precedente. I vincitori del concorso saranno inseriti in una graduatoria di merito in base al punteggio, a quel punto potranno scegliere uno degli istituti disponibili nella regione per cui hanno fatto domanda. Attualmente è in vigore il blocco quinquennale, ciò vuol dire che il docente dovrà rimanere nella scuola scelta per almeno 5 anni (anno di prova incluso) prima di poter effettuare operazioni di mobilità. Di seguito indicheremo i requisiti per i principali concorsi docenti.

1. Concorso infanzia e primaria

I concorsi di selezione di docenti per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria, sono accessibili solo a coloro che hanno uno dei seguenti titoli:

  • Laurea in Scienze della formazione primaria;
  • Diploma magistrale con valore di abilitazione o diploma sperimentale a indirizzo linguistico o analogo titolo di abilitazione conseguito all'estero e riconosciuto in Italia entro l'anno scolastico 2001/2002;
  • analogo titolo conseguito all'estero e riconosciuto dal MIUR.
  • Titoli di cui sopra + specializzazione al sostegno (per i posti di sostegno)

2. Concorso scuola secondaria

Per la scuola secondaria di primo e secondo grado i requisiti si distinguono in base alla tipologia di posti.
Per quanto riguarda i posti comuni, il candidato dovrà essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Abilitazione specifica sulla classe di concorso;
  • laurea che da accesso alla classe di concorso richiesta + 24 CFU;
  • laurea che da accesso alla classe di concorso richiesta + abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione;

Per i posti di insegnante tecnico-pratico o ITP l'unico requisito richiesto è un diploma tecnico pratico che dia accesso ad una classe di concorso ITP. Quanto detto sarà valido fino all'anno scolastico 2024/25, successivamente agli aspiranti docenti tecnico pratici verranno richiesti l'abilitazione o la laurea triennale.
In fine, per i posti di sostegno i requisiti sono quelli per i posti comuni oppure quelli per i posti di ITP congiunti al titolo di specializzazione su sostegno.

Come diventare supplente: Le Graduatorie

Un altro modo per entrare a far parte del personale docente di servizio nelle scuole è iscriversi in apposite liste, chiamate graduatorie.
Nello specifico abbiamo:

  • Graduatoria ad Esaurimento o GaE;
  • Graduatorie Provinciali per le Supplenze o G.P.S.
  • Graduatorie d'Istituto o G.I.

1. Graduatorie ad Esaurimento o GaE

Le graduatorie ad esaurimento sono strutturate su base provinciale e contengono i candidati in possesso di abilitazione all'insegnamento. Il loro aggiornamento ha cadenza triennale ma ciò riguarda solo la posizione degli iscritti, in quanto, ai sensi della Legge 296 del 27 dicembre 2006, esse sono chiuse all'inserimento di nuovi aspiranti.
Esse sono divise in 3 fasce:

  • nella prima fascia ci sono docenti che all'atto della costituzione delle graduatorie risultavano iscritti nelle graduatorie per soli titoli (cosiddetto doppio canale);
  • nella seconda fascia ci sono i docenti che all'atto della costituzione delle graduatorie, oltre al requisito dell'abilitazione, avevano maturato 360 giorni di insegnamento;
  • nella terza fascia ci sono i candidai che nel corso degli anni hanno conseguito l'abilitazione all'insegnamento.

Le graduatorie a esaurimento vengono utilizzate per l'assunzione in ruolo nel limite del 50% dei posti conferibili annualmente autorizzati, nonché per l'attribuzione delle supplenze

2. Graduatorie Provinciali per le Supplenze

Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze, dette anche GPS, sono elenchi di validità biennale utilizzati per:

  • assegnazione delle supplenze annuali (scadenza al 31 agosto);
  • assegnazione delle supplenze fino al termine delle attività didattiche (scadenza al 30 giugno);

Il loro scorrimento avverrà soltanto dopo che saranno esaurite le disponibilità presenti nelle GaE per la relativa classe di concorso.
Sono costituite da 2 fasce in base a requisiti e titoli e la loro funzione sarà simile a quella che in precedenza svolgevano le G.I. di II e III fascia.
In prima fascia ci saranno:

  • docenti abilitati all'insegnamento per le classi di concorso scelte;
  • docenti provvisti di specializzazione su sostegno.

Per accedere in seconda fascia, invece, occorrono requisiti diversi in base al grado scolastico o al tipo di posto.

La seconda fascia relativa alla scuola dell'infanzia e primaria sarà composta dagli studenti iscritti al terzo, quarto o quinto anno di Scienze della Formazione primaria, in possesso delle competenze derivanti dallo svolgimento del tirocinio (almeno 150, 200 e 250 CFU entro il termine di presentazione dell'istanza)

La seconda fascia relativa alla scuola secondaria sarà composta da:

  • aspiranti in possesso dei titoli di accesso perla classe di concorso + 24 CFU;
  • soggetti in possesso del titolo di accesso che hanno abilitazione su altra classe di concorso o altro grado;
  • soggetti già inseriti nelle graduatorie d'istituto per la medesima classe di concorso;

Gli insegnanti tecnico pratici per inserirsi in seconda fascia dovranno avere uno dei seguenti requisiti:

  • Titolo di accesso + 24 CFU;
  • Titolo di accesso + abilitazione in altra classe o grado;
  • Essere già inseriti in G.I. per la medesima classe di concorso.

VEDI ANCHE: GPS - cosa sono, come funzionano, cosa cambia Come iscriversi nelle graduatorie provinciali per le supplenze

3. Graduatorie di Istituto

Una volta esaurite anche le disponibilità in GPS, i dirigenti scolastici potranno assegnare supplenze brevi scorrendo gli elenchi delle Graduatorie di Istituto.
Esse sono divise in 3 fasce:

  • la prima fascia è costituita dai docenti abilitati presenti nelle Graduatorie ad esaurimento;
  • la seconda fascia dai docenti abilitati presenti nella prima fascia delle Graduatorie provinciali;
  • la terza fascia dai docenti non abilitati presenti nella seconda fascia delle Graduatorie provinciali;

VEDI ANCHE: G.I. - Differenza tra prima, seconda e terza fascia

Insegnare con la Messa a Disposizione o MAD

In fine, oltre alle procedure concorsuali e al conferimento di supplenze tramite graduatorie, è possibile tentare una terza via per iniziare a lavorare nella scuola: la messa a disposizione. Si tratta di una candidatura informale che permette ai candidati di incrementare la possibilità di essere contattati e conseguentemente reclutati dagli istituti scolastici per effettuare supplenze aumentando, inoltre, il punteggio nelle eventuali graduatorie in cui si è inseriti.
L'unico requisito richiesto per presentare la MAD è il diploma, ma eventuali altri titoli come la laurea, i master o le specializzazioni saranno considerati preferenziali.
VEDI ANCHE: Messa a Disposizione - cos'è, come funziona, chi può farla

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